A un certo punto il conduttore Giuseppe Cruciani gli chiede: ho visto nei necrologi anche dei cacciatori morti per il coronavirus. E Paolo Mocavero, capo dell’associazione 100 per 100 animalisti, risponde così: “E chi se ne fotte. Non me ne frega niente, dov’è il problema? Per le altre persone mi dispiace un sacco, massimo rispetto. Dei cacciatori morti non me ne frega niente. Il cacciatore è un uomo di merda. Se muore, io godo. Devono morire tutti, sti pezzi di merda. Voi dite quello che volete, io dico quello che penso”.
Così dice Mocavero durante La Zanzara su Radio 24. Ma vorresti che morissero tutti di coronavirus, domanda ancora Cruciani?: “Magari, questa sarebbe una gran bella cosa. Per tutte le altre persone sono dispiaciuto come te, come altri animalisti. Dei cacciatori me ne sbatto i coglioni, devono morire tutti”.
Dunque saresti contento se il virus uccidesse in maniera selettiva tutti i cacciatori: “Sarebbe un colpo al superenalotto, una botta di culo mai vista”. I cacciatori potrebbero fare lo stesso ragionamento con te: “Assolutamente. Sono liberi di pensarlo e ci mancherebbe altro. Il mio non è odio. Gli animalisti al contrario dei cacciatori salvano le vite, non le tolgono. Sono due cose un po’ diverse. Se crepa un cacciatore vuole dire che animali vivono, quindi il cacciatore può andarsene affanculo. Se muore me ne sbatto i coglioni”. Ma alcune associazioni hanno fatto delle donazioni per combattere il virus, voi cosa avete fatto: “Hanno fatto questa donazione per ripulirsi l’immagine di merda che hanno. E poi non saranno soldi loro, ricevono un sacco di sovvenzioni. Così sono buoni tutti”