LA DITTATURA DELLA BURRATA - IL FORMAGGIO, ORIGINARIO DI ANDRIA IN PUGLIA, ORMAI ACCOMPAGNA QUALSIASI PIETANZA, IN TUTTI I RISTORANTE, DAGLI STELLATI ALLE TRATTORIE - LUCA BEATRICE: "LA BURRATA SI INSERISCE NELLA LISTA DI ALIMENTI CHE SEGNANO UN'EPOCA, COME CERTI TORMENTONI ESTIVI O ALCUNI OGGETTI “MAI PIÙ SENZA” DESTINATI A NON DURARE TROPPO NONOSTANTE LE ASPETTATIVE E LE AZIONI DI MARKETING…"

-

Condividi questo articolo


Luca Beatrice per "www.linkiesta.it"

 

burrata 4 burrata 4

È in corso un allarme sociale da non sottovalutare: l’indiscriminata diffusione della burrata. Questo simpatico formaggio, originario di Andria in Puglia, che sta alla mozzarella come il mulo sta all’asino, accompagna qualsiasi tipo di pietanza in qualsiasi ristorante, dagli stellati alle trattorie, ai baracchini sul mare. Per antipasto ti servono i crostini con burrata e acciughe, meglio se del Mar Cantabrico che fanno tanto profondo nord tipo romanzo di Iperborea; tra i primi assistiamo al diffondersi della tagliatella bianca con gamberi rossi crudi e burrata: pesce o carne vengono presentati, più che conditi, con salse bianche di burrata, che sta bene anche con l’insalata, per non parlare della pizza.

burrata 5 burrata 5

 

Chiedere una margherita normale sa di taccagneria, ci vuole almeno con mozzarella di bufala, ma la burrata anche qui fa tendenza, aprendo un dibattito teorico: la si mette dopo la cottura (come il prosciutto crudo) insieme a pomodorini pachino o la si cuoce proprio come la mozzarella? Però a quello punto il gusto è indistinguibile e il risultato modesto, troppo acquoso.

 

burrata 12 burrata 12

La burrata, insomma, si inserisce di diritto nella lista di alimenti che segnano determinate epoche, proprio come certi tormentoni estivi o alcuni oggetti “mai più senza” destinati a non durare troppo nonostante le aspettative e le robuste azioni di marketing.

 

burrata 13 burrata 13

Prima degli anni ’80 non esisteva la rucola, nessuno tranne le capre si sarebbe sognato di mangiare foglie dal sapore aspro e artificioso, eppure impazzava nella Milano da bere sopra la bresaola per le veloci pause pranzo, oppure a decorare altri piatti must nell’era del riflusso, il cocktail di gamberi e la tagliata. Negli stessi anni il primo d’ordinanza era la pennetta salmone e vodka, oppure l’indigeribile panna e caviale, e si terminava con un sorbetto, memorabile quello lampioni e vodka servito come specialità da La Ranarita, il ristorante in Brera frequentato dallo stato maggiore del Partito Socialista.

burrata 11 burrata 11

 

Con la globalizzazione la cucina italiana – la migliore del mondo, non ammetto repliche, non mangio nulla che non sia italiano – si è necessariamente contaminata con cibi provenienti da altre latitudini e chi non ordinava paella valenciana, cous cous marocchino, soupe d’oignon provenzale, fish and chips britannici fino ai terribili kebap era poco curioso e troppo prevenuto.

 

burrata 14 burrata 14

Dagli anni ’90 in qua è stato tutto un fusion, una contaminazione, una babele di odori (odoracci), profumi e sapori. Meno male che a un certo punto, dal mio Piemonte, è partita la riscossa culturale del chilometro zero e della filiera corta.

 

È vero che le Langhe sono un paradiso enogastronomico in terra, ma mi chiedo se davvero tutta la salsiccia che si mangia cruda sia davvero di Bra o non più probabilmente un brand come il pistacchio di Bronte. Ma è possibile che un comune di 18mila abitanti ne riesca a produrre così tanto da fornire gelaterie e pasticcerie di tutto il mondo?

burrata 15 burrata 15

 

Non importa, mangiare italiano è un dovere, anche per contrastare la pericolosa avanzata del sushi, insulso pesce crudo surgelato condito con qualsiasi porcheria, in pratica il McDonald del terzo millennio. Dall’estremo oriente arriva un altro nemico dei palati, lo zenzero, un brutto tubero cui si attribuiscono proprietà taumaturgiche degne di Padre Pio, che ti infilano nelle tisane, nei frullati (meglio dire centrifugati come i fanatici dell’healty), persino nei dolci anche se fa veramente schifo e ha un sapore talmente forte da annullare il resto.

burrata burrata

 

Mode destinate a svanire presto e a essere sostituite da altro. La burrata, almeno, è italiana, ma un buon conoscitore di formaggi non la cambierebbe mai con gorgonzola, toma, pecorino, fontina. Però nell’estate 2020 fa figo ordinarla, così come il Gewurztraminer, troppo fruttato, il Ruché, tra i rossi piemontesi il più artificioso, il Negramaro, liquoroso e inadatto per pasteggiare.

burrata 8 burrata 8

 

Nelle provincie di Caserta e Salerno, che gareggiano da decenni nella produzione di stupefacente mozzarella di bufala, ti guardano storto se chiedi la burrata, vieni identificato come uno che capisce poco e hanno ragione loro: nella cucina la tradizione ha sempre la meglio.

