ZONE ROSSE E ARANCIONI
Michela Allegri per www.ilmessaggero.it
Scattano in Italia le nuove zone rosse e arancioni. E scattano anche i nuovi divieti. L’obiettivo è raffreddare la curva dei contagi e cercare di salvare il Natale: un lockdown indiscriminato durante le feste potrebbe dare il colpo di grazia a un’economia già messa a durissima prova da questi lunghi mesi di emergenza sanitaria globale per la pandemia da Covid.
Per questo motivo il governo e gli amministratori locali hanno varato una nuova serie di restrizioni, con differenze - anche nette - di città in città. Dagli ingressi contingentati nelle vie dello shopping alla chiusura dei centri commerciali nei fine settimana. Da oggi c’è un’altra novità: in alcune città è scattato il divieto di fumare in strada, per evitare che le persone abbassino le mascherine. A Roma, invece nel fine settimana sono previsti la chiusura di alcune fermate delle metropolitane e annunci attraverso i megafoni per ricordare ai cittadini di mantenere sempre il distanziamento sociale - anche all’aperto - e di evitare gli assembramenti.
Sono circa mille gli agenti delle forze dell’ordine impiegati nei controlli anti-assembramento predisposti per il weekend nella Capitale. Tra le misure previste c’è la chiusura delle fermate metro Spagna e Flaminio, sabato e domenica dalle 10 alle 20. In caso di eccessiva concentrazione delle persone nelle principali vie dello shopping, le forze dell’ordine ricorderanno i divieti previsti dal Dpcm con messaggi pre-registrati e diffusi con megafoni. Per i controlli saranno anche utilizzati gli elicotteri. Se a Bari sono stati chiusi parchi, giardini e skatepark, in Abruzzo sono stati potenziati i presidi delle forze dell’ordine per impedire lo spostamento tra Comuni.
LE VIE DELLO SHOPPING
Dopo le immagini choc delle vie dello shopping nella Capitale invase di gente, a Roma gli accessi a molte aree sono stati contingentati. Sono stati istituiti dei varchi di accesso che, raggiunto un livello di saturazione, verranno chiusi, in modo da distribuire le persone sulle strade limitrofe. Il dispositivo, messo a punto durante una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, coinvolgerà polizia, carabinieri, guardia di finanza, polizia locale, protezione civile e capitaneria di porto per il controllo degli arenili. Verifiche più stringenti anche in Basilicata, dove il governatore ha chiesto di fare intervenire nelle operazioni di vigilanza i militari impegnati nell’operazione “Strade sicure”.
SENSI DI MARCIA E NIENTE FUMO
Non vengono “sbarrate” solamente le vie dello shopping, ma anche i centri storici. In molti comuni - quindi non solamente nella Capitale -, soprattutto durante il weekend, non è più consentito passeggiare liberamente in centro. L’obiettivo, ancora una volta, è evitare gli assembramenti. Per questo motivo sono state messe a punto misure differenti a seconda delle caratteristiche delle città.
Non si tratta di una divieto scattato a livello nazionale, ma disposto da alcuni amministratori locali: a Roma, Bologna, Benevento, Napoli e Torre Annunziata gli ingressi diventano contingentati. Stretta sulle passeggiate anche in Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. A Verona e Pesaro le vie pedonali sono diventate a senso unico, mentre a Cittadella, in provincia di Padova, è scattato divieto di fumo in strada per evitare che le persone abbassino la mascherina. Identico divieto anche nel comune di Qualiano, nella città metropolitana di Napoli.
MANIFESTAZIONI E ARTISTI DI STRADA
Un divieto particolare riguarda la città di Bologna. C’è stata una stretta su tutti gli eventi e manifestazioni: non sono più consentiti. Stop anche alle esibizioni degli artisti di strada. Divieti su misura anche a Perugia, dove l’amministrazione ha disposto la chiusura della scalinata della cattedrale di San Lorenzo fino al 22 novembre. A Catania, invece, c’è il divieto di stazionamento a Piazza Duomo e nel Borgo Marinaro.
PASSEGGIATE AL MARE
A Roma sono stati disposti controlli più serrati anche nei principali parchi della città e sulle spiagge, per evitare raduni e feste all’aperto. Il controllo degli arenili è stato affidato alla capitaneria di porto e verrà effettuato anche utilizzando gli elicotteri. A Genova, invece, nel fine settimana è stato chiuso il lungomare, mentre a Livorno il sindaco ha chiuso i moletti e lo scoglio della Regina.
I MERCATINI DI NATALE
Divieto assoluto dei mercatini - compresi quelli natalizi - a Bolzano e a Trento. Anche il tradizionale Marché Vert Noël di Aosta - la regione è zona rossa - è stato annullato: gli spostamenti da e verso l’esterno e quelli interni devono essere limitati, le manifestazioni non possono svolgersi. Non verrà allestito neammeno l’albero tecnologico in piazza Chanoux. Ci saranno luminarie e decorazioni, ma gli spettacoli di Capodanno sono in forse. Nelle zone gialle, come il Lazio, invece, le bancarelle sono vietate nei giorni festivi. Sono consentiti solamente i banchetti che vendono generi alimentari.
