Stefano Montefiori, Elisabetta Rosaspina, Irene Soave, Paolo Valentino per www.corriere.it
AUSTRIA: MASSIMO 10 A TAVOLA, CHIUSURA DAL 26
Dal 26 dicembre l’Austria tornerà per la terza volta in lockdown totale: caffè e ristoranti chiusi, serrata per i negozi tranne quelli essenziali, coprifuoco sulle 24 ore e, novità assoluta, screening di massa previsto il 16 e 17 gennaio. Solo chi sarà negativo potrà uscire di casa il 18 gennaio, quando, se i numeri lo consentissero, si dovrebbe tornare alla normalità. Chi non vuole sottoporsi al tampone rapido, dovrà rimanere ancora una settimana in quarantena.
contagi coronavirus in germania 8 dicembre 2020
Anche le scuole rimarranno chiuse fino al 18 gennaio. L’Austria ha finito il secondo lockdown appena una settimana fa. I contagi sono stati ridotti da un picco di oltre 9 mila a meno di 3 mila al giorno, ma è ancora un livello molto alto. Attualmente per i giorni di Natale sono ammesse riunioni di 10 persone da un massimo di 10 nuclei, ma è molto probabile che le misure prevedano un ridimensionamento. Con il terzo lockdown, si tornerà tuttavia sulla neve: le stazioni sciistiche, ora chiuse, potranno riaprire il 24 dicembre.
GERMANIA: ALLE CENE IN FAMIGLIA PERMESSI 4 INVITI
l appello di angela merkel ai tedeschi per il natale
All’interno del lockdown generale in vigore dal 16 dicembre, il governo e i Länder hanno varato una serie di misure specifiche per Natale. La regola degli incontri privati rimane quella di un massimo di 5 persone di non più di 2 famiglie, bambini fino a 14 anni esclusi. Tuttavia, dal 24 al 26 sarà possibile invitare in casa fino a 4 persone, sempre senza contare i piccoli, ma appartenenti «al cerchio familiare più stretto» (parenti di primo grado e conviventi) anche se questo comporta più di 5 persone e più di 2 nuclei famigliari.
Le autorità fanno appello alla moderazione, ma non c’è di fatto un tetto alle riunioni di famiglia. Le funzioni religiose potranno essere celebrate, ma solo se verranno rispettati la distanza di 5 metri fra i fedeli e l’obbligo di mascherine. Sono proibiti i cori. Nella cattolicissima Baviera non ci sarà alcun allentamento per la notte di Natale e rimane il coprifuoco a partire dalle 21. È vietata la vendita di fuochi d’artificio, tradizionale divertimento dei tedeschi per Capodanno.
SVIZZERA: VIETATO CANTARE, MA LE PISTE DA SCI SONO APERTE
Il governo di Berna ha disposto ieri una stretta sulle feste: da martedì e per un mese chiudono ristoranti, palestre, centri sportivi, la capienza dei negozi è limitata (chiusura per tutti alle 19), e vige per tutta la popolazione l’invito a restare a casa.Tra i divieti è spuntato anche quello di cantare fuori casa (quindi niente cori) e le misure in vigore fino a ieri, hanno scritto gli specialisti della task force anti-Covid in un appello al governo domenica scorsa, «erano insufficienti»: l’indice di riproduzione del virus resta alto, 1,16 in cantoni popolosi come Zurigo, e il 78% dei posti in terapia intensiva è occupato. La lettera di domenica chiedeva anche il blocco dello sci, ma gli impianti e le piste restano aperti — a patto che le terapie intensive del cantone in cui si trovano non siano piene — in tutta la Confederazione. Per i cenoni di Natale: in casa possono trovarsi 10 persone, bambini inclusi (regola), e provenienti da due soli nuclei famigliari (raccomandazione).
emmanuel macron annuncia il secondo lockdown
FRANCIA: MASSIMO SEI ADULTI A TAVOLA, CAPODANNO BLINDATO
Al massimo sei adulti a tavola, è la raccomandazione del governo. Dal 15 dicembre la Francia non è più in lockdown, ma vige il coprifuoco dalle 20 alle 6: verrà fatta un’eccezione per la sera del 24 dicembre in modo che almeno alcuni famigliari possano ritrovarsi e cenare insieme, ma non per il 31.
coronavirus francia – con la mascherina davanti alla torre eiffel
La sera di Capodanno viene considerata una situazione potenzialmente catastrofica e per questo sono aboliti tutti i festeggiamenti. Ristoranti, bar, cinema, teatri e musei restano chiusi. Il Consiglio scientifico, l’organismo che affianca il governo, ha chiesto ai cittadini di restare il più possibile in isolamento in questi giorni in modo da arrivare alle riunioni di Natale con minor rischio di essere contagiosi. «La circolazione del virus sta aumentando e la situazione è preoccupante», ripetono le autorità. Aumentano i ricoveri in ospedale (8.600, + 2%). I decessi nelle ultime 24 ore sono stati 264 e i nuovi casi circa 15 mila (tre volte l’obiettivo di 5.000 al giorno fissato settimane fa dal governo).
SPAGNA: OGNI COMUNIDAD HA LE SUE REGOLE
In Spagna, dove l’incidenza dei contagi (circa 200 casi ogni 100 mila abitanti) è in lieve rialzo, soprattutto tra i 15-29enni, ogni comunità adotta per le feste le misure che ritiene adeguate, pur senza poter addolcire le direttive nazionali. Il ministro della Sanità Salvador Illa plaude anzi alla severità con cui Tenerife è stata isolata o Valencia non concede visite di parenti «extraterritoriali» (autorizzate invece in altre regioni).
La comunità di Madrid (perimetrata dal 23 dicembre al 6 gennaio) ha ridotto da 10 a 6 (bambini inclusi), e a due nuclei famigliari al massimo, le persone alla stessa tavola, ma il coprifuoco è spostato da mezzanotte all’1 e 30 il 24 e 31 dicembre. La Catalogna autorizza fino a 10 commensali nei giorni festivi e limita la mobilità dal 21 dicembre all’11 gennaio, salvo per ricongiungimenti famigliari e per chi raggiunge la seconda casa o un hotel. Bar e ristoranti, ritenuti meno pericolosi delle riunioni di famiglia, aprono in base a frange orarie e fino all’1 nelle notti della Vigilia e di Capodanno.
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SLOVENIA: IL GOVERNO VA IN CRISI SULLA NUOVA STRETTA
A Lubiana si è dimesso ieri il ministro della Salute Tomaz Gantar, dopo che il suo partito (quello dei Pensionati) aveva tolto l’appoggio al governo di Janez Jansa. Prima di lasciare l’incarico (che il conservatore Jansa ha assunto ad interim) aveva espresso «preoccupazione» sul rilassamento delle restrizioni disposto la settimana scorsa: e chiesto che dal 23 dicembre si tornasse a più rigore, con le regole dei precedenti lockdown: no spostamenti fuori dal Comune, coprifuoco alle 21, assembramenti vietati. Le sole eccezioni previste alla nuova stretta — che Jansa sembra orientato a confermare — sarebbero il 24 e 25 dicembre, e il 31 e il 1° gennaio: in quei giorni sospese le restrizioni di movimento e il coprifuoco. Visite a casa: massimo sei ospiti per famiglia e di non più di due nuclei famigliari. Ma il conto esclude i bambini: facile, così, arrivare a una tavolata vera e propria. Le scuole resterebbero chiuse fino al 10, così da avviare test di massa sui ragazzi a partire dal 4 gennaio.