Andrea Pellegrino per “la Repubblica”
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Prima la lite, poi gli spari. Pomeriggio di follia al pronto soccorso dell' ospedale di Cava de' Tirreni, in provincia di Salerno. Un alterco sfociato addirittura in uno scontro a fuoco, a causa del rifiuto, da parte del medico di guardia, ad anticipare il ricovero di un paziente ottantenne, giunto all' ospedale "Santa Maria dell' Olmo" accompagnato dal figlio e dal nipote, entrambi infermieri. La discussione degenera all' arrivo in ospedale del papà del medico.
L' uomo, probabilmente avvisato dal figlio, estrae una pistola e colpisce le gambe del figlio dell' ottuagenario paziente. In difesa del padre gambizzato interviene il figlio, nipote 35enne dell' anziano, che si scaglia contro il responsabile del gesto: esplode una nuova colluttazione all' esterno dell' ospedale.
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Il ragazzo riesce ad impossessarsi della pistola ed esplode un colpo che raggiunge il tallone dell' uomo, prima di essere bloccato dai carabinieri. I militari si trovavano già sul posto dopo che un loro collega era rimasto ferito, nel primo pomeriggio di ieri, durante un inseguimento con un extracomunitario alla stazione ferroviaria di Cava de' Tirreni. I due feriti vengono soccorsi e sottoposti ad un intervento chirurgico per estrapolare i proiettili.
In serata il papà del medico è stato interrogato dagli investigatori dell' Arma di Cava de' Tirreni. La pistola, secondo quanto emerso dai primi accertamenti, era regolarmente detenuta. Sul caso indaga il pubblico ministero Angelo Rubano della Procura della Repubblica di Nocera Inferiore. La direzione dell' azienda ospedaliera universitaria "Ruggi d' Aragona", da cui dipende il plesso di Cava de' Tirreni, ha avviato una indagine interna.