I LOCALI
Restano le disposizioni già note: nelle zone rosse chiusura totale di bar e ristoranti, sevizio d’asporto consentito fino alle 22 e nessuna restrizione per la consegna a domicilio. In tutto il territorio nazionale, invece, la chiusura è prevista alle 18. In Veneto rimane il divieto di consumare cibo e bevande dopo le 15 se non si sta seduti al tavolo, anche se i locali possono chiudere alle 18.
NEGOZI E CENTRI COMMERCIALI
I centri commerciali sono chiusi in tutta l’Italia nel weekend e nei giorni festivi: in zona gialla, arancione e rossa, non possono aprire nel fine settimana i negozi che si trovano al loro interno, con l’eccezione di supermercati, tabacchi, edicole, farmacie e parafarmacie.
Misure più severe in tre regioni: Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Nell’ordinanza regionale, in vigore dal 14 novembre, è prevista la chiusura nei giorni prefestivi delle grandi e medie strutture di vendita, degli outlet e degli esercizi commerciali.
flash mob dei commercianti di roma 1
Nei festivi, invece, è vietato qualsiasi tipo di vendita, anche nei piccoli negozi e nelle botteghe, ad eccezione di supermercati, alimentari, tabaccherie, edicole, farmacie e parafarmacie.
Nei giorni di apertura sono in vigore fino al 3 dicembre misure per contingentare gli ingressi: all’interno dei locali può entrare una sola persona per famiglia, con l’eccezione degli accompagnatori di disabili e bambini fino ai 14 anni. Gli over 65 sono invitati a fare acquisti nelle prime ore di apertura, in modo da evitare gli assembramenti del pomeriggio. Si tratta di una raccomandazione e non di un obbligo, quindi non sono previste sanzioni in caso di violazione.
flash mob dei commercianti di roma 2
Nel Lazio, nonostante sia ancora zona gialla, Zingaretti ha firmato una nuova ordinanza che dispone la chiusura di maxi-store (le strutture commerciali di oltre 2500 metri quadri) nei festivi e prefestivi, con l’eccezione delle «attività dirette alla vendita di soli generi alimentari, le farmacie, parafarmacie, tabaccherie ed edicole».
LO SPORT
protesta dei commercianti del centro di roma 16
Anche i questo caso le regole sono diverse a seconda delle regioni. A Rimini è consentito passeggiare o correre sul lungomare, ma senza fermarsi. A Bolzano l’attività motoria è consentita nei pressi della propria abitazione, a una distanza massima di 1.000 metri. Il rispetto della norma potrà essere monitorato attraverso un’app. In Friuli, invece, la ginnastica all’aperto è vietata nei centri storici. In Campania, diventata zona rossa, corsa, camminata veloce e allenamento in bicicletta sono consentiti nei pressi della propria abitazione e in forma individuale, senza bisogno della mascherina o dell’autocertificazione.
I NUOVI DIVIETI
Andrea Carli per ilsole24ore.com
Con un’epidemia da coronavirus che dà i primi segnali di rallentamento, ma con un sistema sanitario in forte stress, l’obiettivo è quello di evitare che, soprattutto nel fine settimana, si creino occasioni di assembramento. Memori delle scene, a cui si è assistito appena pochi giorni fa, di folle impegnate (e assembrate) in shopping e movida, pur limitata dal coprifuoco, scatta nel weekend lo stop alle passeggiate in luoghi a rischio affollamento, principalmente le strade e le piazze dei centri storici, le vie dello shopping, ma anche i lungomare e i parchi.
ECCO I NUOVI DIVIETI NELLE ZONE GIALLE, ARANCIONI E ROSSE
Ad andare in questa direzione sono le ordinanze che di recente Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia hanno emesso per scongiurare un declassamento dalla zona gialla alla arancione o alla rossa. Obiettivo che, nel caso della regione gestita da Massimiliano Fedriga, non è stato raggiunto, in quanto a poche ore di stanza il governo ha deciso di farla diventare zona arancione. Il governatore leghista, nel considerare questa decisione «incomprensibile», ha annunciato che, «poiché a decidere sono gli algoritmi al posto della politica», ritirerà l'ordinanza 41 firmata gioved 12 novembre.
ECCO I NUOVI DIVIETI NELLE ZONE GIALLE, ARANCIONI E ROSSE
Ma l’idea di muoversi per scongiurare fine settimana caratterizzati da centri storici affollati per lo shopping - a Napoli il centro era gremito per l'ultimo shopping, prima del lockdown - è stata fatta propria anche da sindaci e prefetti: a Roma si contingenteranno le vie dello shopping, il lungomare e i parchi, a Firenze si pensa di chiudere il centro, a Palermo divieto di stazionamento, a Verona nel fine settimana scatteranno il senso unico per i pedoni e a Bari saranno banditi tre giardini e skate park.
