Barbara Costa per Dagospia
Luciano, lei è uno tra i più fedeli lettori di Dagospia: ci segue, ci scrive ma, da cattolico praticante, ci detesta. Per lei D’Agostino “è Satana, uno sozzone, un indemoniato senza pudore”, padre-padrone di un sito su cui scrivono “personaggi senza anima né morale”, tra i quali “brilla (si fa per dire) tale Barbara Costa, una posseduta dal Male, un vero demone in carne e ossa” nonché “una che scrive porcate putrescenti”. E solo perché scrivo di sesso e porno! Scusi, ma son troppo curiosa: perché ci legge? È una forma di feticismo?
Io leggo Dagospia solo perché – una volta scaricato nel letamaio il reparto sconcezze varie, porcherie e modernità sessuali sozze – su vari temi fa un lavoro che devo riconoscere di buona qualità, molto diverso dalla "scribacchineria" imbevuta di piaggeria e vile sottomissione al pensiero unico del 90 per cento della stampa italiota. Prenda il tema dei politici o dei parac*li vari: qui DagoSàtan non fa sconti, a parte quel che a me pare un odio pregiudiziale nei confronti del malcapitato Matteo Salvini, nuovo agnello sacrificale post-Berlusconi, che ora la sinistra invece adora, come il vitello dorato, pur di stare incollata alla cadrega.
Caro Luciano, non metta in mezzo la politica, con me si parla di porno. Lo confessi: lei di porno non ne ha mai visto uno, e mai e poi mai ne vedrà… vero?
Sbaglia di grosso! Ho visto certo qualche volta dei filmati porno, ma proprio per questo li aborro. Sono carnai senz’anima, senza sentimento, si percepisce subito dalle prime immagini la presenza del Maligno.
Non salva nessuno?
Assolutamente no, basta vedere la faccia di quel personaggio repellente di Siffredi…
Repellente per lei! Rocco è un uomo meraviglioso…
Non mi interrompa! Io intravvedo in Siffredi un demone, un animale pagano…
Esagerato!
Stia a sentire: a me basta e avanza avere visto in parte qualcuno dei filmati porno che lei tanto apprezza, filmati che sono di un’insopportabile, macabra ripetitività.
Non sono ripetitivi, si può scegliere e trovare tutto quel che si vuole…
Io ho visto spezzoni di porno per mera curiosità intellettuale e anche perché… altrimenti non avrei potuto rispondere con cognizione di causa a lei, grande sedicente masturbatrice! Ripeto: per me il porno è qualcosa di orribile, di meccanico, di deteriore. Grazie all’educazione ricevuta dalla mia famiglia, arricchita dall’insegnamento di parroci e suore in gamba, e soprattutto grazie al sostegno di Nostro Signore Gesù Cristo, io rifuggo dalla pornografia, che considero tra i mali assoluti, per tutti, soprattutto per la gioventù.
Io non sono cattolica, caro Luciano, mi sono autoeducata al porno e non son nemmeno sedicente: io mi masturbo spesso, volentieri, e con suprema soddisfazione! Lo faccio con le mani, e con la mente invasa di punti di corpi che ho visto per strada, in metropolitana, incrociati a ricordi di sesso vero. Lei, Luciano, con quali pensieri si masturba, o considera la masturbazione peccato mortale?
Premetto: a me frega nulla di quello che fa lei. Nulla! La masturbazione non fa parte del mio bagaglio "professionale" come per lei. Io sono coniugato da decenni e non ritengo per nulla interessante – al contrario di lei – raccontare le mie cose intime e personali. Sono però felice di vivere, così come faccio, il mio matrimonio.
Nessuno ci può far niente, nemmeno lei, caro Luciano: il porno è nato con l’umanità, e morirà con essa. Ma della pornografia si ha innegabile paura, per questo ogni società si dà e basa la sua autorità su regole morali che controllino il popolo, ne minino la libertà perché è solo frenando la libertà che i governi e le chiese, alleati, si garantiscono i privilegi di cui godono. Che ne pensa?
