COME È DIVAMPATO L’INCENDIO CHE IERI HA CARBONIZZATO LA TRIBUNA DELLA RYDER CUP A GUIDONIA? – GLI INQUIRENTI NON ESCLUDONO L’IPOTESI DOLOSA: NEI GIORNI SCORSI NOVE ECOATTIVISTI ERANO STATI FERMATI DALLA DIGOS E NEI LORO ZAINI, OLTRE ALLO STRISCIONE “GOLFISTA ECOTERRORISTA” - I POLIZIOTTI AVEVANO TROVATO ANCHE DELLE CARTINE DEL COMPLESSO SPORTIVO, SU CUI ERANO STATI EVIDENZIATI I PUNTI PER ACCEDERE ALL’IMPIANTO... - VIDEO

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Estratto dell’articolo di Marco Carta per “La Repubblica – Edizione Roma”

 

incendio tribuna ryder cup a guidonia 1 incendio tribuna ryder cup a guidonia 1

Se fosse accaduto domenica scorsa, con migliaia di spettatori in estasi per la finale della Ryder Cup, il bilancio sarebbe stato drammatico. Invece, per fortuna, ieri pomeriggio non c’era praticamente nessuno quando le fiamme, divampate all’interno del Marco Simone Golf & Country Club, in pochi minuti hanno avvolto il padiglione destinato agli sponsor a ridosso della prima buca del campo da golf.

 

Tre piani di 120 metri quadrati, che ospitavano anche la prestigiosa zona hospitality, destinata ai vip e ai clienti premium. Con la fine della manifestazione, che si è tenuta a Guidonia, a pochi chilometri da Roma, l’area era stata trasformata in una sorta di magazzino, dove erano stati accatastati i pannelli della scenografia.

 

incendio tribuna ryder cup a guidonia 5 incendio tribuna ryder cup a guidonia 5

«L’incendio ha interessato le strutture temporanee che erano destinate a un completo smontaggio», spiega il sindaco di Guidonia Mauro Lombardo. Ma per una settimana quello era stato il cuore della Ryder Cup. Per questo gli organizzatori, di fronte all’incendio, non possono che tirare un sospiro di sollievo: «Nessuno è rimasto ferito nell’incidente — afferma un portavoce di Ryder Cup Europe — l’incendio non si è diffuso oltre la struttura ricettiva. Non ci sono stati danni al campo da golf o ad altre strutture».

 

Impossibile capire al momento cosa sia accaduto. Dopo la fine della manifestazione, iniziata il 25 settembre, gli operai avevano iniziato le operazioni di disallestimento. Le fiamme, però, sarebbero partite quando quasi tutti avevano abbandonato il centro, fondato da Laura Biagiotti e presieduto da sua figlia Lavinia. L’area è stata posta sotto sequestro e la procura di Tivoli indaga per il reato di incendio. Al momento non si esclude nessuna ipotesi, nemmeno quella dolosa.

 

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Nei giorni scorsi nove ecoattivisti erano stati fermati dalla Digos. Nei loro zaini, oltre allo striscione “Golfista ecoterrorista”, i poliziotti avevano trovato anche delle cartine del complesso sportivo, su cui erano stati evidenziati i punti per accedere all’impianto, eludendo la sorveglianza. (I nove, va chiarito, non sono al momento sospettati).  […]

 

Sul posto, oltre ai vigili del fuoco che intorno alle 17 si sono ritrovati a domare le fiamme, è intervenuta anche la polizia. Chi indaga spera che il sistema di videosorveglianza possa aver ripreso qualcosa. Al momento gli unici video disponibili sono quelli dei residenti che all’improvviso si sono ritrovati sotto una nube nera. […]

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