 

PIZZA CON GAMBERI E BURRATA PIZZA CON GAMBERI E BURRATA nduja con burrata at sartoria nduja con burrata at sartoria burrata 3 burrata 3 Burrata Burrata burrata 6 burrata 6 burrata 16 burrata 16 burrata 7 burrata 7 burrata 10 burrata 10 burrata 1 burrata 1 burrata 2 burrata 2 burrata 9 burrata 9

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - NEI CORRIDOI DI VIALE MAZZINI VIENE DATA PER CERTA SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI IN VIRTÙ DEL PRONTO SOCCORSO M5S, IN CAMBIO DEL TG3 - MA IL DO UT DES, DEFINITIVA LAPIDE PER EVENTUALI ALLEANZE COL PD, NON SARÀ IMMINENTE: PRIMA DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE DI FINE NOVEMBRE, C'E' IL VOTO DEL 17 PROSSIMO PER LA REGIONE UMBRIA - SE I GRILLINI PURI E DURI NOSTALGICI DI BEPPE-MAO, DISERTASSERO LE URNE, COME È SUCCESSO IN LIGURIA, RIUSCIREBBE CONTE A SOPRAVVIVERE ALL'ENNESINO BRUCIANTE TRACOLLO ELETTORALE A POCHI GIORNI DALLA COSTITUENTE? AH, SAPERLO...

DAGOREPORT – FIATO AI TROMBONI! IL 6 E IL 7 NOVEMBRE ANDRÀ IN SCENA A ROMA UN GROTTESCO SPETTACOLO DI ITALICA IPOCRISIA: GLI STATI GENERALI DELLA RAI, DUE GIORNI PER DISCUTERE ‘’COME TENERE LA POLITICA FUORI DALLA RAI’’ (SEMBRA CROZZA MA È COSÌ…) - A CHE SERVE TALE GIGANTESCA PRESA PER IL CULO CHE VEDRÀ OSPITI LA RUSSA, GIULI, VESPA, FLORIS, GRASSO, TRAVAGLIO, SECHI, SCHLEIN, SALVINI, URSO, TAJANI, ETC., VOLUTA DALLA CURVACEA PRESIDENTE DELLA VIGILANZA RAI, LA 5STELLE BARBARA FLORIDIA? - NON È UN MISTERO L’OBIETTIVO DI CONTE DI ACCAPARRARSI IL TG3 IN CAMBIO DEL VOTO A FAVORE DEL CARTONATO DI GIANNA LETTA, SIMONA AGNES, IN TREPIDA ATTESA DELLA PRESIDENZA RAI - MA CONTE SI RITROVA I NEURONI DIVISI TRA GOFFREDO BETTINI E MARCO TRAVAGLIO, MENTRE BEPPE GRILLO LO ASPETTA AL VARCO DELLA COSTITUENTE (MUOIA M5S CON TUTTI I FILISTEI) - LA PRECISAZIONE DELLA FLORIDIA...

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...

DAGOREPORT - VIVA IL POPOLO, A MORTE I CONTI! IL GOVERNO DUCIONI, NEL SUO CONTINUO TENTATIVO DI STRAVOLGERE L’ASSETTO COSTITUZIONALE, HA PUNTATO ORA LA CORTE DEI CONTI, OVVERO I MAGISTRATI CHE HANNO COME COMPITO PRIMARIO IL CONTROLLO DEI CONTI DEL PAESE – C’È GRANDISSIMA PREOCCUPAZIONE TRA I MAGISTRATI DELLA CORTE PER LA RIFORMA CHE PASSA CON IL NOME DI DDL FOTI, CHE SVUOTA LE FUNZIONI DELLA CORTE - LA DUCETTA NON SI FERMA. E INIZIA UN ALTRO ATTACCO ALLA MAGISTRATURA. CHE COSA FARÀ IL PRESIDENTE MATTARELLA?

DAGOREPORT - LA SCONFITTA IN LIGURIA CONTE PUÒ TATUARSELA SULLA COSCIENZA. UN GIOCO AL MASSACRO, QUELLO DEL M5S, CHE SI TRASFORMA IN FARSA, VISTO CHE ITALIA VIVA, ESCLUSA CON IGNOMINIA DALL’ALLEANZA ELETTORALE IN LIGURIA, SARÀ PRESENTE A SUPPORTO DEL CAMPOLARGO SIA IN UMBRIA CHE IN EMILIA ROMAGNA – LA FORZA CHE MANCHERA’ SEMPRE ALLA SINISTRA SI CHIAMA “FATTORE BERLUSCONI”. OVVERO: PUR NELLA TOTALE DIVERSITÀ DI IDEE, NEL MOMENTO DECISIVO FORZA ITALIA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SI UNISCONO PER INCASSARE LA CUCCAGNA DEL POTERE - LA SOLITA PARACULAGGINE CON CUI GIORGIA MELONI HA PROVATO A GIUSTIFICARE LA PERDITA DI QUASI 100MILA VOTI RISPETTO ALLE EUROPEE - LA LEZIONE PIÙ EVIDENTE DEL VOTO LIGURE È CHE IL PD, CHE ELLY VUOLE FAR TORNARE UN PARTITO DI SINISTRA, SENZA UN SOLIDO ALLEATO DI CENTRO VA A SBATTERE - SE IL GOVERNO DUCIONI PORTA A CASA IL 3 A 0...