Marina De Ghantuz Cubbe per "la Repubblica" - Estratti
Il termovalorizzatore di Roma, che ha fatto cadere governi e litigare il centrosinistra, è alle fasi finali prima di essere costruito: ieri il primo cittadino Roberto Gualtieri ha presentato nel dettaglio la nuova struttura strategica per i rifiuti romani che per il sindaco della Capitale è «uno dei progetti più importanti della nostra amministrazione».
La prima pietra verrà posata entro marzo del prossimo anno, mentre l’entrata in funzione è prevista per l’estate del 2027: non in tempo per il Giubileo quindi, ma nel frattempo i rifiuti della città sono “piazzati” in giro per l’Italia e l’Europa.
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Ma sulla zona industriale di Santa Palomba, periferia di Roma dove sorgerà l’impianto, il vento di burrasca arriva da Bruxelles. Al Parlamento europeo tutti i rappresentanti del M5s e gli esponenti dei Verdi Ignazio Marino e Benedetta Scuderi hanno depositato interrogazioni sulla «mancata coerenza con gli obiettivi Ue» in tema ambientale e della concorrenza. Un attacco nel merito e nel metodo.
«Lotteremo in tutte le sedi per impedirne la realizzazione», i toni molto poco distesi dell’europarlamentare Dario Tamburrano che a Marino è sceso in piazza a manifestare: «Gualtieri dovrebbe riflettere e confrontarsi con i cittadini e con l’Unione Europea, perché ha il curriculum di uno statista e non di un populista», ha aggiunto l’ex sindaco di Roma allontanato all’epoca, dal Pd.
Ancora dal M5s, sono intevenuti Ilaria Fontana, Francesco Silvestri, Alfonso Colucci e Alessandra Maiorino: «Non è ammissibile approfittare in questo modo dei poteri commissariali che gli sono stati conferiti per il Giubileo del 2025, Gualtieri dovrebbe lavorare per attuare una vera economia circolare, non per pregiudicare il futuro e il benessere dei cittadini romani ».
Ultime reazioni di una lunga serie iniziata esattamente due anni fa, quando il M5s tra i motivi per cui far cadere il governo Draghi mise soprattutto il termovalorizzatore, possibile grazie a una norma inserita nel decreto Aiuti. La reazione furiosa del presidente pentastellato Giuseppe Conte era prevedibile: subito prima, per lo stesso motivo era saltata qualsiasi possibilità di alleanza tra Pd e M5s alle elezioni comunali.
Nel 2021, la sindaca uscente era Virginia Raggi che ha evitato per tutta la consiliatura di costruire impianti.
La strada per correre da sola era spianata e bisognerà vedere se alle prossime elezioni comunali, nel 2026, le cose andranno diversamente. Non che la vicenda del termovalorizzatore abbia lasciato incolumi i Dem. Annalisa Corrado (ecologista e europarlamentare), da responsabile Clima del partito si era detta contraria all’impianto. Lo era anche prima di ricoprire l’incarico nella segreteria di Elly Schlein che, appena eletta, aveva parlato di decisione già presa.
annalisa corrado SCHLEIN GUALTIERI TERMOVALORIZZATORE