1.CARA YLENIA, SMETTILA DI DIFENDERE IL TUO RAGAZZO
Selvaggia Lucarelli su Facebook
Cara Ylenia , difendendo il tuo fidanzato stai buttando nel cesso la grande possibilità che il caso ti ha concesso e che ha negato a tante ragazze vittime come te della violenza di animali che non voglio chiamare uomini: quella di continuare a vivere. E non solo. Hai la possibilità di essere un esempio, di trasmettere forza e di insegnare qualcosa a chi subisce in silenzio, a chi chiama amore la violenza fisica e psicologica, a chi crede che quel senso del possesso cieco e furioso sia la dimostrazione di un affetto, anziché di una turba psichica o di un'attitudine criminale.
Leggo che secondo i bollettini medici stai meglio. No, non stai meglio. Finché continuerai a spalleggiare il tuo aguzzino e a parlare d'amore, sei ancora grave, gravissima. Riprenditi ragazza. La tua salute e la tua vita. Ne hai molto bisogno.
p.s.
E alla mamma che non perde occasione per rilasciare interviste davanti all'ospedale, con la figlia in queste condizioni, io consiglierei di cercare meno i microfoni e più dei bravi psicologi. C'è molto lavoro da fare, se vuole proteggere questa ragazza dal fidanzato sbagliato e soprattutto, ma davvero SOPRATTUTTO, da se stessa.
2.VIDEO - MESSINA, YLENIA INSISTE: «NON È STATO ALESSIO A DARMI FUOCO»
- MESSINA, LE IMMAGINI DI UNA TELECAMERA INCASTRANO L'EX FIDANZATO DI YLENIA CHE RESTA IN CARCERE
Alessandra Ziniti per ''la Repubblica - Palermo''
"Alessio quella notte dormiva", dice il suo avvocato Salvatore Silvestro lasciando il carcere di Gazzi dopo l'udienza di convalida davanti al gip. Ma a carico di Alessio Mantineo, il 24enne in carcere da domenica sera con l'accusa di avere dato fuoco alla sua ex fidanzata Ylenia Bonavera, ci sono nuove prove.
Ad un'informativa depositata in Procura dalla squadra mobile sono state state allegate anche le immagini di alcune telecamere di un vicino impianto di carburante che fornirebbero un riscontro decisivo alla ricostruzione degli inquirenti, secondo cui, quella notte tra sabato e domenica, dopo essersi incontrati in discoteca e dopo una lunga e accesa discussione con la ragazza, Mantineo si sarebbe procurato della benzina, ripresentandosi alla porta di Ylenia e rovesciando addosso alla ragazza il liquido infiammabile subito prima di accendere il fuoco con un accendino.
La telecamera riprendere Mantineo mentre riempie di benzina una bottiglia di plastica nel cuore della notte, alle 4.25, pochi minuti prima di quando la ragazza, con gli abiti in fiamme, suona alla porta della vicina di casa che chiama il 118. E c'è anche la testimonianza dell'impiegato di turno quella notte al bar dell'impianto di Contesse che ricorda bene quel giovane che, dopo aver acquistato un pacchetto di sigarette, chiede una bottiglia di plastica e fa un euro di benzina.
YLENIA BONAVERA CON ALESSIO MANTINEO
Una "coincidenza" davvero difficile da giustificare per il giovane nei cui confronti il gip Eugenio Fiorentino ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare ritenendo gravi gli indizi di colpevolezza nei suoi confronti. Una "coincidenza" che l'avvocato Salvatore Silvestro giustifica con la necessità del suo assistito di rifornire il suo motorino.
E anche i familiari, fuori dal carcere di Gazzi, difendono a spada tratta Alessio: "' innocentissimo, mio figlio non ha mai fatto male a una mosca - ha detto il padre Natale mantineo -. Non ha mai rubato. Qualche contravvenzione, ma le abbiamo tutti. Quella notte ha dormito prima da mia nipote e poi da mia figlia. Era una relazione burrascosa, ma sempre da parte di lei. Mio figlio tornava a casa pieno di lividi. Lei lo ricattava"
Insieme ai riscontri della Scientifica nell'appartamento della ragazza e alle testimonianze di vicini e della madre, le immagini recuperate dagli investigatori della squadra mobile forniscono un quadro probatorio che è stato ritenuto solido nonostante l'accorata difesa della ragazza che, sin da subito, ha negato che a darle fuoco fosse stato Alessio Mantineo. "Un goffo tentativo di scagionare il proprio ex fidanzato", lo ha definito il gip nell'ordinanza di custodia cautelare.
YLENIA BONAVERA CON ALESSIO MANTINEO
Forte delle parole di Ylenia Bonavera che, da subito, dal letto del reparto di chirurgia plastica in cui è ancora ricevoverato, lo ha sempre difeso sostenendo che non era stato lui a tirarle addosso il liquido e a darle fuoco ma un ragazzo che prima ha descritto con i capelli a spazzola, poi con i capelli lunghi e infine con un cappuccio, Alessio Mantineo stamattina davanti al giudice si era dichiarato innocente. "Voglio bene a Ylenia, non sono stato io e non le avrei mai fatto una cosa del genere. Quella sera ero a casa a dormire", si è difeso il giovane davanti al giudice senza conoscere le prove a suo carico.
"L'indagato ha ancora una volta contestato la sua responsabilità, continuando a manifestare la sua innocenza con estrema veemenza - aveva detto l'avvocato Salvatore Silvestro lasciando il carcere gazzi -. Il ragazzo è molto provato, e ha detto che non avrebbe mai fatto nulla di male alla ragazza. Non c'è al momento nessun riscontro oggettivo - ha concluso Silvestro -, né immagini di telecamere o altri indizi, che possano dimostrare la sua presenza in casa quella notte".
Ma i nuovi elementi a riscontro depositati oggi dalla Procura al termine di un certosino lavoro di ricerca degli investigatori della Mobile diretta da Franco Oliveri hanno fornito al gip un indizio estremamente rilevante sulla sua responsabilità.