I FARAGLIONI VE LI GUARDATE CON IL BINOCOLO – CAPRI PRENDE LE MISURE PER SALVAGUARDARE LA BAIA ED EVITARE L’ASSALTO DI BARCHE CHE PARCHEGGIANO NELL’AREA DEI FARAGLIONI: DALLE PROSSIME SETTIMANE IL COMUNE IMPEDIRÀ GLI ATTRACCHI IN TUTTA LA BAIA DI MARINA PICCOLA CHE DAI DUE CELEBRI SCOGLI ARRIVA FINO A PUNTA DI MULO (E TANTI SALUTI ALLE SMANIE DEI SELFIE-CENTI)...

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Claudia Catuogno per "www.corriere.it"

 

capri selfie faraglioni capri selfie faraglioni

Addio al parking del mare, arriva un’area protetta salva-Capri. È l’idea della giunta capeggiata dal sindaco Marino Lembo che, in attesa dell’istituzione ufficiale del parco marino, ha messo in campo un piano per tutelare e salvaguardare la baia di Marina Piccola, che dai Faraglioni, passando per Torre Saracena e lo Scoglio delle Sirene, arriva fino a Punta di Mulo.

 

Il progetto di utilizzo e fruizione delle aree demaniali marittime del Comune di Capri è stato approvato in giunta su proposta dell’assessore all’Istituzione dell’Area marina protetta, Paola Mazzina. Si tratta di uno studio che parte dal lontano — dal novembre 2020 — e che rappresenta un passo propedeutico alla realizzazione dell’istituenda Amp dell’Isola azzurra, annunciata e promessa dall’ex ministro Sergio Costa proprio dalla piazzetta di Capri.

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A firmare il documento l’esperta ambientale nella gestione e recupero del territorio marino-terrestre, Floriana Di Stefano che, su richiesta dell’amministrazione comunale, ha lavorato ad un progetto utile a fronteggiare e tamponare l’emergenza e il sovraffollamento attorno alle coste isolane, con centinaia di imbarcazioni e natanti che, secondo l’amministrazione, «rappresentano un concreto pericolo ambientale», minando la sicurezza e l’incolumità per la balneazione.

 

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Una sorta di percorso parallelo, dunque, in attesa dell’istituzione del parco marino, un «piano B» che entrerà in funzione nelle prossime settimane e servirà a mettere in sicurezza costa e mare, garantire una balneazione sicura e segnalare ai diportisti ospiti, con boe visive galleggianti, limiti e passaggi. E soprattutto ad evitare l’invasione incondizionata di barche da diporto che, ogni weekend, compiono l’assalto alle coste capresi. 

 

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Il piano, infatti, prevede diversi settori di intervento: dalla perimetrazione delle zone interessate da fenomeni di caduta massi, come Lo Capo e Cala Ventrosa, alla scelta della posizione dei corridoi di lancio-accesso, come previsto dal piano boe comunale del 2008, utili a muoversi all’interno degli specchi d’acqua verso gli stabilimenti e le aree in concessione. E poi ancora l’individuazione dell’esatta collocazione per l’installazione di una barriera di balneazione che dal Faraglione di terra arrivi fino a Punta Mulo, tenendo fuori yacht, motoscafi e gozzi ed evitando che gettino l’ancora a poca distanza dalla costa, mettendo in pericolo i bagnanti.

 

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«L’istituzione dell’Area marina protetta nell’isola di Capri — promette Paola Mazzina — è la mission principale del mio assessorato su cui ho puntato sin da quando ha preso avvio questa consiliatura. Con i nostri cittadini ho assunto l’impegno di mettere in campo tutte le azioni necessarie per preservare il nostro habitat naturale del mare e delle coste, bene comune che va tutelato con convinzione a garanzia anche e soprattutto delle future generazioni».

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