Il presidente turco #Erdogan è stato ricoverato in ospedale. Ieri aveva accusato un malore durante una trasmissione in diretta. pic.twitter.com/1g32fiIiUN
— Marco Usai?? (@usaimarco87) April 26, 2023
Estratto dell’articolo di Gabriella Colarusso per “la Repubblica”
RECEP TAYIIP ERDOGAN HA UN MALORE IN DIRETTA
Alle prese con una delicata campagna elettorale, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è costretto a fermarsi per problemi di salute, ma c'è poca chiarezza su quali siano le sue reali condizioni. Ieri sera un tweet della tv cinese ha scatenato dietrologie e supposizioni sostenendo che Erdogan avesse avuto un infarto al miocardio e che era grave in ospedale.
La presidenza ha subito smentito confermando invece la partecipazione "online" del presidente alla cerimonia di inaugurazione della centrale nucleare di Akkuyu, la prima del Paese sulla costa meridionale della Turchia.
RECEP TAYIIP ERDOGAN HA UN MALORE IN DIRETTA
"Smentiamo categoricamente queste affermazioni senza fondamento sulla salute del presidente", ha scritto il suo portavoce Fahrettin Altun. Erdogan aveva inizialmente persino previsto la visita del presidente russo e amico Vladimir Putin per l'inaugurazione dell'impianto che è stato costruito dalla russa Rosatom. La presenza di Putin era stata poi smentita dal Cremlino.
Stamattina il vicepresidente e portavoce del partito Ak, Omer Celik, ha parlato di "false notizie immorali" sulla salute di Erdogan che si stanno diffondendo online. Celik ha assicurato che il presidente continua ad adempiere "ai suoi doveri" ufficiali e tornerà al programma previsto dopo una pausa di un giorno.
Lo staff del leader turco ha cancellato tutti i comizi e gli eventi elettorali previsti per ieri e oggi, dopo che il presidente, che ha 69 anni, ha avuto un malore in diretta tv. Martedì sera stava partecipando a una trasmissione e ha dovuto interrompere l'intervista. Dopo circa un quarto d'ora è tornato in onda, con il viso pallido, scusandosi per essere stato male. […]
Il prossimo 14 maggio 69 milioni di turchi andranno al voto per scegliere il presidente e il nuovo Parlamento. […]