Estratto dell’articolo di Filippo Santelli per “la Repubblica”
Si comincia la prossima settimana da patente, tessera sanitaria e carta europea della disabilità. E all’inizio sarà soprattutto un aiuto per gli sbadati che dimenticano a casa il portafoglio: dentro lo smartphone avranno comunque un documento virtuale, ma valido, da esibire all’alt dei Carabinieri o con cui prenotare una visita medica.
In prospettiva però IT-Wallet dovrebbe essere molto di più, una piccola rivoluzione nella gestione della propria identità online e nei rapporti non sempre fluidi con la burocrazia. Il portafoglio digitale degli italiani nel telefono, che nel programma del governo si arricchirà mese dopo mese di documenti e diventerà porta di accesso a un numero sempre più ampio di servizi.
[…] Da mercoledì il portafoglio digitale sarà disponibile all’interno dell’app IO – quella del green pass durante il Covid – dei primi 50 mila cittadini, per poi essere allargato e raggiungere il 4 dicembre tutti gli italiani. Aprendo l’applicazione, cui si accede attraverso la Carta d’identità elettronica o lo Spid, nella sezione “Portafoglio” si potranno quindi caricare e validare i primi documenti, patente, tessera sanitaria e carta per la disabilità. Avranno da subito pieno valore legale ma all’inizio potranno essere utilizzati solo per interazioni nel mondo fisico, offline, come oggi si usano i loro antenati di plastica.
La vera svolta si avrà quando i documenti digitali saranno impiegabili anche in contesti ibridi, per esempio dialogando con bancomat o colonnine, oppure online.
«Questi servizi saranno disponibili nel 2025», dice Alessio Butti, sottosegretario all’Innovazione, che lo definisce «un primo passo verso una piccola rivoluzione digitale che consentirà ai cittadini di espandere le possibilità di utilizzo della propria identità digitale, garantendo sicurezza, inclusione e protezione dei dati».
Una data più precisa per l’accensione dei diversi servizi non c’è. Molto dipenderà - ed è la sfida - dalla capacità delle varie amministrazioni di integrare i propri sistemi con il wallet. Butti parla di documenti di identità (passaporto escluso) e certificati anagrafici (nascita, residenza, matrimonio), titoli scolastici, attestati come Isee e disoccupazione, accesso al fascicolo sanitario elettronico, firma digitale, ma anche, con il coinvolgimento delle aziende, di abbonamenti ai mezzi pubblici o alla palestra, biglietti di aerei o treni, ticket per concerti o stadi. Il portafoglio integrerà anche servizi di pagamento.
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