FINCHÉ LA GONDOLA VA – HILLARY CLINTON SE LA GODE A VENEZIA DOVE È ARRIVATA A SORPRESA PER VISITARE L’INSTALLAZIONE ARTISTICA IN SUO ONORE, OSPITATA NEGLI SPAZI DELL’EX TEATRO ITALIA A CANNAREGIO: TRA CENE E PRANZI IN RISTORANTI VIP E LOCATION MENO BATTUTE DALLE CELEBRITY, L’EX FIRST LADY SI È CONCESSA UN GIRO IN GONDOLA DOVE HA INTONATO “VOLARE” E “O SOLE MIO” PRIMA DI…

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Giorgia Pradolin per "corrieredelveneto.corriere.it"

 

hillary clinton a venezia 6 hillary clinton a venezia 6

Un giro notturno in gondola al chiaro di luna, intonando qualche nota di “Volare” e “O sole mio” sul Canal Grande. Hillary Clinton ha apprezzato usi e costumi dell’ospitalità veneziana nella sua visita a sorpresa in laguna per visitare l’installazione artistica in suo onore, ospitata negli spazi dell’Ex Teatro Italia a Cannaregio, uno storico edificio cittadino oggi sede del supermercato Despar.

 

L’opera dal titolo «Hillary» è stata realizzata dall’artista Kenneth Goldsmith e curata da Francesco Urbano Ragazzi. L’ex first lady, in soprabito blu con motivi bianchi e gialli, si è recata questa mattina a visitarla, a piedi come i ritmi della città impongono, assieme ad alcuni amici, camminando per la calli veneziane con grande dispiego di forze dell’ordine.

installazione di kenneth goldsmith al teatro italia 2 installazione di kenneth goldsmith al teatro italia 2

 

L’ex candidata alla Casa Bianca è arrivata in Laguna, dopo essere stata a Cernobbio per il meeting sull’economia, e per la sua prima cena ha scelto il «Ristorante da Ivo» a San Marco, a pochi passi dalla Fenice che aveva visitato poche ore prima, lo stesso scelto da George Clooney e da molti altri vip nei loro soggiorni a Venezia.

 

Pranzo e cena a Venezia

Ma non è andata solo nelle zone turistiche, tanto è vero che è stata immortalata anche nel ristorante «Al Covo» in campiello de la Pescaria a Castello, sestiere meno frequentato da celebrity. Lunedì dopo una visita privata a Palazzo Ducale pare si sia fermata a pranzare nello storico hotel Danieli.

 

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Da lì una passeggiata in piazza San Marco, con giro alla Basilica, e, in serata, cena al ristorante dove ha cenato con la sua segretaria e due conoscenti. «Venezia è la città più bella del mondo», ha detto Hillary Clinton al direttore e titolare del locale, Giovanni Fracassi, dopo essersi complimentata per la cena: fiori di zucca per antipasto, tagliolini al tartufo, rombo al forno con melograno per chiudere in dolcezza con zabaglione al tartufo e fragoline all’aceto. Poi si è spostata in cucina a ringraziare personalmente lo chef, Luciano Gambardella, fermandosi a scattare alcune fotografie con il personale del locale.

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Il gesto per l’11 settembre

Dentro e fuori dal ristorante, nel frattempo, c’era una maxi scorta composta da una decina di agenti italiani e americani che non hanno mai perso d’occhio la first lady, storcendo il naso quando il direttore dell’osteria ha chiesto di poter organizzare un giro in gondola notturno per riportare le ospiti all’hotel Bauer in cui alloggiavano. Una proposta che Hillary ha accettato con entusiasmo, salendo con le altre donne a bordo della gondola e intonando il ritornello di canzoni italiane, in particolare «Volare» e «O sole mio» assieme al gondoliere che le accompagnava.

 

installazione di kenneth goldsmith al teatro italia 1 installazione di kenneth goldsmith al teatro italia 1

Una traversata notturna e canterina al chiaro di luna sul Canal Grande. «La first lady non mi ha ringraziato solo per la cena – spiega Fracassi – mi ha espresso gratitudine per il gesto simbolico che faremo l’indomani nei confronti del popolo americano, come ogni 11 settembre, in Canal Grande per ricordare le vittime dell’attentato alle torri gemelle con Vittorio Orio (fautore anche di una traversata in gondola a New York). Attraversiamo in gondola il Canal Grande con le bandiere Usa per non dimenticare, con alzaremi finale».

 

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Lo scandalo «emailgate»

Clinton, alla mostra in suo onore, ha parlato anche dello scandalo emailgate: «È stato ed è ancora uno dei più strani e assurdi eventi nella storia della politica degli Stati Uniti. E ogni volta che lo rivedo ricordo che non c’era niente».

 

Clinton ha sostato e sfogliato alcuni dei volumi che l’artista Kenneth Goldsmith ha messo in mostra al piano superiore dell’edificio, migliaia di email private la cui pubblicazione fu oggetto di una campagna di propaganda contro l’ex segretario di stato americano. «È un modo artistico - ha proseguito – che rappresenta ciò che ho già scritto in un mio libro. Non c’era nulla di sbagliato, nulla di controverso, ma è successo così ed è quello che è accaduto».

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L’installazione, che riproduce anche una sorta di ufficio della casa Bianca, è visitabile fino al 24 novembre all’interno del supermercato Despar Teatro Italia. Sul supermercato locato nell’edificio storico, tra affreschi e stucchi, l’ex candidata alla Casa Bianca ha aggiunto: «Credo che sia il più bel supermercato che io abbia mai visto. Faccio la spesa in centinaia di supermarket ma non ho mai visto nulla del genere».

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