Estratto dell'articolo di Filippo Fiorini per www.lastampa.it
alberi abbattuti nel parco del conero per riprese del film il maestro
Un bosco abbattuto per costruire un campo da tennis, polemica sul nuovo film di Favino
L'abbattimento di 23 lecci per girare la scena di un film ha scatenato un piccolo putiferio sulla riviera del Conero e di qui fino ad Ancona, […]
Alla radice di una polemica […] c'è il fatto che nel suddetto parco, anche per spostare una foglia, si debba seguire le procedure: è chiaro, è un'area protetta. Poi, c'è l'aspetto non trascurabile che il film in questione non sia una pellicola minore, ma la prossima attesa produzione con Pierfrancesco Favino nel ruolo di protagonista. Si intitolerà "Il Maestro".
Lo sfondo della vicenda è il tennis, in cui l'attore fa il personaggio di un istruttore. Con la scenografia di un campo da tennis, infatti, è stata sostituita un'area attrezzata vista mare nella zona delle Terrazze a Portonovo, che prima comprendeva dei giochi per bambini e i 23 alberi oggetto del dibattito. Il vicepresidente dell'assemblea legislativa delle Marche, Maurizio Mangialardi (ex capogruppo Pd in questa stessa aula), ha sollevato la questione pubblicamente, e ora riceve commenti di sostegno sulla sua pagina Facebook che parlano di
pierfrancesco favino foto di bacco (1)
«scempio» e «vergogna».
Nel giorno, ieri, […] i partiti in consiglio comunale ad Ancona hanno chiesto la convocazione di una commissione ad hoc per fare chiarezza sul caso. […] Il sindaco di Ancona, Daniele Silvetti (Forza Italia), pensa però che la polemica sia pretestuale […]
Poi, difende il profilo dei dirigenti del Conero: «Il direttore è una persona scrupolosa che non definirei proprio di manica larga. Intanto non parliamo di un'area boschiva, ma di un'area attrezzata che si era degradata. Per permettere alla produzione di installare la scenografia, hanno chiesto in cambio delle compensazioni: piantumazione doppia rispetto agli alberi abbattuti, ripristino dei giochi dei bambini, ricostruzione delle staccionate e dei muri a secco. Tra l'altro, il privato può disporre di risorse che il parco probabilmente non ha».
Dallo stesso ente, che risponde alla regione governata dal centrodestra, confermano di aver agito nell'interesse pubblico, perché la zona era «in condizione di degrado e necessitava di un intervento».
Luigi Conte, presidente del Parco del Conero, garantisce infatti che «dopo la fine delle riprese e il ripristino dell’area nel rispetto delle prescrizioni indicate, l’habitat sarà sicuramente migliorato: lecci secchi che non facevano ombra, verranno sostituiti da alberi che invece garantiranno fresco e umidità, tutelando la biodiversità. Inoltre, la produzione del film che sarà visto da moltissimi potenziali turisti, sarà un’occasione di visibilità per l’intero territorio e un’occasione per migliorare l’area a vantaggio della natura e non certo a danno di essa». […]