Estratto dell’articolo di Gabriella Cerami per "la Repubblica"
Registrare in Italia un bambino nato grazie alla gestazione per altri (Gpa) equivale ad autodenunciarsi. Quindi il genitore biologico e il genitore che vuole adottarlo rischieranno il carcere fino a due anni e multe che possono arrivare al milione di euro. Ma la denuncia può scattare anche prima, quando vengono richiesti i documenti consolari per l’ingresso nel nostro Paese.
MEN HAVING BABIES - LA FIERA DELL'UTERO IN AFFITTO
Così con l’approvazione del disegno di legge di Fratelli d’Italia, che rende la maternità surrogata reato universale, le coppie sia etero sia omosessuali non potranno più ricorrere alla Gpa neanche nei Paesi dove invece è legale. Di certo, chi ha già intrapreso il percorso è pronto a presentare ricorso. Chi vuole intraprenderlo è disposto a tutto. I giuristi stanno esaminando il testo trovandolo lacunoso: «Esiste un principio costituzionale secondo il quale le norme penali devono essere molto chiare nel far comprendere quando si realizza la condotta punita e questa non lo è», spiega Vincenzo Miri, avvocato e presidente di Rete Lenford - avvocatura per i diritti Lgbti+.
È sufficiente fare qualche esempio per capirne la portata. In meno di ventiquattro ore, trenta coppie si sono rivolte a Filomena Gallo, avvocata e segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni, che da sempre si batte per la legalizzazione della maternità surrogata anche in Italia. Come succede già in altri Paesi europei, come Regno Unito, Paesi Bassi, Danimarca, Portogallo, dove è consentita in forma altruistica. E poi ce ne sono altri, come Belgio, Ucraina, Grecia e Georgia nei quali non è vietata né autorizzata.
Pertanto, aggiunge l’avvocato Miri, «criminalizzare in Italia ciò che non è un crimine in altri Paesi, è avvenuto finora solo per i cosiddetti reati davvero universali, come i crimini di guerra, genocidio, terrorismo internazionale, pedopornografia. Per quei reati, insomma, che mettono a rischio la tutela degli interessi vitali dello Stato». E non è questo il caso.
E infatti vengono già sollevati dubbi sulla costituzionalità della legge.
[…] toccherà alla Consulta sciogliere i nodi. Come già avvenuto in passato, quando la Corte Costituzionale ha chiesto al legislature di intervenire a favore della tutela dei bambini nati all’estero con la maternità surrogata. Ma il Parlamento non se ne è ancora occupato.
Adesso ci sono dieci coppie all’estero che attendono il parto […] Cosa succederà quando quelle coppie con una gravidanza torneranno in Italia? Sarà la giurisprudenza a stabilire se si sarebbero dovute fermare.
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