Estratto dell’articolo di Claudio Bozza per www.corriere.it
francobollo celebrativo di Maffeo Pantaleoni
Nel giugno scorso spuntò il francobollo celebrativo di Italo Foschi, gerarca fascista dei più feroci, fedelissimo di Farinacci, celebrato come primo presidente della Roma calcio. Scoppiò una bufera politica contro Poste italiane e soprattutto contro il ministero delle Imprese e del Made in Italy (già Poste e Telecomunicazioni) guidato da Adolfo Urso di FdI.
Una grottesca coincidenza con il rilascio dell'annullo filatelico dedicato a Giacomo Matteotti. Foschi, nel 1923, come segretario federale del Partito nazionale fascista, si rallegrò per l'uccisione del deputato socialista per mano dei sicari inviati da Mussolini.
[…] Un quadro che spinse la consulta filatelica, bypassata dal ministero, a chiedere il ritiro del francobollo.
[…] in queste ore, e per motivi pressoché analoghi, è scoppiato un altro «francobollo gate» e il caso è finito in Parlamento, innescando dure proteste dal Pd. Poste Italiane ha infatti presentato un'affrancatura dedicata ai 100 anni dalla scomparsa di Maffeo Pantaleoni, riconosciuto economista, la cui biografia è macchiata da un forte antisemitismo. Oltre a occuparsi di economia, infatti, Pantaleoni fu il primo ad adoperarsi per diffondere in Italia il falso dei Protocolli dei Savi di Sion.
Stavolta il caso è finito in Senato, dove Dario Parrini (Pd) ha presentato un'interrogazione al ministro Urso, a cui si chiede di ritirare il francobollo. «È evidente che ci sia una matrice politica di Fratelli d'Italia, in questa situazione grottesca, anche perché la responsabile della filatelia è la sottosegretaria Fausta Bergamotto, pure lei del partito di Meloni - spiega Parrini -. […] Abbiano un sussulto di decoro e ritirino questi due francobolli dedicati a personaggi espressamente antisemiti».
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