Giacomo Amadori per “La Verità”
DAVID ENRIQUE BYE OBANDO E IL FRATELLO
C' è una svolta clamorosa nell' inchiesta su Ciro Grillo e i suoi tre amici accusati di stupro di gruppo. Il 24 maggio scorso il procuratore di Tempio Pausania Gregorio Capasso e la pm Laura Bassani hanno aperto un nuovo fascicolo per violenza carnale, questa volta nei confronti di ignoti, in attesa di identificare con precisione il giovane che avrebbe abusato di S. J. un anno prima dei quattro amici genovesi.
Quel ragazzo in realtà è già stato individuato dagli avvocati degli indagati che proprio il 23 maggio avevano chiesto che fosse sentito come testimone per valutare l' attendibilità dell' accusatrice italo-norvegese.
Si tratta, come anticipato dalla Verità il 4 giugno scorso, di David Enrique Bye Obando, nato a Managua nel 2000 e residente a Oslo dal 2017 dove si è trasferito per studiare e vivere con il padre Vegard Bye, politologo, giornalista ed ex parlamentare del Partito della sinistra socialista, una formazione ecologista e progressista con qualche affinità con il Movimento 5 stelle.
Nell' atto firmato il 24 maggio dagli inquirenti si legge che «il pubblico ministero ha disposto l' iscrizione di un nuovo procedimento a carico di ignoti (cosiddetto modello 44, ndr)» per violenza sessuale aggravata perché «nei confronti di persona che non ha compiuto i diciotto anni (in effetti la ragazza all' epoca aveva 17 anni e mezzo, ndr)» e perché «il fatto è connesso con un altro delitto per il quale si deve procedere d' ufficio», vale a dire lo stupro che avrebbero commesso il 17 luglio 2019 Ciro Grillo, Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria ad Arzachena.
Il nuovo fascicolo, puntualizzano i pm, è stato aperto «viste le dichiarazioni» rese da S.J. nel verbale del 17 febbraio 2020, in cui la stessa «riferiva che nel maggio 2018, mentre si trovava in campeggio in Norvegia, subiva violenza sessuale da parte di un suo amico di nazionalità nicaraguense».
Dunque il procedimento è stato avviato 15 mesi dopo le dichiarazioni della ragazza e il giorno successivo alla richiesta da parte degli avvocati di sentire il giovane nicaraguense come testimone. L' inchiesta, quando i magistrati identificheranno ufficialmente David, probabilmente dovrà essere trasferita al Tribunale per i minorenni; infatti il padre di David, Vegard, ieri ci ha comunicato l' età del figlio all' epoca dei fatti: «Nel maggio del 2018 David non aveva ancora compiuto 18 anni, essendo nato il 15 settembre del 2000».
Nella loro istanza di un mese fa gli avvocati evidenziano come il caso descritto dal S.J., ma anche da altri tre testimoni, le due amiche R.M. e A.M. e l' istruttore di kitesurf, «consentono di ritenere l' episodio caratterizzato da una suggestiva prossimità temporale con quello prefigurato» nel procedimento contro Ciro Grillo e gli altri tre indagati e «soprattutto da interessanti analogie con esso».
I legali, che per la legge italiana non possono effettuare indagini difensive all' estero, ritengono «che acquisire la versione dell' altro protagonista del singolare accadimento [] appare alquanto rilevante [] per una seria valutazione dell' attendibilità» della ragazza, in particolar modo perché i due casi differirebbero in modo significativo «per il diverso elemento, il sonno, che avrebbe viziato il consenso al rapporto sessuale».
LE TESTIMONIANZE SUL CASO CIRO GRILLO
Di qui l' alcol, di là lo stato di assopimento. La giovane il 17 febbraio 2020 ha raccontato ai magistrati la violenza che avrebbe subito dal suo «migliore amico» (a sua volta fidanzato con «la migliore amica» del suo boyfriend) in «un camping che aveva organizzato la scuola»: «Lì lui non sapeva che stessi dormendo e allora cioè c' era stato un flirt e tutto, eravamo nella stessa tenda soltanto che anche lì avevo messo in chiaro che non volevo nulla e né niente ehm soltanto che io ero crollata dal sonno e lui ha iniziato a fare non so aprendo la mia tuta e io mi sono svegliata e lui stava venendo. Però io in quel momento stavo dormendo».
E come avrebbe reagito S.J. alla presunta violenza? Risposta della studentessa: «Quando l'ho visto che stava facendo, che stava venendo così, sono uscita dalla tenda, sono scappata nel bosco e sono andata in bagno cioè fuori a piangere poi sono tornata al camping che c' era la mia amica che si era svegliata, ho preso le mie cose e me ne sono andata. Sono andata a casa e quando sono arrivata a casa mi sono messa sotto la doccia e ho chiamato il mio migliore amico. Però non sono andata a denunciarlo».
E come mai? S.J.: «Perché non avevo capito che cosa fosse successo e poi un po' per paura e poi anche per il fatto che era il mio migliore amico [] mi sembrava strano, non lo so». La giovane italo-norvegese ha anche ricordato che quando telefonò a David per chiedergli spiegazioni su quanto accaduto, lui le avrebbe semplicemente consigliato di prendere la pillola del giorno dopo.
Il padre del ventenne di Managua, Vegard, a inizio giugno, ci aveva detto: «David sostiene di aver sentito S. e che lei si è scusata per la diffusione di una falsa accusa. Ho insistito affinché parlasse di nuovo con lei per ottenere una dichiarazione formale. Lui nega categoricamente la contestazione». E David aveva ribadito: «Chiederò a S. di fare una dichiarazione formale per confermare le scuse che mi ha fatto lo stesso anno dei fatti».
AMICA CIRO GRILLO INTERVISTATA A NON E L ARENA
Il 23 maggio scorso gli avvocati hanno sollecitato la Procura a emettere un ordine europeo di indagine penale volto all' audizione di David, «al fine di ndentificare correttamente tale soggetto e accertare la veridicità o meno, nei rilevanti dettagli, di quanto raccontato dalla denunciante». I magistrati hanno aperto direttamente un' inchiesta. Che adesso si incrocerà con quella principale e trasformerà la vicenda in un caso internazionale.
LE TAPPE DELLA NOTTATA DEL PRESUNTO STUPRO DI GRUPPO FRANCESCO CORSIGLIA EDOARDO CAPITTA VITTORIO LAURIA CIRO GRILLO - LA VILLETTA DI CALA DI VOLPE DOVE SI SAREBBE CONSUMATO LO STUPRO