UNO STUDIO DELL’UNIVERSITÀ DI OXFORD SMONTA LA RETORICA CON CUI CONTE E LA SUA ALLEGRA BRIGATA CI HANNO BALOCCATO PER TUTTA L’ESTATE: L’ITALIA È INDIETRO IN TUTTE LE POLITICHE CHIAVE PER GESTIRE IL VIRUS. DAI RISARCIMENTI (PARDON, RISTORI) AL TANTO TRACCIAMENTO FINO AI TAMPONI. SARÀ UN INVERNO LUNGHISSIMO…

Condividi questo articolo


MEME SU GIUSEPPE CONTE MEME SU GIUSEPPE CONTE

Giuseppe Marino per “Il Giornale”

 

I più bravi contro la pandemia. Che il luogo comune con cui ci siamo baloccati per tutta l' estate fosse largamente esagerato è ormai chiaro a tutti. Ma la realtà è ben più amara: da quando la circolazione del virus è ripresa, siamo tra i peggiori al mondo. È la conclusione a cui si giunge in base a un corposo e aggiornatissimo studio della Oxford Martin School, centro di ricerca della Oxford University. La documentazione è pubblicata on line, sul sito Ourworldindata.org, sotto forma di mappe interattive in grado di restituire a colpo d' occhio la situazione globale.

 

GIUSEPPE CONTE ROBERTO SPERANZA GIUSEPPE CONTE ROBERTO SPERANZA

Il sito non si focalizza sui numeri della diffusione del virus, sulle terapie intensive occupate o sui morti da Covid, dati che dipendono da una complessità di fattori non tutti sotto il controllo di governi, Regioni, Asl.

 

DOMENICO ARCURI CON LA MASCHERINA CALATA SOTTO IL NASO DOMENICO ARCURI CON LA MASCHERINA CALATA SOTTO IL NASO

Lo studio si occupa invece di comparare le politiche di risposta al Covid, cioè tutte quelle azioni che servono a cercare di convivere con il virus, limitarne i danni, aiutare chi ne subisce il contraccolpo. Fattori, questi sì, totalmente in mano alla gestione politica e amministrativa della pandemia.

 

LA CHIUSURA DEI RISTORANTI BY GIUSEPPE CONTE LA CHIUSURA DEI RISTORANTI BY GIUSEPPE CONTE

Quando si va ad analizzare cosa stiamo facendo e abbiamo fatto contro la malattia che ci sta tormentando, il confronto internazionale ci vede indietro in tutte le voci più incisive. L' esempio più clamoroso è quello delle politiche di ristoro: secondo la mappa realizzata dagli studiosi britannici l' Italia, unica insieme al Portogallo in tutto l' Occidente, ha una media di risarcimento delle perdite di reddito dovute alle restrizioni anti Covid inferiore al 50 per cento del salario perso.

 

È in realtà già chiaro che l' appoggio offerto dal governo a chi è più colpito dalla pandemia sia stato insufficiente nella quantità e lento nei tempi, ostacolato dalla burocrazia e reso difficile da una regolamentazione del mercato del lavoro che divide la popolazione in fantasmi, poco tutelati e garantiti. Ma è il confronto internazionale a rivelare che non deve per forza andare così.

GIUSEPPE CONTE – CONFERENZA DECRETO RISTORI 1 GIUSEPPE CONTE – CONFERENZA DECRETO RISTORI 1

 

L' altro pesante punto debole delle politiche sanitarie è il tracciamento, universalmente considerato la più potente arma contro la diffusione del virus. Lo studio divide i Paesi in tre categorie: nessuna politica di contact tracing, limitata ad alcuni casi, estesa a tutti i casi. L' Italia ha fatto brevemente parte di quest' ultima categoria durante l' estate, quando i numeri dei positivi erano minimi. La cosa ci è scappata di mano al primo balzo dei contagi e oggi siamo ripiombati nella categoria contact tracing «limitato» insieme al tanto criticato Regno Unito e alla «noncurante» Svezia, che però ha dichiaratamente scelto un approccio diverso.

CORONAVIRUS - TERAPIA INTENSIVA CORONAVIRUS - TERAPIA INTENSIVA

 

Del resto, se non fosse così, non si spiegherebbe perché la Protezione civile abbia pubblicato solo ora bandi per reclutare tracciatori. Anche per quel che riguarda l' altra arma anti coronavirus, i tamponi, siamo messi piuttosto male.

 

IL DPCM DI CONTE - MEME IL DPCM DI CONTE - MEME

La classificazione di Oxford è: zero tamponi, solo a categorie a rischio, solo ai sintomatici, tracciamento a tappeto. L' Italia è classificata tra chi fa tamponi solo ai sintomatici, anche se la situazione è più complicata di così: tra ricorsi al Tar e fughe in avanti di alcune Regioni, oggi in certe parti del Paese la possibilità di farsi un tampone anche se non si manifestano sintomi esiste, ma non ovunque, e il percorso è spesso tortuoso. E appena pochi giorni fa le Regioni sommerse dalle prenotazioni hanno chiesto di poter tornare ai test per soli sintomatici. Un caos.

 

Lo studio permette inoltre di valutare anche il «rigore» delle politiche governative di distanziamento e confinamento, e in questo momento non siamo tra quelli che hanno deciso di imporre più limiti di movimento e chiusure di attività. Unica protezione in cui siamo più avanti è il congelamento di debiti e contratti onerosi, che pesa però sui privati.