Che è stata posta una questione in maniera sbagliata. Io percepisco e vivo la mia vita alla Luce del Vangelo che è Amore. E la pornografia è l’antitesi dell’Amore. Semplice no? Inutile scomodare filosofie, perché nella storia la lussuria è sempre stata di casa, altro che la moderatezza dei costumi.
Guardi che le pornostar sono persone normali, e alcune sono religiose, ad esempio Joanna Angel e James Deen sono ebrei, e Franco Trentalance è cattolico praticante come lei. È contento?
Da matti! Scherzo, ovviamente. Lasciamo stare gli ebrei che a mio parere ne combinano di tutti i colori quanto a costume di vita (vedi su tutti i Weinstein ed Epstein, quell’amico di Clinton e del reale Andrea inglese, che porcheggiava con le minorenni), né li voglio conoscere questi due ceffi che lei invece conosce bene. Quello che mi fa ridere a crepapelle è questo tale Trentalance che se è cattolico praticante, lavorando nella pornografia, non sa quel che dice. Commette un "abominio". Nel mio piccolo, se potessi, uno così lo scomunicherei seduta stante. È un po’ come dire sono cattolico e faccio il serial killer di professione… questa mia è una estremizzazione, ma ci siamo capiti!
Lexington Steele - ex pornostar, oggi grande producer porno - associa la sua salvezza a Dio e al porno: lui da broker, lavorava dentro le Torri Gemelle e, se nel 1999 non avesse mollato tutto per fare il pornoattore, è convinto che sarebbe morto nell’attentato dell’11 settembre 2001. Luciano, secondo lei, sa di miracolo?
Sì! Di Satana però, che non è un pirla qualunque, ma sa scegliere i suoi polli anche se fanno i broker, magari onesti pure. Come del resto ha scelto Barbara Costa per scrivere quello che scrive! Devo però ammettere per onestà che le poche cose che ho letto delle sue tante, troppe, intemerate su Dagospia, dicono che sa usare bene la penna!
Grazie, Luciano, troppo buono!
Mi lasci finire: lei sa usare bene la penna appunto perché ha un consigliere navigato – il Diavolo – che la ispira!
Sempre esagerato! Luciano, glielo ripeto: io non sono cattolica, sicché non credo in Satana. Passiamo a gente davvero illustre e di genio: Luciano, che ne pensa della “Danae” di Tiziano, che apre sorridente e vogliosa gambe e sesso alla pioggia d’oro, cioè allo sperma di Zeus? È da condannare?
Tiziano è Tiziano, uno in gamba. Vanto del Veneto. Poi, certo, ognuno vede le cose con gli occhi che ha. Lo dice il Signore: “Se il tuo occhio ti dà scandalo càvalo…” Lei vede così, io no, per fortuna!! Sarebbe una deplorevole modalità vedere le persone con le sue lenti.
Le cattoliche che squirtano e i cattolici che le fanno squirtare, commettono peccato?
Domanda tirata per i capelli. Lei sa, o almeno penso, cosa dice la Dottrina Cattolica sulla morale sessuale. Lei mi chiede queste cose per cercare qualche mia contraddizione. Che non c’è!
Ma lo squirting è narrato nella Bibbia, nello specifico in Giovanni, Apocalisse, 17, vv.1-2: “Vieni qua, e ti mostrerò la sentenza contro la grande meretrice, quella che sta seduta su molte acque, con la quale han fornicato i re della terra e gli abitanti si sono ubriacati con il vino della sua fornicazione”. Vede, si divertivano pure loro!
Lasci stare San Giovanni, la prego: lei non sa quello che dice!
Perché nella Bibbia si sc*pa, ops!, fornicano così tanto? C’è sesso, e di tutti i tipi, e in ogni posizione, lo sa meglio di me!
Non è vero! Nella Bibbia ci sono passi che parlano di Amore, anche di rapporti sessuali, si canta la bellezza femminile, etc. Non mi risulta che ci sia un inneggiare alla sodomia e alle perversioni. Proprio no! Del resto la sessualità tra uomo e donna è frutto divino, non certo una cosa negativa, ma bellissima.
Che risponde a chi sostiene che la Bibbia è un classico babilonese, ottimo da leggere sotto l’ombrellone?
