Carlo Macri per il Corriere della Sera
Nelle loro intenzioni doveva essere solo un gioco che invece si è trasformato in tragedia. «Facciamo un selfie, mentre arriva il treno. Ci state?». Tre ragazzini, tutti minorenni, nel tardo pomeriggio di ieri hanno sfidato la morte sui binari della linea Taranto-Reggio Calabria. Teatro della tragedia il ponte di Soverato non lontano dall' area sulla quale un tempo sorgeva il campeggio «Le Giare», dove nel settembre del 2000, a causa di un alluvione, morirono 13 persone.
Uno dei ragazzi, Leonardo Celia, 13 anni, residente a Petrizzi nel Catanzarese, è morto, travolto dal treno in corsa. I suoi due amici se la sono cavata solo con tanto spavento.
I tre ieri pomeriggio sono arrivati a Soverato, che dista qualche decina di chilometri da Petrizzi, e si sono diretti nei pressi del ponte. Era quasi buio e la zona è poco illuminata.
Potrebbe essere andata così.
Uno di loro ha fatto agli altri una proposta: «Vediamo quanto siete coraggiosi. Facciamo un selfie mentre arriva il treno». Proposta accettata. I tre ragazzi si sono messi in mezzo alle rotaie in attesa del treno.
Pochi minuti dopo le luci del convoglio 6683235, proveniente da Crotone e diretto a Reggio Calabria, erano ben visibili. I tre hanno quindi iniziato a mettersi in posa, mentre il treno si avvicinava a velocità sostenuta, in un tratto rettilineo, senza barriere di protezione.
Uno scatto, due, forse tre, mentre il treno si avvicinava sempre più velocemente. «Vediamo chi resta il più possibile sui binari» avrebbe detto uno di loro. Il macchinista sotto choc ha riferito alla polizia ferroviaria che ha notato da lontano tre sagome in mezzo ai binari e poi due di loro darsi alla fuga.
A quanto pare Leonardo Celia si sarebbe attardato qualche secondo in più degli amici e non è riuscito a mettersi in salvo, forse colto dalla paura o forse perché sarebbe caduto nel tentativo di allontanarsi.
Il tredicenne è stato investito in pieno dal convoglio e scaraventato a decine di metri dal luogo dell' incidente. I suoi due amici hanno fatto perdere le tracce, sotto choc e in preda alla paura. Solo dopo diverse ore sono stati rintracciati dalle forze dell' ordine. Non sono feriti, ma comunque sono stati portati all' ospedale di Soverato per accertamenti.
SOCCORSI CALABRIA TRENO TRAGEDIA
Alla polizia ferroviaria che li ha sentiti, alla presenza del sostituto procuratore di Catanzaro Nicola Assumma, hanno raccontato la storia del selfie e che alla vista del treno sono scappati. Hanno anche riferito di aver gridato al loro amico di fuggire anche lui perché stava arrivando il treno, poi però si sono allontanati nel buio senza capire che cosa fosse realmente accaduto. Hanno realizzato che qualcosa di grave era successo soltanto dopo qualche ora, ritornando indietro.
Le luci dei mezzi delle forze dell' ordine li hanno spaventati ancora di più, hanno raccontato. I tre erano partiti da Petrizzi nel primo pomeriggio ed era loro intenzione dirigersi a Catanzaro. Poi l' idea di andare verso quel ponte e fare un selfie.