ALLA FACCIA DELLA TRUFFA! – UNA BANDA SELEZIONAVA ATTORI DA MANDARE NELLE BANCHE E NEGLI UFFICI POSTALI A INCASSARE VAGLIA E RIMBORSI IRPEF SOSTITUENDOLI AI VERI INTESTATARI – SEI PERSONE SONO FINITE IN CARCERE E CINQUE AI DOMICILIARI: FACEVANO DEI CASTING E PAGAVANO ALCUNE CENTINAIA DI EURO A OPERAZIONE. IN POCHI MESI HANNO FREGATO AI DESTINATARI REALI ALMENO…

-

Condividi questo articolo


Alessia Marani per “il Messaggero”

la truffa dei rimborsi irpef la truffa dei rimborsi irpef

 

Per selezionare gli attori da mandare nelle banche e negli uffici postali a incassare vaglia, assegni e persino rimborsi Irpef al portatore, sostituendosi ai veri intestatari, la banda metteva in piedi degli autentici casting. Sceglieva uomo o donna, giovane o meno, calvo o capellone, grassottello o magro, perché somigliasse il più possibile alla foto sul documento di identità falsificato e da presentare agli sportelli.

 

la truffa dei rimborsi irpef 3 la truffa dei rimborsi irpef 3

Nulla veniva lasciato al caso dall'organizzazione composta da 14 individui tra romani e campani (sei in carcere, cinque agli arresti domiciliari e tre con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria), smantellata dai carabinieri della Compagnia Casilina sotto la direzione del Gruppo reati gravi contro il patrimonio, coordinato dal procuratore aggiunto Lucia Lotti, e capace, nel giro di pochi mesi, di intercettare crediti altrui per centinaia di migliaia di euro. Almeno 500mila quelli portati all'incasso durante l'indagine.

 

la truffa dei rimborsi irpef 2 la truffa dei rimborsi irpef 2

Non solo a Roma e nel Napoletano ma anche in Sicilia e in Sardegna. I romani erano il braccio operativo, i campani la mente, ma tutti ugualmente abilissimi a escogitare stratagemmi per impossessarsi di soldi altrui. Uno di loro, Giovanni Scognamiglio, quarantenne di origine vesuviana ma residente a Fiumicino, percepiva anche il reddito di cittadinanza per cui i carabinieri del maggiore Nunzio Carbone hanno attivato la procedura amministrativa di sospensione e revoca.

 

DOLLARI TAROCCATI

la truffa dei rimborsi irpef 1 la truffa dei rimborsi irpef 1

La banda si avvaleva dei più alti profili ed era pronta a mettere su piazza anche montagne di dollari falsi, un «prato verde» come era stato definito durante le intercettazioni. I membri della gang sono ritenuti responsabili a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla truffa in danno dello Stato, ricettazione, possesso e fabbricazione di documenti falsi («i santini», come li chiamavano al telefono parlando tra loro) e sostituzione di persona.

 

irpef irpef

L'inchiesta era partita nel momento in cui un uomo aveva tentato di incassare all'ufficio postale del Quadraro un vaglia che si è scoperto essere clonato. I carabinieri della locale stazione hanno, dunque, cominciato a indagare risalendo a ritroso all'intera rete. Per Biagio Sorrentino, 47enne di Marano di Napoli, Vincenzo Criscuolo, 44 anni, di Casoria, Marco Marchi, romano di 56 anni, Antonio Pacella, romano, di 44 anni, Stefano Giulianelli, il pelato, romano di 54 anni, e Ciro Agrillo, napoletano di 48 anni, il gip Alessandro Arturi ha disposto la custodia in carcere.

 

la truffa dei rimborsi irpef 4 la truffa dei rimborsi irpef 4 Irpef Irap Inps Irpef Irap Inps

Giuseppe De Santis, detto Maradona, residente a Cinecittà, Walter Fabbri, 42enn di Fiumicino, Giampiero Cannas, sardo di 60 anni, Adelfio De Luca, siciliano di 46 anni e Paolino Caccavale, napoletano di 37 anni, sono finiti ai domiciliari. Scognamiglio, Giovanni Galeota, napoletano di 30 anni, e Salvatore Febbraio, napoletano di 26 anni, sono invece sottoposti all'obbligo di firma. I rimborsi Irpef intercettati erano quelli emessi dallo Stato in maniera cartacea e non tramite accredito su conto o stipendio. Per i cavallini usati per il recupero agli sportelli erano previste ricompense per alcune centinaia di euro.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...

DAGOREPORT - VIVA IL POPOLO, A MORTE I CONTI! IL GOVERNO DUCIONI, NEL SUO CONTINUO TENTATIVO DI STRAVOLGERE L’ASSETTO COSTITUZIONALE, HA PUNTATO ORA LA CORTE DEI CONTI, OVVERO I MAGISTRATI CHE HANNO COME COMPITO PRIMARIO IL CONTROLLO DEI CONTI DEL PAESE – C’È GRANDISSIMA PREOCCUPAZIONE TRA I MAGISTRATI DELLA CORTE PER LA RIFORMA CHE PASSA CON IL NOME DI DDL FOTI, CHE SVUOTA LE FUNZIONI DELLA CORTE - LA DUCETTA NON SI FERMA. E INIZIA UN ALTRO ATTACCO ALLA MAGISTRATURA. CHE COSA FARÀ IL PRESIDENTE MATTARELLA?

DAGOREPORT - LA SCONFITTA IN LIGURIA CONTE PUÒ TATUARSELA SULLA COSCIENZA. UN GIOCO AL MASSACRO, QUELLO DEL M5S, CHE SI TRASFORMA IN FARSA, VISTO CHE ITALIA VIVA, ESCLUSA CON IGNOMINIA DALL’ALLEANZA ELETTORALE IN LIGURIA, SARÀ PRESENTE A SUPPORTO DEL CAMPOLARGO SIA IN UMBRIA CHE IN EMILIA ROMAGNA – LA FORZA CHE MANCHERA’ SEMPRE ALLA SINISTRA SI CHIAMA “FATTORE BERLUSCONI”. OVVERO: PUR NELLA TOTALE DIVERSITÀ DI IDEE, NEL MOMENTO DECISIVO FORZA ITALIA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SI UNISCONO PER INCASSARE LA CUCCAGNA DEL POTERE - LA SOLITA PARACULAGGINE CON CUI GIORGIA MELONI HA PROVATO A GIUSTIFICARE LA PERDITA DI QUASI 100MILA VOTI RISPETTO ALLE EUROPEE - LA LEZIONE PIÙ EVIDENTE DEL VOTO LIGURE È CHE IL PD, CHE ELLY VUOLE FAR TORNARE UN PARTITO DI SINISTRA, SENZA UN SOLIDO ALLEATO DI CENTRO VA A SBATTERE - SE IL GOVERNO DUCIONI PORTA A CASA IL 3 A 0...