Diego Longhin per "La Repubblica"
Licenziato l'ex ad di Iren, Paolo Emilio Signorini, figura indicata dal sindaco di Genova, Marco Bucci. Uomo chiave nell'inchiesta che ha travolto la Liguria e il governatore Toti, è l'unico che è finito in carcere a Genova in virtù del suo ruolo nella multiutility del Nord-Ovest.
Posizione da cui avrebbe potuto reiterare il reato di corruzione. Dalle carte dell'inchiesta emerge che in passato abbia scambiato favori nelle gare per le concessioni del porto con viaggi, soldi e gadget come Apple Watch. E che si sia fatto pagare anche il ricevimento delle nozze della figlia. Le deleghe di amministratore delegato erano state revocate subito, il 7 maggio, giorno in cui era finito in carcere.
Ora Signorini è stato licenziato dalla società partecipata dai comuni di Genova, Torino e Reggio Emilia «per giusta causa oggettiva: le misure di custodia cautelare causano un'impossibilità, ormai irreversibile e non più soltanto temporanea, di esercizio delle sue funzioni di dirigente apicale». Non è previsto nessun indennizzo per il licenziamento. Il cda conferma l'assetto attuale: deleghe divise tra il presidente, Luca Dal Fabbro, e il vice, Moris Ferretti.
PAOLO EMILIO SIGNORINI - GIOVANNI TOTI PAOLO EMILIO SIGNORINI - GIOVANNI TOTI paolo emilio signorini 2 paolo emilio signorini PAOLO EMILIO SIGNORINI