Luca Ferrua* per “la Stampa”
*Direttore de ilgusto
Era l'estate del 1983. Un'Italia spensierata ballava in spiaggia con Vamos a la playa dei Righeira e sotto l'ombrellone si spalancavano le borse frigo piene di panini con la carne impanata, prosciutto cotto senza polifosfati, mozzarella e per i più moderni anche insalata di pasta. Le famiglie erano partite all'alba e avevano percorso raccordi, autostrade fino all'ultima curva, quella che poi improvvisamente il mare.
Ricordi potenti. Fatti di crema solare, di un bagno che non si poteva fare perché il pasto era sempre troppo vicino e si rischiava la congestione, di profumi intensi come la parmigiana dei vicini di ombrellone. Rigorosamente in spiaggia libera. La birra per gli adulti o i quasi adulti, la spuma per tutti gli altri. Quelle emozioni le abbiamo vissute tutti. Anche i grandi chef che le hanno raccontate alla nostra Eleonora Cozzella.
«Sotto l'ombrellone - racconta Cristina Bowerman, chef stellata e ambasciatore del gusto - oltre ai cibi sani di mamma che ci proponeva sempre angurie e cetrioli c'era sempre la focaccia barese, soffice con i pomodori nell'impasto e ripiena di mozzarella». Per Anthony Genovese, altro stellato nella nuova Roma del gusto: «Tra le mie cose preferite del pranzo in spiaggia c'erano il panino con le polpette e la fritta di patate».
Sapori semplici, di festa. Alessandro Pipero, altra stella della ristorazione romana arrivare al mare era una chimera: «Mangiavo sempre. Papà non voleva si facesse il bagno dopo mangiato e così non ho mai fatto il bagno. Eravamo a Sperlonga con quell'irresistibile borsa frigo piena di pomodori ripieni e fettine panate».
Ricordi intensi di sapore che possiamo ritrovare nelle emozioni di intensa semplicità che ci regala la cucina di questi chef. Memorie di gusto. Come quelle delle spiagge del 1983, quando andare al mare la domenica era una necessità. Si faceva senza pensare.
Quest' estate, anche se un po' meno spensierata, ci ha ricordato quella del 1983. Per la voglia di spiaggia, di mangiarci, di starci. Anche per chi solo un anno fa non si era mosso per la pandemia ancora dietro l'angolo. Adesso è tra noi ma non ci pensiamo. Non è coraggio o incoscienza è semplice rimozione.
Così «I piaceri del Gusto», la versione cartacea de «Ilgusto.it» in edicola domani con «la Stampa» ha in copertina «Vamos a la playa» e in 48 pagine tutto quello che c'è da sapere per mangiare al mare.
Spesso si etichetta la cucina da spiaggia come una cucina minore. Invece mangiare in costume, infradito e pareo può essere un piacere davvero intenso. Martina Liverani ha selezionato 11 piatti che racchiudono il gusto del mare, il sapore della spiaggia. Senza pensieri. Vi racconteremo dove mangiare la migliore frittura di calamari e gamberi, l'impepata di cozze, polpo e patate, risotto agli scampi, spaghetti allo scoglio, spada alla griglia, zuppa di pesce, linguine al nero, calamari ripieni, branzino al sale e anche il baccalà alla vicentina che non dappertutto fa estate ma in realtà è perfetto in questi giorni.
Dopo aver mangiato, e i pasti in spiaggia non erano e non sono proprio leggerezza, era l'ora del gelato e anche qui tornano le icone dalla Coppa del Nonno allo scandalo Calippo, roba da Anni '80 ma icona ben più estesa. E per chi non vuole la spiaggia pop, quella di «bira e calippo», Guido Barendso ha selezionato i migliori ristoranti con viste mozzafiato sul mare da Portofino a Panarea. Senza dimenticare i grandi vini da bere in estate scelti ad uno ad uno da Lara Loreti. E poi, accompagnati da un'insegnate di yoga e da una pr andiamo alla scoperta della nuova Ibiza, mentre Martina Carnesciali ci racconta il gusto segreto di Cagliari. Tutto da scoprire. -
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