DOVE SONO I LANCIARAZZI PROMESSI DAGLI AMERICANI A KIEV? – IN UCRAINA, SUI CAMPI DI BATTAGLIA SI VEDONO MOLTI DEI CANNONI E BLINDATI DONATI DALL’OCCIDENTE, COME I CAESAR FRANCESI E I LINCE ITALIANI, MA DEI LANCIARAZZI HIMARS E I CANNONI M777, MANDATI DAGLI USA, NON C’È TRACCIA – I MILITARI UCRAINI: “LE LORO POSIZIONI SONO TOP SECRET, NON POSSIAMO MOSTRARLE ALLA STAMPA. I DRONI RUSSI LE CERCANO CON INSISTENZA” - L'ARRIVO DELLE NUOVE ARMI PROMESSE DAL GOVERNO BRITANNICO...

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Lorenzo Cremonesi per il “Corriere della Sera”

 

marines americani caricano cannoni howitzer per donarli all ucraina marines americani caricano cannoni howitzer per donarli all ucraina

«Ho portato con me un regalo per voi militari», aveva detto domenica pomeriggio Volodymyr Zelensky durante la sua visita nelle trincee del fronte tra Zaporizhzhia e il Donbass, vicino alla città contesa di Severodonetsk. Il presidente ucraino non ha voluto specificare, ma i suoi soldati sanno bene di che «regalo» parli: cannoni e ancora cannoni, oltre a razzi a lungo raggio e tutto ciò che può contrastare e, anzi, controbattere con forza al bombardamento devastante dell'artiglieria russa. 

cannoni fh70 modello howitzer 5 cannoni fh70 modello howitzer 5

 

«Zelensky non può che premere sugli alleati occidentali affinché accelerino l'invio di armi. La differenza l'abbiamo già avvertita dai primi di maggio, ma ne occorrono di più, non possiamo farne a meno», sostiene apertamente il tenente 23enne Anatoly Chipiga, che ci accompagna tra i soldati del 503esimo battaglione posizionati nel villaggetto di Novoukrainka, a circa 7 chilometri dalle linee russe di fronte a Donetsk.

 

UCRAINA - SOLDATI UCRAINI LANCIANO UN JAVELIN MISSILE DI FABBRICAZIONE AMERICANA UCRAINA - SOLDATI UCRAINI LANCIANO UN JAVELIN MISSILE DI FABBRICAZIONE AMERICANA

Sono uomini che hanno già provato sulla loro pelle l'orrore dei martellamenti a tappeto nemici: prima di venire qui stavano a Mariupol e furono tra le ultime unità ad evacuare a metà marzo, giusto in tempo per non restare intrappolati nell'accerchiamento voluto da Putin, che costrinse gli oltre 2.000 combattenti ucraini rimasti a trincerarsi nei sotterranei dell'acciaieria Azovstal, sino al doloroso epilogo della resa a metà maggio.

 

Assieme a lui raggiungiamo il villaggio percorrendo in auto circa 25 chilometri di campi coltivati a grano dalla città di Kurakhove. Sono aree totalmente aperte, ben visibili dai droni che segnalano i movimenti avversari alle fanterie. Occorre andare veloci, nonostante l'asfalto sconnesso.

cannone semovente caesar 1 cannone semovente caesar 1

 

Sulla strada incontriamo camion che trasportano cannoni semoventi Caesar arrivati dalla Francia, oltre a qualche autoblindo e pickup carichi di munizioni; due giorni fa avevamo anche visto due blindati Lince italiani qui nelle vicinanze in arrivo da Dnipro. Non ci sono tracce invece dei cannoni americani M777 e dei loro sistemi lanciarazzi Himars (High Mobility Artillery Rocket System), che pare stiano facendo la differenza.

i blindati lince 3 i blindati lince 3

 

Già il 26 maggio il Pentagono confermava l'invio di 85 M777, assieme a 190.000 proiettili. L'ultimo rapporto pubblico reso noto il primo giugno aggiungeva 5 radar specifici per individuare le artiglierie nemiche, oltre a due antiaerei, 1.000 missili Javelin, 6.000 anticarro, altri 15.000 proiettili per cannoni da 155 millimetri, quattro elicotteri M-17 e 15 veicoli tattici.

 

cannoni m777 3 cannoni m777 3

«L'amministrazione Biden dalla sua nascita ha garantito 5,3 miliardi di dollari in armi all'Ucraina, di cui 4,6 dal 24 febbraio», si legge. Ma il fatto che noi non si possa vedere le armi americane non significa che non siano dispiegate. «Le loro posizioni sono top secret, non possiamo mostrarle alla stampa. I droni russi le cercano con insistenza. Però qui nelle campagne ci sono almeno quattro tra lanciarazzi e cannoni e hanno permesso di bloccare un tentativo d'avanzata russo solo cinque giorni fa», spiega Anatoly.

lanciarazzi himars 1 lanciarazzi himars 1

 

Sarà invece necessario del tempo per l'arrivo delle nuove armi promesse dal governo britannico. Londra parla di aiuti del valore di 750 milioni di sterline, che comprendono i sistemi lanciarazzi M270, con un raggio di circa 80 chilometri, oltre a 5.000 missili anti-tank, 120 veicoli blindati e molto altro. «Resta il problema di addestrare i nostri uomini. Non siamo ancora in grado di maneggiare queste armi», ammettono i reduci di Mariupol. 

 

lanciarazzi m2701 lanciarazzi m2701

Il fragore dei bombardamenti qui tutto attorno prova i loro timori. Lo stesso ministro degli Esteri russo Lavrov replica che l'invio di armi occidentali spingerà il suo esercito ad «entrare più a fondo in territorio ucraino». E Zelensky pare confermarlo quando si dice preoccupato dalla possibilità che i russi possano «occupare Zaporizhzhia». Alla fine, vincerà chi sarà in grado di sparare più lontano. «La qualità delle armi Nato è superiore, ma i russi contano sulla quantità, possono continuare a subire perdite e avanzare», dicono a Novoukrainka, convinti che di pace non si potrà parlare seriamente, «almeno sino al prossimo anno».

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