Estratto dell’articolo di Pierfrancesco Carcassi per www.corriere.it
I cantanti Fedez e Sfera Ebbasta saranno ascoltati venerdì prossimo, 24 febbraio, come testimoni nel processo bis per la strage di Corinaldo, il paese marchigiano dove nella notte tra il 7 e l'8 dicembre 2018 morirono schiacciati dalla folla che usciva dal locale «Lanterna Azzurra Clubbing» 5 adolescenti e una giovane mamma. Circa 200 persone rimasero ferite.
È quanto è emerso al termine dell'udienza del 17 febbraio, su richiesta della procura di Ancona. I due artisti erano già stati sentiti dai carabinieri. Gli avvocati delle parti civili hanno fatto presente che vogliono che i due rapper siano ascoltati in aula e che si opporranno all'eventuale acquisizione delle loro testimonianze.
La testimonianza di Fedez
La notte della strage nel locale era in programma il concerto di Sfera Ebbasta e proprio su quell'esibizione - mai avvenuta, perché interrotta dalla tragedia - sarà sentito il rapper. Fedez, invece, si era esibito nello stesso luogo il 27 febbraio 2016 e in un'intervista rilasciata al Fatto Quotidiano dopo la strage disse, riferendosi a Sfera Ebbasta, che «non può più andare in un posto del genere», pur scagionandolo da ogni responsabilità per il fatto che quella notte era atteso a Corinaldo da circa 1.500 persone, la maggior parte adolescenti, molti di più della capienza massima del locale.
sfera ebbasta con ugo di puorto, uno dei ragazzi della banda dello spray di corinaldo 2
«In sala potevano essere presenti al massimo 255 persone», ha detto davanti al giudice monocratico Francesca Pizii, Costanza Di Perna, consulente della procura, che nella sua perizia ha evidenziato una difformità di valori della portata dell'aria all'interno del locale rispetto a quanto certificato dai gestori della discoteca.
[…] Il processo bis riguarda proprio il rispetto delle norme di sicurezza all'interno del «Lanterna Azzurra Clubbing» e il corretto rilascio delle autorizzazioni di pubblico spettacolo. I sei componenti della commissione comunale di vigilanza, tra i quali l'allora sindaco di Corinaldo, Matteo Principi, due consulenti e uno dei soci della società Magic, che aveva in gestione il locale, sono accusati a vario titolo di cooperazione in omicidio colposo plurimo, lesioni, disastro colposo, falso ideologico e apertura abusiva di un locale.
Si è invece concluso lo scorso dicembre il primo filone processuale, quello che riguardava la cosiddetta «banda dello spray». La Corte di Cassazione ha confermato le condanne per i sei giovani originari di Modena accusati di aver fatto parte della gruppo che nella notte tra il 7 e l’8 dicembre del 2018 e è entrato nel club della cittadina marchigiana per rubare collanine d’oro, servendosi dello spray al peperoncino per creare confusione e poi approfittarne.
[…] In sintesi sono definitive le condanne a 12 anni 6 mesi e 20 giorni per Ugo Di Puorto, a 12 anni 4 mesi e 20 giorni per Raffaele Morrone, a 11 anni e 10 mesi per Andrea Cavallari, a 11 anni e 6 mesi per Moez Akari, a 11 anni e 3 mesi per Haddada Souhaib, e a 10 anni e 9 mesi per Badr Amouiyah.
discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo (Ancona) discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo
discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo L’ingresso della discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo (Ancona)
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