Paolo Bracalini per “Il Giornale”
1 - LA SICUREZZA NON FA ACQUA
Finora la sicurezza a Expo sembra funzionare. All’ingresso si passa sotto il metal detector come in aeroporto, con la differenza che l’acqua non viene sequestrata. Possono chiederti però di berne un goccio per avere la prova che non sia un esplosivo, com’è successo ad una signora alquanto meravigliata dalla richiesta. Ai tornelli e anche ai varchi per le merci, a collaborare nei controlli sono cento detenuti selezionati dal Dap (ministero della Giustizia). E col loro occhio esperto a vigilare, provare a fare i furbi è durissima.
2 - SALA, ZERO TITULI
Quanti ingressi oggi? “Non è un’informazione che possiamo dare”. Quante scuole? “Non è un’informazione che possiamo dare”. Quanti quintali di avanzi vengono buttati ogni giorno? “Non è un’informazione che possiamo dare”. La linea del commissario Giuseppe Sala è di non dare numeri su Expo. E se si danno, come sui biglietti staccati nei primo week end, si gonfiano il più possibile. Non c’è dubbio, è già pronto per la politica.
3 - FIAT OBAMA
Dopo il video di Barack Obama che dice “ciao” a chi entra nel Padiglione degli Stati Uniti, sulla parete scorrono le frasi di alcuni americani illustri: ovviamente lo stesso presidente Usa, poi il segretario di Stato John Kerry, quindi l’amministratore delegato di Microsoft Satya Nadella e il global executive director di General Electric Deb Frodl. E poi ecco Sergio Marchionne, supercapo di Fiat Chrysler Automobiles (“Nessuno ha la bacchetta magica, ma ognuno può e deve fare la sua parte”), uno degli sponsor del padiglione Usa, nuova patria elettiva della Fiat dell’era Marchionne. Chissà come sarà contento Landini.
4 - COLDIRETTI A LUCI ROSSE
Molto fotografata nello spazio Coldiretti, specie dai visitatori under 18, la raccolta dei prodotti “più volgari” della gastronomia nazionale. Dal Cacchione di Nettuno (un vino) alle Fregne fritte abruzzesi, dalla Passerina frusinate (altro vino) al Pompinello sardo (liquore ricavato dalla pompia, un agrume che cresce solo sull’isola) alle Ossa dei morti (biscotti toscani), e poi tra i salumi il Pezzente della Basilicata, il Bastardo toscano, i Coglioni di mulo abruzzesi e il Teteun valdostano (la mammella bovina salmistrata). Rocco Siffredi prossimo testimonial Coldiretti?