ECCO PERCHÉ L'ITALIA HA IL RECORD DI DECESSI PER GLI EFFETTI DEL CORONAVIRUS - GLI ANZIANI ITALIANI PER TRADIZIONE E ORGANIZZAZIONE SOCIALE VIVONO IN FAMIGLIA, A STRETTO CONTATTO ANCHE CON I FIGLI E CON LA FASCIA PIÙ GIOVANE DELLA POPOLAZIONE – QUESTO MODELLO CULTURALE E SOCIALE POTREBBE ORA ESSERE MESSO A DURA PROVA PERCHÉ…

-

Condividi questo articolo


Luca Cifoni per www.ilmessaggero.it

 

coronavirus anziani coronavirus anziani

È una delle domande di queste drammatiche giornate, forse quella che si pone con più urgenza: perché in Italia ci sono così tanti decessi per coronavirus, più di quanti se ne attenderebbero pur in presenza di un numero elevatissimo di contagiati? La letalità apparente (rapporto tra deceduti e persone positive al test) con i dati di ieri arriva al 7,7%, un valore che non trova riscontro negli altri Paesi.

 

I morti italiani sono circa il 30% di quelli globali, come evidenzia anche un report dello Spallanzani. Come mai? Epidemiologi e statistici hanno risposto da una parte esponendo l'ipotesi - assai fondata - che i malati effettivi siano almeno il doppio di quelli registrati ufficialmente; dall'altra ricordando che i decessi riguardano in larga parte persone molto anziane afflitte da varie altre patologie.

 

 

CORONAVIRUS CORONAVIRUS

 

L'età media dei morti è intorno agli 80 anni e circa due terzi dei casi confermati riguardano persone con più di 60 anni. Il fattore età potrebbe essere parzialmente rilevante nel confronto con Paesi con una struttura più giovane, come l'Iran la Cina o in misura minore la Corea del Sud. Ma non spiega nulla se si vanno a guardare i numeri bassissimi delle morti in Germania, dove l'età mediana della popolazione è analoga alla nostra.

 

La discussione sul tema si è concentrata sui diversi criteri adottati nei due Paesi per contabilizzare i decessi. Da noi è stato precisato fin dall'inizio che i numeri si riferiscono a pazienti morti dopo essere stati trovati positivi al coronavirus, ma non necessariamente per questa causa: le autorità sanitarie si riservano valutazioni dopo aver approfondito i singoli casi. In Germania la procedura è meno chiara ma verosimilmente porta a includere nel conteggio solo i decessi il cui collegamento con il Covid-19 è dimostrato al di là di ogni dubbio.

 

La coppia di anziani coniugi separata dal coronavirus La coppia di anziani coniugi separata dal coronavirus

Il fatto che la mortalità italiana si inserisca in un contesto di fragilità dei parenti anziani è confermato anche dalla rilevazione sui decessi degli ultrasessantacinquenni - effettuata normalmente per valutare l'andamento della normale influenza: fino a fine febbraio (quando però l'epidemia non si era ancora scatenata con la violenza attuale) i decessi erano un po' inferiori a quelli attesi in base agli andamenti degli anni scorsi.

 

LE TENDENZE

Ma forse c'è dell'altro. Tornando al confronto tra Italia e Germania, la popolazione vecchia potrebbe incidere in modo diverso. Gli anziani italiani per tradizione e organizzazione sociale vivono in contatto più stretto con il resto della popolazione, ed anche con la fascia giovane, rispetto a quanto avviene nel Nord Europa. Una situazione confermata dall'esperienza empirica di molti italiani ma evidenziata anche - seppur in modo meno diretto - dalle statistiche. Come quelle di Eurostat che segnalano come da noi i due terzi dei giovani tra i 18 e i 34 anni vivano ancora con i genitori, contro il 40% dei coetanei tedeschi.

 

Il fenomeno persiste pur se con minore intensità a età maggiori: per il nostro Paese i ricercatori tedeschi Christina Bayer e Moritz Kuhn hanno calcolato per il nostro Paese una percentuale superiore al 20 per cento nella fascia 30-49. Guardando le cose da un altro lato, sempre Eurostat ci fa sapere che in Italia il 17,4 per cento degli anziani vive in coppia insieme ad altre persone: in Germania la percentuale non arriva al 3.

anziani 1 anziani 1

 

Simile a quella italiana è la struttura di altri Paesi mediterranei come la Spagna che si sta avviando anch'essa su un percorso di alta mortalità apparente. E non è solo un fatto di convivenza in senso stretto, ma anche di vicinato (generazioni diverse che abitano nello stesso quartiere se non nello stesso immobile) e in generale di rapporti tra genitori anziani e figli più frequenti rispetto ad altre aree dell'Europa. Questo modello culturale e sociale potrebbe ora essere messo a dura prova non solo dalla malattia in sé, ma delle eventuali contromisure di medio-periodo, se comprenderanno forme di isolamento o di limitazione della mobilità per le persone anziane.