Saracinesche abbassate per tutti i negozi
ECCO I NUOVI DIVIETI NELLE ZONE GIALLE, ARANCIONI E ROSSE
I principi anti-assembramento che animano i tre provvedimenti di Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia sono gli stessi. Le declinazioni sono abbastanza simili ma non identiche sui rispettivi territori. La limitazione principale, uguale per tutte e tre le regioni, è quella delle saracinesche abbassate di domenica non solo per i centri commerciali come già previsto dal Dpcm, ma per tutti i negozi fatta eccezione per farmacie, parafarmacie, alimentari, edicole e tabacchi. Nei giorni prefestivi, quindi sostanzialmente di sabato, chiuderanno - al netto delle predette eccezioni - gli esercizi di vendita grandi e medi. Per il Friuli Venezia Giulia si tratta di strutture superiori ai 400 metri quadrati, per l'Emilia-Romagna la misura riguarderà i negozi sopra i 250 metri quadrati nei Comuni con più di 10mila abitanti (150 nei Comuni più piccoli).
“Vasche” nel mirino
In una città come Bologna, nell'area centrale intorno a piazza Maggiore, che viene pedonalizzata nei fine settimana e dove sabato scorso c'era moltissima gente in giro per lo shopping, tanti negozi, come quelli delle grandi catene di abbigliamento, sono sopra questo limite e quindi rimarranno chiusi. In tutte e tre le regioni, nei negozi alimentari potrà entrare non più di una persona per nucleo familiare. L'obiettivo è quello di far evitare uscite e passeggiate “di piacere”, quelle che Zaia ha definito “le vasche”, e tentare di confinarle a motivazioni di necessità.
In Emilia-Romagna stop a runner e ciclisti nel lungomare
La stretta nel weekend punta anche a evitare che le persone, complici le giornate di sole che caratterizzano questo novembre, decidano di raggiungere i lungomari. In questi luoghi l'alt del presidente dell’Emilia Romagna Bonaccini è soltanto a chi fa attività sportiva e motoria, runner e ciclisti. L'invito è a svolgere attività fisica “preferibilmente” in parchi pubblici, aree verdi, rurali e periferiche, sempre con le distanze di sicurezza. Una formula analoga si rinviene nell’ordinanza del Friuli Venezia Giulia.
Regione Lazio, stop week end mercati e maxi store
Il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti ha firmato un’ordinanza che, allo scopo di prevenzione, prevede la chiusura nei giorni prefestivi e festivi di grandi strutture di 2500 mq, ovvero i maxi store, fatto salvo le rivendite di generi alimentari, le edicole, i tabaccai, le farmacie. Inoltre si prevede anche la chiusura dei mercati non alimentari nei festivi e viene ribadito il rigoroso rispetto delle misure anti Covid nelle strutture che resteranno aperte. «Oggi ho firmato una ordinanza, anche se la situazione è positiva, per vietare i mercati la domenica e chiudere gli esercizi commerciali sopra i 2500mq», ha detto Zingaretti.
GIUSEPPE CONTE HA UN ART ATTACK
Controlli anche in spiagge e in parchi della Capitale
Previsti anche controlli sugli arenili da parte della capitaneria di porto nel dispositivo messo a punto durante il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza presieduto dal prefetto di Roma Matteo Piantedosi. Il dispositivo coinvolgerà polizia, carabinieri, guardia di finanza, polizia locale, protezione civile e la capitaneria di porto per il controllo degli arenili.
Sorvegliate speciali anche le aree verdi in particolare quelle di maggiori dimensioni come Villa Ada, villa Borghese e Villa Pamphili dove ci saranno intensi controlli per verificare il rispetto delle misure del Dpcm con presenza di pattuglie a cavallo, in moto e in bici. Intensi controlli ci saranno anche a Civitavecchia e Fiumicino in accordo tra le forze di polizia e i sindaci.
Tra le misure anti-assembramento decise, anche la chiusura delle fermate metro di piazza di Spagna e Flaminio nelle giornate di sabato e domenica, dalle 10/11 fino alle 19/20, e accessi contingentati sulle principali vie dello shopping con punti di accessi che, raggiunto un “livello di saturazione”, distribuiranno le persone sulle strade limitrofe.
Genova,da weekend vietate passeggiate su lungomare
Scatta la stretta sulle passeggiate sul lungomare anche nel comune di Genova. Il sindaco Marco Bucci durante il punto stampa Covid in Regione ha spiegato: «Stiamo lavorando a un'ordinanza con cui già da questo sabato e domenica vieteremo il passeggio in alcune parti della città, pensiamo le classiche passeggiate e le spiagge. Questo - ha aggiunto - per vedere al più presto la curva dei contagi scendere ancora di più e sparire». Il sindaco ha spiegato che il «transito per raggiungere le attività commerciali sarà consentito». Inoltre i parchi resteranno aperti ma controllati: «Metteremo personale della protezione civile a controllo dei parchi per verificare che si faccia il corretto uso delle mascherine e che non ci siano assembramenti».