Che è una fesseria!
È vero che San Paolo era un misogino, ed è con lui che è iniziato e si basa il pregiudizio antifemminile della Chiesa cattolica?
Ma vogliamo scherzare?!? San Paolo è il più grande tra gli Apostoli. Prima, grande persecutore dei Cristiani e poi innamorato fino alla morte della Parola di Cristo. A Lui il merito primario della diffusione del Vangelo nel mondo. Ma quale misogino, ma quale pregiudizio antifemminile, con Maria Madre di Dio?
Dice Patti Smith: “Maria Maddalena è stata la prima groupie!”, nel senso che era pazza di Gesù Cristo e lo idolatrava come fosse una rockstar. Luciano, lei che ne pensa di chi afferma che tra Gesù e Maria Maddalena ci fosse una storia?
Che è una scemenza tale che non merita risposta.
E di chi invece dice di no, perché Gesù era gay, e se la intendeva con San Giovannino?
Altra scemenza tale che non merita risposta.
Luciano, lei si scaglia contro chi non è eterosessuale. Ma se due o più persone dello stesso sesso fanno sesso – con o senza sentimento – a lei che le frega? Che cambia? Che le toglie?
Qui è vero, in apparenza è così! Ossia nulla verrebbe tolto a me e ad altri che la pensano come me. Solo che anche qui la domanda è mal posta: io non mi scaglio contro chi non è eterosessuale, ma contrasto l’istituzionalizzazione dell’unione tra omosessuali, proprio perché rigettata dalla Dottrina Cattolica che considera la pratica omosessuale “peccato grave contro natura che grida vendetta al cospetto di Dio”. Ovvio che a persone come lei, questa posizione fa sorridere. Ma è questa la posizione della Chiesa Cattolica da duemila anni. Da non confondere con la persona omosessuale in quanto tale, ossia uguale in tutto agli altri.
Per me non c’è limite a ciò che due (o più) persone, adulte e consenzienti, sessualmente hanno voglia di fare e sperimentare. Secondo la sua moralità, ci sono giochi sessuali che non si devono fare, e perché?
È semplice! Per la Dottrina Cattolica la sessualità è finalizzata alla procreazione e si "esercita" solo all’interno del matrimonio, liberamente e con gioia. Strano? Eppure è così, e va pure bene così!
Se io, femmina bisex, mi fidanzo con una trans, per Luciano, cosa sono?
La solita Barbara Costa che vive di perversioni, ma che, chissà, un giorno potrebbe ravvedersi dopo aver sfogato per una vita una rabbia interna repressa contro i precetti cristiani…
Io non ho rabbia repressa contro i precetti cristiani! Luciano, insisto: se io faccio entrare nella mia bocca, nella mia vagina, nel mio ano, tutti i peni che voglio e che i proprietari dei peni vogliono, cosa faccio di sbagliato? E se le dicessi che per una donna un pene dentro, a volte può significare il nulla, altre volte l’estasi, slegati da ogni sentimento?
Mi pare che lei sia abbondantemente libera di farlo. Solo che non capisco perché deve propagandarlo ai quattro venti e soprattutto perché non ci possono essere opinioni diverse dalla sua, come ad esempio la mia. Di fronte a simili comportamenti io inorridisco!
Perché lei riconosce giusto e valido solo l’amore tra due persone, maschio e femmina, unite davanti a Dio. Amore eterno, fedele, monogamo. Ma è utopia, anche lei conoscerà persone – amici, colleghi, parenti – sposate, e che però fanno come gli pare: hanno amanti fissi, sc*pamici, basterebbe curiosare nei loro smartphone per “vedere” la verità. Che ne pensa di questa palese ipocrisia? Il matrimonio monogamo non è una presa in giro, e la sua crisi non è stata già denunciata in “Madame Bovary” di Flaubert, che certo non è stato scritto ieri?
Io parlo per me, ma come me ce ne sono tantissimi per fortuna: il matrimonio monogamo è una delle cose più belle in assoluto della vita, soprattutto se vissuto come Sacramento.
