LEONARDO MARTINELLI, GIULIO GAVINO per lastampa.it
Il presidente francese, Emmanuel Macorn, è giunto a Nizza, dopo l'attacco che ha causato 3 morti alla basilica Notre-Dame de l'Assomption. Dopo aver incontrato il sindaco, Christian Estrosi, il presidente si sta intrattenendo attualmente con le forze di sicurezza e di soccorso mobilitate sul posto.
«Grazie al capo dello Stato Emmanuel Macron per la sua visita immediata nella nostra città dopo il nuovo attentato islamista che ha colpito il cuore di Nizza», aveva twittato poco prima il sindaco della città, Christian Estrosi, pubblicando delle foto dell 'incontro con Macron. L'inquilino dell'Eliseo è giunto circa cinque ore dopo l'attacco all'arma bianca, che ha provocato almeno tre morti e diversi feriti.
Cosa è successo?
In Francia nel giorno in cui i musulmani celebrano la nascita di Maometto, è tornata la paura. La mattina di terrore è iniziata nella cattedrale di Nizza. Un 21enne di origini tunisine Brahim A., incensurato, ha fatto irruzione all’interno della basilica di Notre-Dame, a breve distanza dalla stazione ferroviaria, armato di un coltello e con il volto coperto da un passamontagna. Tre sarebbero i morti, compresa una donna sulla settantina, che sarebbe stata decapitata, come viene indicato dalla televisione Bfmtv. Diversi i feriti.
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Poco dopo, intorno alle 11.15, un'altra persona, armata di coltello, avrebbe tentato di attaccare gli la polizia per strada ad Avignone: gli agenti hanno reagito aprendo il fuoco, lui è morto sul posto. E a Gedda, seconda città dell'Arabia Saudita, un uomo è stato arrestato dopo aver aggredito con un coltello la guardia del consolato francese.
Tornando alla stage di Nizza, l’aggressore è stato bloccato dalla polizia municipale, intervenuta sul posto e chiamata dai clienti di un bar, che si trovavano ai tavolini all’esterno, davanti alla basilica. Questi hanno visto una donna uscire da Notre-Dame con una profonda ferita alla gola e che ha cercato invano di salvarsi nel bar: secondo Bfmtv sarebbe morta di lì a poco per le ferite. Pochi istanti prima, secondo alcuni testimoni, avrebbe detto «dite ai miei figli che li amo».
All’interno della chiesa sono stati trovati i cadaveri di un’altra donna e dell’uomo, che era il guardiano della cattedrale. Intanto, l’aggressore è stato neutralizzato dalla polizia che ha sparato quattro colpi di pistola e ferito gravemente allo stomaco. Si trova ricoverato in rianimazione, all’ospedale della città.
KARIMA MOUAL
L'attacco è iniziato intorno alle 9 del mattino dentro la basilica di Notre Dame. La cattedrale di Nizza, si trova sul Viale Jean Medecin (dedicato allo storico sindaco nizzardo), cuore pulsante della città: un vialone dove ci sono negozi, uffici e centri commerciali, che collega la stazione ferroviaria con la piazza simbolo della città, Place Massena.
Il sindaco di Nizza, Christian Estrosi, ha detto che « tutto fa pensare a un attacco terroristico», parlando di «islamofascismo». «Ho chiesto che tutte le chiese restino chiuse, che tutti i luoghi di culto siano chiusi, che tutti i luoghi pubblici che possono essere oggetto di inquietudine siano chiusi per il momento» ha aggiunto il primo cittadino. «Abbiamo bisogno di rinforzi significativi per mettere in sicurezza la città nel suo insieme, rassicurare la popolazione della città», ha aggiunto.
A Parigi il premier Jean Castex stava illustrando all’Assemblea nazionale le misure del nuovo lockdown, che scatterà questa sera. Ma ha lasciato subito il Parlamento per raggiungere il ministero degli Interni, dove sta coordinando a distanza gli interventi a Nizza con il ministro Gérald Darmanin.
E così la città sulla Costa azzurra è colpita di nuovo. La città non ha mai potuto dimenticare la strage compiuta sulla promenade des Anglais, la sera del 14 luglio del 2016, quando 86 persone morirono, falciate da un camion che correva all’impazzata davanti al mare: al volante un terrorista jihadista, che fu eliminato dalle forze dell’ordine. Il nuovo attacco nella basilica di Nizza fa seguito alla terribile aggressione che si è verificata il 16 ottobre, a Conflans Saint-Honorine, a una cinquantina di km a nord di Parigi. Samuel Paty, professore alla scuola media, venne aggredito per strada e decapitato. Aveva mostrato in classe delle caricature di Maometto, pubblicate da Charlie Hebdo.
Dall'inizio di settembre ha avuto inizio a Parigi il processo contro i complici degli attentatori che fecero irruzione nella redazione del settimanale satirico, il 7 gennaio 2015. Da allora diverse minacce di gruppi islamisti si sono abbattute sulla Francia. Un giovane di origini pakistane si presentò addirittura il 25 settembre davanti all'edificio che in precedenzava la redazione di Charlie Hebdo: lì ha ferito gravemente due giovani, prima di essere abbattuto.
Intanto oggi le campane delle chiese di Francia suoneranno alle 15, in seguito dell'attacco di Nizza. Lo ha annunciato la Conferenza episcopale: «Dovunque sarà possibile, le campane delle chiese francesi suoneranno alle 15 oggi», si legge in una nota diffusa online.
Le reazioni
La Turchia condanna «con forza» l'attentato avvenuto a Nizza. Lo ha riferito Hurriyet, citando un comunicato del ministero degli Esteri di Ankara. «Condanniamo con forza l'attentato e porgiamo le condoglianze ai parenti di quanti hanno perso la vita nell'attacco» si legge, «nessuna ragione può giustificare l'uccisione di una persona o la violenza. un attacco brutale di questo tipo, in un luogo sacro, non condividono valori religiosi, umanitari e morali.
Come Paese che combatte vari tipi di terrorismo e perde per questo i suoi cittadini, sottolineiamo la nostra solidarietà al popolo francese, soprattutto agli abitanti di Nizza, contro terrorismo e violenza».
Il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, ha sollecitato l'unità degli europei «contro chi diffonde l'odio». Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al Presidente della Repubblica Francese condanna «quest'ulteriore, deplorevole gesto di violenza. Manteniamo ferma la determinazione nel contrasto il fanatismo di qualsivoglia matrice – ha detto – , una difesa di quei principi di tolleranza che costituiscono il tessuto connettivo delle nostre società democratiche».
Il premier, Giuseppe Conte, ha parlato di «vile attacco» e sollecitato «un fronte comune a difesa dei valori di libertà e pace». Il Consiglio francese del culto musulmano ha condannato fermamente l'accaduto e invitato a cancellare i festeggiamenti per il compleanno del profeta.
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