 

 

 

 

anziana anziana anziani anziani

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - NEI CORRIDOI DI VIALE MAZZINI VIENE DATA PER CERTA SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI IN VIRTÙ DEL PRONTO SOCCORSO M5S, IN CAMBIO DEL TG3 - MA IL DO UT DES, DEFINITIVA LAPIDE PER EVENTUALI ALLEANZE COL PD, NON SARÀ IMMINENTE: PRIMA DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE DI FINE NOVEMBRE, C'E' IL VOTO DEL 17 PROSSIMO PER LA REGIONE UMBRIA - SE I GRILLINI PURI E DURI NOSTALGICI DI BEPPE-MAO, DISERTASSERO LE URNE, COME È SUCCESSO IN LIGURIA, RIUSCIREBBE CONTE A SOPRAVVIVERE ALL'ENNESINO BRUCIANTE TRACOLLO ELETTORALE A POCHI GIORNI DALLA COSTITUENTE? AH, SAPERLO...

DAGOREPORT – FIATO AI TROMBONI! IL 6 E IL 7 NOVEMBRE ANDRÀ IN SCENA A ROMA UN GROTTESCO SPETTACOLO DI ITALICA IPOCRISIA: GLI STATI GENERALI DELLA RAI, DUE GIORNI PER DISCUTERE ‘’COME TENERE LA POLITICA FUORI DALLA RAI’’ (SEMBRA CROZZA MA È COSÌ…) - A CHE SERVE TALE GIGANTESCA PRESA PER IL CULO CHE VEDRÀ OSPITI LA RUSSA, GIULI, VESPA, FLORIS, GRASSO, TRAVAGLIO, SECHI, SCHLEIN, SALVINI, URSO, TAJANI, ETC., VOLUTA DALLA CURVACEA PRESIDENTE DELLA VIGILANZA RAI, LA 5STELLE BARBARA FLORIDIA? - NON È UN MISTERO L’OBIETTIVO DI CONTE DI ACCAPARRARSI IL TG3 IN CAMBIO DEL VOTO A FAVORE DEL CARTONATO DI GIANNA LETTA, SIMONA AGNES, IN TREPIDA ATTESA DELLA PRESIDENZA RAI - MA CONTE SI RITROVA I NEURONI DIVISI TRA GOFFREDO BETTINI E MARCO TRAVAGLIO, MENTRE BEPPE GRILLO LO ASPETTA AL VARCO DELLA COSTITUENTE (MUOIA M5S CON TUTTI I FILISTEI) - LA PRECISAZIONE DELLA FLORIDIA...

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...

DAGOREPORT - VIVA IL POPOLO, A MORTE I CONTI! IL GOVERNO DUCIONI, NEL SUO CONTINUO TENTATIVO DI STRAVOLGERE L’ASSETTO COSTITUZIONALE, HA PUNTATO ORA LA CORTE DEI CONTI, OVVERO I MAGISTRATI CHE HANNO COME COMPITO PRIMARIO IL CONTROLLO DEI CONTI DEL PAESE – C’È GRANDISSIMA PREOCCUPAZIONE TRA I MAGISTRATI DELLA CORTE PER LA RIFORMA CHE PASSA CON IL NOME DI DDL FOTI, CHE SVUOTA LE FUNZIONI DELLA CORTE - LA DUCETTA NON SI FERMA. E INIZIA UN ALTRO ATTACCO ALLA MAGISTRATURA. CHE COSA FARÀ IL PRESIDENTE MATTARELLA?

DAGOREPORT - LA SCONFITTA IN LIGURIA CONTE PUÒ TATUARSELA SULLA COSCIENZA. UN GIOCO AL MASSACRO, QUELLO DEL M5S, CHE SI TRASFORMA IN FARSA, VISTO CHE ITALIA VIVA, ESCLUSA CON IGNOMINIA DALL’ALLEANZA ELETTORALE IN LIGURIA, SARÀ PRESENTE A SUPPORTO DEL CAMPOLARGO SIA IN UMBRIA CHE IN EMILIA ROMAGNA – LA FORZA CHE MANCHERA’ SEMPRE ALLA SINISTRA SI CHIAMA “FATTORE BERLUSCONI”. OVVERO: PUR NELLA TOTALE DIVERSITÀ DI IDEE, NEL MOMENTO DECISIVO FORZA ITALIA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SI UNISCONO PER INCASSARE LA CUCCAGNA DEL POTERE - LA SOLITA PARACULAGGINE CON CUI GIORGIA MELONI HA PROVATO A GIUSTIFICARE LA PERDITA DI QUASI 100MILA VOTI RISPETTO ALLE EUROPEE - LA LEZIONE PIÙ EVIDENTE DEL VOTO LIGURE È CHE IL PD, CHE ELLY VUOLE FAR TORNARE UN PARTITO DI SINISTRA, SENZA UN SOLIDO ALLEATO DI CENTRO VA A SBATTERE - SE IL GOVERNO DUCIONI PORTA A CASA IL 3 A 0...