Francesca Barbieri per www.ilsole24ore.com
Il fenomeno lo registra Eurostat: sono oltre 3,8 milioni i posti di lavoro vacanti in Europa, quelle ricerche di personale che alla data di riferimento (l'ultimo giorno del trimestre) sono già iniziate e non ancora concluse.
Si tratta di posti di lavoro retribuiti che siano nuovi o già esistenti, liberi o in procinto di diventarlo, per i quali il datore di lavoro sta cercando attivamente un candidato adatto al di fuori dell'impresa interessata ed è disposto a fare sforzi supplementari per trovarlo. Il trend è in forte crescita (+27%) se si pensa che a inizio 2016 i posti vacanti erano circa 3 milioni.
Il record dei posti vacanti si registra in Germania, dove risultavano 1,2 milioni di ricerche di personale avviate e non ancora concluse nel terzo trimestre del 2018 . A seguire la Gran Bretagna (851mila), poi Repubblica Ceca (271mila) , Olanda (256mila), Polonia (156mila) e Belgio (149mila). Ma un buon numero di “introvabili” si registrano anche in Spagna (quasi 125mila) , Ungheria (87mila) e Svezia (103mila) e Austria (126mila).
A segnalare il picco di carenza di figure professionali è anche il colosso globale del recruiting Manpower che ogni anno dal 2006 svolge un’indagine sul talent shortage a livello globale. Nel 2018 è stato raggiunto l’apice, con il 45% delle imprese che “denunciano” la difficoltà a trovare i profili con le competenze adeguate.
Ma quali sono le competenze più richieste nel mondo? Mentre l’intelligenza artificiale - si legge nel report di Manpower - sta aumentando rapidamente ciò che può essere automatizzato, la tecnologia sta tratteggiando una nuova fisionomia, anziché sostituire, i ruoli richiesti. Gli operai specializzati - come elettricisti, saldatori, meccanici -, i rappresentanti di vendita, gli ingegneri, gli autisti e i tecnici, sono state tra le prime 5 professionalità più difficili da trovare negli ultimi 10 anni. Un datore di lavoro su 4 dice che trovare operai specializzati nel 2018 è stato più difficilerispetto all’anno precedente.