NOEMI PENNA per lastampa.it
Non urlare sulle montagne russe. Fra tutti i nuovi regolamenti e protocolli messi a punto per frenare la diffusione del coronavirus nel mondo, c'è una curiosa raccomandazione emessa dagli operatori giapponesi dei parchi di divertimento che potrebbe rivelarsi alquanto difficile da rispettare.
L'Associazione dei parchi a tema del Giappone orientale e del Giappone occidentale racchiude oltre 30 operatori in tutto il paese, tra cui Tokyo Disneyland, e Universal Studios Japan. I principali parchi a tema sono chiusi da febbraio e, mentre il paese si riapre lentamente, l'ente ha pubblicato una serie di linee guida per garantire la sicurezza degli ospiti e del personale. Ed è proprio in questo documento che viene chiesto a tutti coloro che salgono sulle montagne russe di tenere la mascherina addosso per tutto il giro, astenendosi dal gridare e dall'urlare.
Urlando a squarciagola, complice anche la forza di gravità e quella centrifuga, una comune mascherina potrebbe non essere sufficiente per contenere eventuali goccioline di saliva, che potrebbero contribuire alla diffusione del virus. Ma, come è ovvio che sia, la richiesta si rivelerà davvero difficile da attuare, per la natura stessa delle montagne russe, progettate appositamente suscitare urla involontarie di terrore o sorpresa.
Ma le raccomandazioni non finiscono qui. Oltre a misure straordinarie di sanificazione, controlli regolari della temperatura corporea e distanziamento sociale, ai dipendenti viene consigliato di intrattenere conversazioni, sia con i colleghi che con i visitatori, il più brevi possibile da abbinare a una combinazione di «occhi sorridenti» e «gesti con le mani».