FILM ON LINE! - “SONO PAZZI BUTTERANNO VIA UN SACCO DI SOLDI” – GIOVANNI VERONESI LANCIA LA PROPOSTA PER FAR VEDERE SUBITO AL PUBBLICO I FILM CHE DOVEVANO USCIRE AL CINEMA, MA SONO STATI BLOCCATI DALLA CHIUSURA DEI CINEMA: “LA GENTE STA A CASA E LE SPENDEREBBE VOLENTIERI 10 EURO PER VEDERE UN FILM CHE NON È USCITO. LO VEDE TUTTA LA FAMIGLIA, È PURE CONVENIENTE MA ALMENO QUESTI FILM HANNO UNA VITA” – TRA I TITOLI C’È ANCHE IL FILM DI VERDONE CHE… - VIDEO

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Gloria Satta per “il Messaggero”

 

GIOVANNI VERONESI GIOVANNI VERONESI

Chiuso in casa, come milioni di italiani, Giovanni Veronesi sta seguendo con trepidazione in tv, sui giornali e sul web gli sviluppi della pandemia da coronavirus. E, sempre attivo sui social, ha affidato a twitter una proposta che riguarda i film bloccati dall'emergenza sanitaria: «Non si capisce che cosa ci vuole per mettersi d'accordo», ha postato il regista, 57 anni, «la gente sta a casa adesso, quindi le spenderebbe volentieri 10 euro per vedere un film che non è uscito.

 

SI VIVE UNA VOLTA SOLA SI VIVE UNA VOLTA SOLA

Lo vede tutta la famiglia, è pure conveniente ma almeno questi film hanno una vita». Tra i numerosi titoli rimandati a data da destinarsi c'è anche Si vive una volta sola, la nuova commedia di Carlo Verdone sceneggiata da Veronesi con il regista e Pasquale Plastino, protagonisti tre medici e una ferrista interpretati da Verdone stesso, Max Tortora, Rocco Papaleo, Anna Foglietta.

 

NUOVA VITA

giovanni veronesi foto di bacco giovanni veronesi foto di bacco

Cosa l'ha spinta a postare quel tweet? «La speranza che tutti i film sospesi abbiano una nuova vita ora che l'emergenza sanitaria ha interrotto il trend più che positivo degli incassi», risponde Veronesi. «Ma, sia chiaro, in questo momento buio non dimentico che il cinema è solo una goccia nel mare della tragedia collettiva che stiamo vivendo». Sia pure in chiave di commedia, il film di Verdone mette in scena dei medici.

 

carlo verdone si vive una volta sola 8 carlo verdone si vive una volta sola 8

E molti pensano che proprio i medici siano oggi i nostri eroi... «Certo, ma agiscono in condizioni drammatiche. Non hanno le attrezzature sufficienti per salvare le vite, non possono fare tamponi a tappeto perché costano troppo, continuano ad infettarsi in ospedale», ragiona il regista di Manuale d'amore. «M'informo senza sosta sullo sviluppo della pandemia e penso che non ci sia più tempo da perdere».

 

giovanni veronesi giovanni veronesi

Per fare cosa, innanzitutto? «Bisogna allestire ospedali da campo, far rispettare l'isolamento, anticipare le mosse del virus. Possibile, mi domando, che alla luce del contagio in Cina nessuno abbia previsto tutto questo? Le informazioni sono contraddittorie, il malessere cresce, muoiono a migliaia e un'intera generazione rischia di venire spazzata via. Difficile essere ottimisti o inseguire a tutti i costi la leggerezza».

 

In questi giorni ci si domanda se il lavoro di chi fa intrattenimento possa aiutare gli altri. Ha nuovi progetti, il regista? «Ho in programma di girare Moschettieri del re - l'ultima missione, il seguito di Moschettieri del re - la penultima missione, un film andato bene. Sto scrivendo la sceneggiatura ma il progetto è sospeso, come tanti altri. E a settembre dovrei riprendere su Radio2 la trasmissione Non è un paese per giovani».

si vive una volta sola si vive una volta sola

 

I GIOVANI

Il regista crede nelle nuove generazioni. «I giovani hanno lacune culturali ma mantengono l'entusiasmo un po' incosciente di chi non ha una famiglia e non deve preoccuparsi dello stipendio», afferma. «Sognano ancora, per fortuna, e la storia è fatta proprio da chi ha inseguito i propri sogni.

 

Noi vecchi non possiamo che spingerli a buttarsi». E in un momento come questo, conclude, conta la solidarietà: «Dobbiamo aiutare con ogni mezzo chi soffre».

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