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Caos in Gran Bretagna dove il governo sta pensando di fare marcia indietro sulla controversa decisione di non diffondere più informazioni sulla diffusione geografica del coronavirus.
Il ministro della salute Edward Argar ha riconosciuto che la decisione di diffondere i dati una volta a settimana, durante una conferenza stampa del venerdì, stava allarmando gli inglesi preoccupati di non avere informazioni geografiche sui nuovi casi.
Mercoledì, Chris Whitty, epidemiologo britannico, aveva dichiarato che il governo avrebbe smesso di fornire aggiornamenti quotidiani sulla posizione dei pazienti positivi "a causa del numero crescente di casi". Una decisione che ha suscitato una levata di scudi con la gente che ha accusato il governo di tenere segreto il dato e di incentivare la diffusione di notizie false.
Argar ha aggiunto: «È assolutamente giusto fornire quante più informazioni possibili. Quello che stiamo valutando è se riusciamo a trovare una soluzione tecnologica che ci permetta di tenere informate le persone. Riferiremo sulla diffusione geografica, ma c'è un po' di ritardo a causa del grande aumento ».
Il governo potrebbe valutare se seguire l'esempio della Corea del Sud in cui vengono inviati avvisi telefonici per indicare quando gli utenti sono nel raggio di 100 metri da un caso confermato.
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