Roberta Scorranese per il “Corriere della Sera”
Uno dei film più riusciti di Tom Cruise ha una trama che si può riassumere più o meno così: un misterioso «nerd» crea un falso Tom Cruise che in un video gioca a golf, poi lo diffonde su una piattaforma popolare raggiungendo milioni di clic. Allora il vero Tom Cruise si apre un profilo social autentico ma quell'altro, quello finto, piace di più e così la realtà deve piegarsi all'artificio, come nei migliori film di Christopher Nolan. The end .
Sì, lo sappiamo: non è un film ma è quello che è successo davvero, per quello che l'avverbio «davvero» può valere in questa storia di deepfake , intelligenza artificiale, popolarità da star di Hollywood e social network. Di certo qui c'è una cosa sola: il video (dichiaratamente finto) realizzato dal visual artist Christopher Ume e dal sosia di Cruise, Miles Fisher, è maledettamente realistico. Anzi, parliamo di almeno due video apparsi su TikTok: in uno si vede Cruise che inciampa e che se la ride in una boutique, in un altro si cimenta sul campo da golf e così via.
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Il problema è che Tom Cruise non era lui. Ume ha ricostruito le sembianze dell'attore utilizzando l'intelligenza artificiale con un meccanismo che ricorda FaceApp, l'applicazione che «ha invecchiato» molti di noi nel 2019 (sembra una vita fa). Cioè ricostruendo non solo i tratti del volto ma anche la mimica e le espressioni che siamo abituati a vedere in Cruise, attingendo a milioni di altre immagini nella rete. Il profilo @DeepTomCruise dunque - almeno a detta di Ume e come ricostruisce The Guardian - è nato come un gioco da nerd.
Peccato che appena un paio di giorni dopo la comparsa su TikTok il film più assurdo con e senza Cruise abbia toccato i due milioni e mezzo di views. Non solo. Autorevoli esperti di deepfake non lo hanno riconosciuto come falso, anzi. Hany Farid, professore all'università di Berkeley in California, specializzato in analisi delle immagini digitali, lo ha definito «incredibilmente ben fatto». Ume allora ha deciso di venire allo scoperto e l'ha messa così: «Volevo dimostrare le possibilità tecnologiche di questo mondo e quello che potrebbe accadere tra pochi anni». Cioè che finiremo per non credere nemmeno in quel che (evangelicamente) vedremo.
Chi ci garantirà, per esempio, che sia davvero reale quel capo di Stato comparso in un video, magari virale? Oppure: sarà davvero di questa o di quella attrice quel corpo nudo offerto a tutti sui social? Ma, soprattutto, ora, qual è il vero Cruise? Già, perché se la carta d'identità e il Dna ci diranno qual è, di certo l'attore non è solo quello in carne, ossa e occhi belli. I personaggi popolari come lui vivono anche e soprattutto nell'immaginario delle persone (il marketing lo sa bene) ed è qui che il film sconfina in un episodio di Black Mirror.
Perché su TikTok alla fine è apparso un profilo ufficiale di Tom Cruise (ha la spunta blu, certificazione di realtà nel mondo dell'irrealtà) ma al momento in cui scriviamo ha poco più di 22.600 follower, nulla rispetto ai quasi 400 mila guadagnati in pochi giorni dall'altro. I fan, dunque, hanno riconosciuto il falso Cruise più vero del vero. Di più: hanno scelto loro qual è l'autentico attore, quello che rispecchia i desideri e le aspirazioni di chi, al cinema, chiede sogno, altri mondi. Forse perché quel suo finto inciampare nel video ha fatto simpatia?
Forse perché il sorriso è stato più convincente? Forse perché quello sguardo combacia alla perfezione con quel mondo che, nella sua lunga carriera, Tom ha contribuito a edificare? Ecco perché questo potrebbe essere il film più riuscito di Cruise. Il film in cui l'attore non esiste ma è il pubblico a decretare chi deve essere. E, in fondo, chi ricorda che nemmeno il profilo ufficiale è reale, ma solo, appunto, un profilo? Il vero Tom Cruise è da qualche parte. Forse.
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