Luciano, senta questa: io, alle medie, ho chiesto al professore di religione come avesse fatto la Vergine Maria a restare con l’imene intatto, dopo aver partorito Gesù. Mi hanno sbattuto dal preside, per poco non mi sospendono, ancora aspetto una risposta. Me la dà lei?
Volentieri. Ma adesso capisco da dove arriva il livore contro il Sacro: dal solito professore di religione che invece di rispondere si scandalizza per nulla. Siamo nel giardino dei semplici: nulla è impossibile a Dio. Basta questo per un credente! Se lo è, diventa possibile anche il parto verginale di Maria. Siamo nel terreno da lei odiato e temuto del Trascendente e del Regno dei Cieli. Basta ispirarsi ai vari Francesco d’Assisi, San Benedetto da Norcia, Sant’Antonio di Padova, Santa Caterina da Siena, Santa Brigida, Santa Faustina Kowalska e ai milioni di altri santi cristiani. Barbara: legga le loro storie e le loro vicende personali a fondo. Legga le Sacre Scritture a fondo. Si informi sulle apparizioni e sui miracoli. Interroghi i teologi. Sono milioni di testimoni di Cristo, della Sua Parola e della Verità. Basta voler approfondire, ma in buona fede però. Ci sono infiniti miracoli compiuti che andrebbero studiati da lei.
Il suo elenco fa venire il mal di testa, preferisco altro: mi vedo “Je vous salue, Marie” di Jean-Luc Godard, dove la Vergine Maria va dal ginecologo per farsi dire se è incinta ma sempre vergine come le ha annunciato l’Angelo Gabriele. Per questo film, papa Wojtyla si arrabbiò non poco!
Grande papa San Giovanni Paolo II! Grandissimo!
Sa che altro faccio? Non interrogo teologi, non leggo le vite dei santi, bensì il “Vangelo secondo Maria” di Barbara Alberti, che la Madonna la fa abortire…
Le assicuro: Godard e Alberti non sono per me maestri di pensiero.
Barbara Alberti racconta che, all’uscita di questo suo libro, papa Wojtyla non disse nulla…
Chi vuole che sia Alberti Barbara – peraltro frequentatrice di programmi di altissimo livello culturale nelle…isole dei morti di fama, come li chiama D’Agostino – di fronte al Papa?
Voi cattolici siete, nel mondo, una minoranza tra le altre. Che volete imporre, e per di più, all’arte?
Imporre?!? Noi siamo convinti che la Parola di Cristo, sia la Parola di Dio, una Parola che vuole il Bene per tutti gli uomini e donne. Per questo cerchiamo di diffonderla, mica per imporci, ma per condividerla.
Con me perdono tempo, io non credo e non credo in nessun Inferno e Paradiso. Ma se ci fosse davvero un aldilà, caro Luciano, e se Dio ci fosse e fosse un pollo, come nel libro “A Dio Spiacendo” di Shalom Auslander…?
Io resto convinto che se l’Aldilà non ci fosse – e io credo fermamente il contrario – questa vita sarebbe inutile e assurda per tutti. Non solo: se non ci fosse l’Aldilà – e sarebbe la più grave delle disgrazie per me – chi vive secondo Cristo vive lo stesso una vita feconda in terra. Provare per credere. Ma bisogna provare! E poi, mi permetta: io sono ignorante abissale in materia di porno e me ne glorio; lei però lo è in ambito religioso cattolico, da cui domande siffatte che puntano sul sensazionale fine a se stesso e appunto sulla voglia di ridicolizzare la Dottrina Cattolica.
Ma no! Io non voglio ridicolizzare niente e nessuno…
Barbara, mi dia retta: dimentichi il professore di religione e si metta a studiare a fondo le Sacre Scritture. Poi nei riparliamo, anche se sono convinto che il Diavolo, suo consigliere, glielo impedirà.
Luciano, quando ci rincontriamo?
Mai, anzi, sa che le dico? Io prego per lei e spero che un giorno si convertirà per essere dopo la morte accolta in Paradiso. Se, grazie alla misericordia divina, potrò essere sperabilmente accolto lì anch’io, spero di incontrarla, e volentieri, e senza porno intorno!
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