Gaia Scorza Barcellona per www.repubblica.it
Ben 14mila metri quadrati di barriera corallina distrutta al passaggio dello yacht. Sotto accusa l'MV Tatoosh del miliardario cofondatore di Microsoft, Paul Allen, che alle Isole Cayman avrebbe provocato danni irreversibili all'80% dei coralli della West Bay, risorsa primaria per l'ecosistema marino dell'arcipelago.
A provocare il danneggiamento sarebbe stata l'ancora, secondo quanto riferito dalla Vulcan, società di investimenti che fa capo all'ex socio di Bill Gates (non più alla direzione di Microsoft ormai da 16 anni). ''Siamo stati avvertiti che l'ancora aveva urtato contro i coralli - si legge nel comunicato diffuso dai media Usa - e, non appena ricevuta l'allerta, l'equipaggio ha eseguito le manovre necessarie per garantire la sicurezza del reef''.
paul allen e la ricerca sul cervello
Un incidente particolarmente increscioso per il miliardario che negli ultimi anni si è prodigato con la sua fondazione per sostenere la conservazione dell'ambiente e la lotta alla pesca incontrollata. Anche se il suo patrimonio, valutato da Forbes intorno ai 17,4 miliardi di dollari, basterà certo a garantire il pagamento della multa che potrebbe arrivare fino a 600mila dollari.
Un'ammenda sicuramente meno importante di quella pagata dal fondatore di Napster, Sean Parker, che nel 2013 dovette rimediare con 2,5 milioni di dollari ai danni provocati a un bosco di sequoie in California, scelto come location da fiaba per un matrimonio costato 10 milioni di dollari, con un'ambientazione costruita ad hoc in stile Signore degli Anelli.
Non è la prima volta che le meraviglie naturali delle Cayman subiscono presenze ''ingombranti''. Nel 2014 il porto di George Town era stato rovinato da una nave da crociera della Carnival Cruise, poi costretta a pagare per i danni, e un ampio tratto della barriera corallina aveva subito il passaggio di una nave della Pullmantur. Il costo più alto resta quello pagato dalle isole delle Antille, dove le autorità deputate alla conservazione dell'ambiente promettono di adottare nuove restrizioni per evitare che accada ancora.