Estratto dell’articolo di Anna Zafesova per “la Stampa”
Arrestare un giornalista occidentale e accusarlo di spionaggio: fatto. Le "red lines", le linee rosse della convivenza internazionale vengono infrante da Mosca ormai ogni giorno. Basta guardare le notizie delle ultime settimane: per la prima volta l'aviazione russa ha attaccato un drone americano, nello spazio aereo neutrale; per la prima volta in decenni, Mosca ha smesso di condividere con Washington le informazioni sul suo arsenale nucleare che i due Paesi avversari erano impegnati a scambiarsi dai trattati firmati; per la prima volta, Vladimir Putin ha annunciato la collocazione delle armi atomiche russe nel territorio di un altro Paese.
evan gershkovich in arresto a mosca 1
Ai precedenti inauditi […] si aggiunge ora l'arresto di Evan Gershkovich, il giornalista del Wall Street Journal […] accusato di spionaggio. […] probabilmente è stato scelto come "ostaggio" da scambiare con gli Usa contro uno dei numerosi agenti russi. Quasi tutti i commentatori moscoviti sono convinti che il primo arresto di un giornalista occidentale in Russia in quasi 40 anni, sia finalizzato a uno scambio, e che proprio per questo il controspionaggio russo ha scelto una vittima che avrebbe fatto scalpore.
ekaterinburg dove e stato arrestato evan gershkovich
[…] è di pochi mesi fa l'arresto in Russia, con l'accusa di traffico di stupefacenti, della campionessa di basket americana Brittney Griner, condannata a 9 anni e scambiata poi con il mercante di armi russo Viktor Bout, detenuto in America. La lista di agenti, infiltrati e criminali russi arrestati all'estero continua a crescere […] Quello che cambia, nel caso Gershkovich, sono due nuove "red lines": […] l'inviato del Wall Street Journal appare molto improbabile come spia, e i giornalisti stranieri che scontentavano il Cremlino di norma venivano espulsi, ma non arrestati […] La presa di ostaggi, è un altro gradino verso quella che l'esperto di crimine organizzato russo Mark Galeotti chiama la "thugocracy", la "delinquentocrazia".
Perfino l'Unione Sovietica della Guerra Fredda rispettava almeno formalmente le regole della diplomazia […] L'arresto di Gershkovich conferma che non ci saranno più privilegi, immunità e regole, nemmeno per gli inviati di un giornale americano vicino a quei repubblicani sui quali il Cremlino ha contato finora. Gli occidentali possono diventare ostaggi e pedine spendibili dal regime quanto i russi. […] Putin ha firmato il decreto per l'arruolamento di 147 mila soldati di leva, nella chiamata alle armi semestrale. Sono 17 mila in più di quella precedente […]