SUL FINE VITA ANCORA UNA VOLTA SONO I GIUDICI A FORNIRE RISPOSTE: LA CORTE DI ASSISE HA DEPOSITATO L’ATTO NEL QUALE SPIEGA PERCHÉ MARCO CAPPATO E MINA WELBY NON SONO STATI RITENUTI COLPEVOLI PER LA MORTE DI DAVIDE TRENTINI - “NON SOLO LE MACCHINE. ANCHE FARMACI E ASSISTENZA SONO SOSTEGNI VITALI”...

-

Condividi questo articolo


Elisabetta Reguitti per www.articolo21.org

trentini trentini

 

 

Il requisito dei “trattamenti di sostegno vitale” “non significa necessariamente ed esclusivamente dipendenza “da una macchina”. 

 

E’ quanto scrive la Corte di Assise di Massa, nelle motivazioni della sentenza che ha portato, lo scorso 27 luglio, all’assoluzione di Marco Cappato e Mina Welby dal reato di istigazione e aiuto al suicidio di Davide Trentini.  

 

Con un elemento determinante in più emerso dalla consulenza tecnica del dott. Mario Riccio specialista in anestesia e rianimazione tra i reparti dell’ospedale  di Cremona e la sede di Casalmaggiore.  E’ lo stesso Riccio – per Articolo21 – a spiegare come  la sentenza Trentini  abbia  chiarito che per “forme di sostegno vitale  – cioè l’espressione usata della Corte Costituzionale nel giudicare il caso DJFabo – non si deve intendere solamente le terapie più complesse o raffinate”.

cappato cappato

 

Tanto per chiarire: “ L’equivoco dipende dal fatto che l’opinione pubblica in questi anni ha sempre fatto riferimento ai casi storici quali Welby ( ventilazione meccanica ), Englaro ( nutrizione artificiale ), DJFabo ( entrambe ). Oppure – aggiunge Riccio –  possiamo fare riferimento ai Testimoni di Geova e al rifiuto delle trasfusioni di sangue che può portare a morte. Siamo cioè portati a pensare che le uniche  terapie salvavita siano quelle  la cui interruzione portano a morte o in pochi minuti  come nel caso di ventilazione o giorni  senza nutrizione artificiale e sangue. 

 

La sentenza Trentini – conclude lo specialista – fa comprendere invece che la sospensione di molte terapie,  pur non causando una morte immediata, può ugualmente determinare il lento e progressivo,  talora anche doloroso, decadimento del soggetto fino alla morte”. 

 

marco cappato 2 marco cappato 2

Nelle motivazioni quindi è specificato come requisito “sia  da intendersi qualsiasi tipo di trattamento sanitario, sia esso realizzato con terapie farmaceutiche o con l’assistenza di personale medico o paramedico o con l’ausilio di macchinari medici. Compresi nutrizione e idratazione artificiali”. 

 

Piena assoluzione perché “sussistono tutti i requisiti  della scriminante configurata dalla sentenza 242 del 2019,  incluso quello della dipendenza da trattamenti di sostegno vitale”, il commento di  Filomena Gallo legale segretario dell’Associazione Luca Coscioni, avvocato e coordinatrice  nel collegio difensivo di Welby e Cappato.  “La decisione – rincara inoltre la legale – aggiunge l’elemento prioritario che il trattamento di sostegno vitale è e “deve intendersi qualsiasi trattamento sanitario interrompendo il quale si verificherebbe la morte del malato anche in maniera non rapida”. 

mina welby mina welby

 

Questa – ricorda – era infatti la situazione di Trentini, “sottoposto a una serie di trattamenti sanitari la cui interruzione avrebbe certamente portato al decesso, ma non nell’immediato”. 

 

Di seguito alcuni dei  principali passaggi della sentenza appena depositata:

–  una decisione che è pienamente conforme alla sentenza della Corte Costituzionale 242/2019, che ha creato una nuova causa di giustificazione in presenza della quale l’agevolazione del suicidio non è punibile (cfr. sent. pag. 24).

 

MINA WELBY MINA WELBY

– “la dipendenza dai trattamenti di sostegno vitale” non significa necessariamente ed esclusivamente dipendenza da una macchina” “(…): il trattamento di sostegno vitale infatti, da intendersi, come emerge dalla sentenza n. 242 del 2019, in base alla legge n. 219 del 2017, si realizza con tutti quei “trattamenti in assenza dei quali si innesca quel processo di indebolimento delle funzioni organiche il cui esito – non necessariamente rapido – è la morte”.

 

PIER GIORGIO WELBY PIER GIORGIO WELBY

– trattamento di sostegno vitale  “deve intendersi qualsiasi trattamento sanitario interrompendo il quale si verificherebbe la morte  del malato anche in maniera non rapida (…)

 

 

marco cappato 1 marco cappato 1

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...

DAGOREPORT! MONTANELLI E FALLACI SCANSATEVE! AI GIORNALISTI DEL “CORRIERE DELLA SERA” SI INSEGNA A SCRIVERE IN MODO “INCLUSIVO” CON UN CORSO ON-LINE - L’ULTIMA FOLLIA DEL POLITICAMENTE CORRETTO APPLICATA ALL’EDITORIA SERVIRA’ PER APPRENDERE UN “USO NON SESSISTA DELLA LINGUA ITALIANA” E PER “EVITARE L’USO DEL MASCHILE SOVRAESTESO”: IN PRATICA, IL MATTINALE DEI CARABINIERI RISULTERÀ IN FUTURO MOLTO PIÙ ACCATTIVANTE DEI TITOLI INCLUSIVI - SUL LAVORO BISOGNA EVITARE LE MICRO-AGGRESSIONI, TIPO L’UOMO CHE SIEDE A GAMBE SPALANCATE (LA DONNA MAI?) - PER NON FARSI MANCARE NULLA ARRIVANO LE INDICAZIONI SU COME CHIAMARE I NERI E I TRANS -INSOMMA, CONTINUANDO CON QUESTA FINTA E IPOCRITA “ECOLOGIA DEL LINGUAGGIO” POI NON LAMENTATEVI SE TRIONFA TRUMP!