1 - EURISPES:PER 4 ITALIANI SU 10 PIÙ UTILE USCIRE DA EURO
(ANSA) - Quattro italiani su 10 (40,1%) pensano che sarebbe meglio uscire dall'Euro: lo evidenzia il Rapporto Eurispes 2015, segnalando che a inizio 2014 la quota di delusi dalla moneta unica si attestava al 25,7%. Il 55,5% degli euroscettici è convinto che l'Italia debba uscire dall'euro perché sarebbe la moneta unica il motivo principale dell'indebolimento della nostra economia.
2 - 45% ITALIANI SI TRASFERIREBBE ALL'ESTERO
(ANSA) - Quasi la metà degli italiani (il 45,4%) si trasferirebbe all'estero se ci fossero le condizioni. E' quanto emerge dal Rapporto Eurispes secondo il quale la percentuale, soprattutto a causa della crisi economica e delle difficoltà per chi cerca lavoro in Italia, è cresciuta di quasi otto punti dal 2006. ''I dati appaiono come una conferma del fatto che oggi le condizioni di vita nel nostro Paese sono più difficili che in passato per molti cittadini al punto da indurre una parte di loro a valutare l'opportunità di trasferirsi''.
3 - EURISPES, PER 71,5% ITALIANI DIMINUITO POTERE D'ACQUISTO
(ANSA) - Ancora in calo il potere d'acquisto degli italiani. L'indagine Eurispes rileva che sette italiani su dieci (71,5%) hanno visto nell'ultimo anno diminuire nettamente o in parte il proprio potere d'acquisto, un dato in linea con quanto rilevato nel 2014 (70%). Dall'inchieste emerge che l'82,1% dei cittadini ha ridotto le risorse per i regali, l'80,8% ha tagliato sui pasti fuori casa, il 74,7% ha tagliato le spese per viaggi e vacanze, l'80,1% ha ridotto quelle per articoli tecnologici (+8,5%).
tasso di disoccupazione in italia negli ultimi cinquantotto anni di alberto bagnai
4 - EURISPES, 47% ITALIANI NON ARRIVA A FINE MESE CON ENTRATE
(ANSA) - Il 47% degli italiani non riesce ad arrivare a fine mese con le proprie entrate. E' quanto si legge nel Rapporto Eurispes secondo il quale la percentuale è aumentata di 16,4 punti rispetto al 2014. Solo il 44,2% degli intervistati riesce ad arrivare a fine mese senza grandi difficoltà.
5 - EURISPES: 46,7% ITALIANI PAGA A RATE SPESE MEDICHE
(ANSA) - Aumentano le rateizzazioni per far fronte a spese mediche. Secondo l'inchiesta Eurispes, nel 2014 il 46,7% degli intervistati ricorre alle rate per pagare cure mediche, si tratta di un incremento di 24,3 punti percentuali rispetto al 2013. Si pagano a rate anche automobili (62,4%), elettrodomestici (60,4%), computer e telefonini (50,3%).
6 - EURISPES: 40 MILA USURAI, IN FORTE CRESCITA AL CENTRO-NORD
(ANSA) - Sono non meno di 200 mila i commercianti coinvolti in rapporti di usura. Inoltre, poiché ciascuno si indebita con più strozzini, le posizioni debitorie sono oltre 600 mila e in almeno 70 mila casi il debito è stato contratto con associazioni per delinquere di stampo mafioso finalizzate all'usura. Lo afferma il rapporto Eurispes 2015, che cita dati secondo i quali gli usurai attualmente in attività sarebbero 40 mila e di questi molti operano al nord Italia.
Le vittime dell'usura però, dice il rapporto, non sono solo commercianti: anzi, negli ultimi 5 anni il 52% dei soggetti che si sono rivolti agli ambulatori della Federazione delle associazioni antiracket e antiusura sono persone con un reddito fisso, le famiglie della porta accanto. L'indagine Eurispes attesta che il 71,5% degli intervistati ha dovuto assistere a una riduzione della propria capacità di far fronte alle spese e fare acquisti con proprie entrate e il 32,3% ha dovuto addirittura ridurre le spese mediche.
L'usura, poi, dilaga al centro nord: in Emilia Romagna in particolare i reati di usura sono aumentati del 219% tra il 2011 e il 2013 e un trend crescente mostrano anche Lombardia e Lazio. Nell'ultimo anno - si legge poi nel rapporto di Eurispes - la parabola delle materie prime ha visto una diminuzione di compro oro, dopo il boom degli ani passati, del 30-40%; è stato determinante anche il fatto, secondo lo studio, che le famiglie hanno dato fondo alla disponibilità di oro dentro casa, insieme ai controlli sempre più serrati in questo settore.
7 - EURISPES: SCUOLA; ITALIA PER "ABBANDONI" TRA PEGGIORI UE - 17% CONTRO MEDIA DELL'11,9%
(ANSA) - Sul fronte degli "abbandoni" scolastici l'Italia ha ancora molta strada da fare e si attesta su valori "non consoni a uno Stato avanzato". Lo sottolinea l'ultimo rapporto Eurispes. Le dimensioni del fenomeno sono ancora molto elevate: 17% contro la media europea che si attesta a quota 11,9%. Fanno peggio di noi soltanto Spagna e Portogallo, Malta e Romania e la riduzione degli abbandoni procede a una velocità troppo bassa per poter raggiungere l'obiettivo comunitario, motivo per cui è stato fissato un target nazionale da raggiungere, vista la lontananza da quello europeo, a quota 15-16%.
Per quanto riguarda l'università le cose non vanno meglio. Esaminando la percentuale di laureati tra i 30 e i 34 anni emerge non soltanto che l'Italia é appena a metà strada dall'obiettivo fissato ma anche che rappresenta il fanalino di coda dell'Europa - 22,4% contro una media dell'Unione del 36,5% - con una differenza anche qui abissale tra uomini e donne che riescono a conseguire il titolo universitario o post-universitario (17,7% contro 27,2%). Anche in questo comparto (istruzione terziaria), l'obiettivo italiano è stato ridimensionato rispetto al target europeo (26- 27% contro il 40% comunitario).
8 - EURISPES: PIÙ ITALIANI CONTRARI A NOZZE E ADOZIONI GAY
(ANSA) - Strada spianata alla tutela giuridica delle coppie di fatto indipendentemente dal sesso dei partner e al cosiddetto 'divorzio breve', ma no al matrimonio tra persone dello stesso sesso o all'adozione di bambini da parte di queste stesse coppie. E' quello che pensano gli italiani secondo un sondaggio Eurispes pubblicato nel Rapporto Italia 2015. Se infatti l'86,6% apprezza le facilitazioni introdotte per divorziare e il 64,4% si dice d'accordo sulla tutela delle coppie di fatto, aumenta (dal 50,7% del 2014 al 59,2% di quest'anno) la percentuale di persone che si dicono contrarie alle nozze gay.
Stabile invece (72,2%) la percentuale dei contrari alle adozioni da parte di coppie omosessuali. La fecondazione eterologa raccoglie il 47,2% dei consensi, la possibilità di ricorrere all'utero in affitto il 49,8% e la pillola abortiva il 58,1%. Gli italiani si dicono favorevoli all'eutanasia nel 55,2% dei casi e al testamento biologico nel 67,5%, mentre il suicidio assistito segna il 66,5% dei contrari. La legalizzazione delle droghe leggere raccoglie il 33% dei consensi, ma ciò che sembra diffusamente auspicata è la legalizzazione della prostituzione (65,5%). L'utilizzo delle staminali per le cure mediche vede una posizione compatta dei favorevoli fino all'86,6%.