GIUSEPPE CONTE ROBERTO SPERANZA GIUSEPPE CONTE ROBERTO SPERANZA

Interessante anche l' analisi sulle scuole: confrontando l' evoluzione della mappa che racconta lo stop alle lezioni, si vede che in nessun' altra parte del globo è durato tanto. Ora perlomeno siamo in linea con l' Europa continentale.

 

L' analisi smonta insomma la propaganda filogovernativa che ci raccontava campioni della lotta al virus quando l' estate ci aiutava e nella stessa barca con gli altri Paesi ora che siamo di nuovo nella bufera.

CORONAVIRUS - OSPEDALE CORONAVIRUS - OSPEDALE

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – COME MAI NETANYAHU HA CACCIATO IL POPOLARISSIMO MINISTRO DELLA DIFESA ISRAELIANO, YOAV GALLANT? LA RICHIESTA DI UNA COMMISSIONE DI INCHIESTA SULLA STRAGE DEL 7 OTTOBRE 2023 DI GALLANT AVREBBE MANDATO FUORI DI TESTA “BIBI” – LE MALDICENZE A TEL AVIV: GLI OO7 DELLO SHIN BET E IL PREMIER AVREBBERO LASCIATO MANO LIBERA AD HAMAS DI PROPOSITO, AFFINCHÉ LA STRAGE OFFRISSE UN PRETESTO PER SPIANARE DEFINITIVAMENTE GAZA - CHE SUCCEDE A GAZA CON TRUMP ALLA CASA BIANCA? DUE COSE SONO CERTE: AL TYCOON NON GLIENE FREGA NIENTE DEL MEDIORIENTE, E DETESTA L’IRAN....

DAGOREPORT – GLI OBAMA, I CLINTON E LE PELOSI HANNO SULLA COSCIENZA LA BRUCIANTE SCONFITTA DI KAMALA HARRIS (UNA CHE ALLE PRIMARIE DEM DEL 2020 ARRIVÒ ULTIMA) - CON IMPERDONABILE RITARDO HANNO AGITO PER TROVARE UN SOSTITUTO DI JOE BIDEN - LO STATO COGNITIVO DEL PRESIDENTE ERA NOTO A TUTTI DA ANNI: BASTAVA FARGLI FARE UN PASSO INDIETRO PER TEMPO E COSTRUIRE UNA CANDIDATURA LEGITTIMATA DALLE PRIMARIE, ANZICHE' IMPOSTA, A TRE MESI DAL VOTO, DAL TIGNOSO BIDEN (O PASSO IL TESTIMONE ALLA MIA VICE O NON MI RITIRO DALLA CORSA)...

DAGOREPORT – PER DIMOSTRARE CHE È CAMBIATA L’ARIA AL CSM, LA MELONA HA VOLUTO FORZARE LA MANO INCONTRANDO IN SEGRETO IL VICEPRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI - MA LA STATISTA DEL COLLE OPPIO HA DIMENTICATO UN DETTAGLIO FONDAMENTALE: IL CAPO DEL CSM È IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. E MATTARELLA, PUR AVVERTITO INFORMALMENTE, HA PRESO MALISSIMO L'IRRITUALE VISITA DEL SUO VICE PINELLI A PALAZZO CHIGI. E IL SOLITO UCCELLINO HA SPIFFERATO TUTTO – È L’ENNESIMA DIMOSTRAZIONE DEL RAPPORTO DISASTROSO DI “IO SO’ GIORGIA” CON IL DEEP STATE - LA VERA DIFFERENZA TRA LA “NANA MALEFICA” (COPY CROSETTO) E BERLUSCONI? MANTOVANO NON È GIANNI LETTA…

DAGOREPORT – QUANDO IL NOVELLO SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO, MARK RUTTE, DICE: “CONTINUEREMO A ESSERE A FIANCO DELL’UCRAINA”, LO SA CHE IL PRIMO ''AZIONISTA'' DELLA NATO DA GENNAIO SARÀ TRUMP? - E TRUMP HA GIA' ANNUNCIATO CHE VUOLE CHIUDERE SUBITO LA GUERRA CEDENDO A PUTIN IL DONBASS E CRIMEA E COSTRINGENDO ZELENSKY ALLA PACE, MINACCIANDO DI TOGLIERGLI ARMI E SOLDI - A QUEL PUNTO, CHE FARÀ L’UNIONE EUROPEA? E LA TURBO-FAN DI KIEV GIORGIA MELONI, DA BRAVA CAMALEONTE, S’ADEGUERÀ ALLA NUOVA LINEA TRUMPIANA O RIMARRÀ ABBRACCIATA A ZELENSKY?

DAGOREPORT – DITE ADDIO ALLA MELONI BIDENIZZATA: ARRIVA TRUMPONE E LA DUCETTA CAMALEONTE SI TRASFORMERÀ NELLA PIÙ FEDELE FAN DEL CIUFFO ARANCIONE DI MAR-A-LAGO – GRAZIE AI BUONI UFFICI DI ELON MUSK, CON CUI “COLTIVA LA SUA RELAZIONE” (“LE MONDE” DIXIT), LA PREMIER AVRÀ GIOCO FACILISSIMO PER RIENTRARE NEL CUORE DEL TYCOON. CHE FINIRÀ PER PRIVILEGIARE IL RAPPORTO CON “I AM GIORGIA”, A DISPETTO DI QUELLO COL SUO FOLLOWER ITALIANO NUMERO UNO, MATTEO SALVINI - QUESTIONE DI POTERE: LA MELONI È PREMIER E PUÒ ESSERE UN CAVALLO DI TROIA UTILE IN UE. IL "PATRIOTA" SALVINI A BRUXELLES NON CONTA UN CAZZO...