Claudia Ricifari per "www.grazia.it"
Kim Kardashian è attesa alla Casa Bianca per incontrare il Presidente Trump e discutere con lui della riforma delle carceri statunitense e della grazia per una detenuta.
L’incontro avverrà grazie all’intercessione di Jared Kushner, marito di Ivanka Trump da sempre impegnato sulla questione, con cui Kim parlerà prima di essere accolta nello Studio Ovale.
Non è la prima volta che una celebrity fa visita al Presidente degli Stati Uniti per portare all’attenzione una causa che sta a cuore o che ha attirato la sua attenzione.
Ecco in cosa consiste la richiesta di Kim e perché ci è finita dentro.
La grazia richiesta da Kim Kardashian
Kim incontrerà Donald Trump nello Studio Ovale per chiedergli di utilizzare la grazia presidenziale per rendere la libertà a Alice Johnson.
La donna, una nonna 62enne, sta scontando un ergastolo senza condizionale al suo primo arresto per spaccio e detenzione di droga.
Cosa c'entra Kim con questa storia?
Kim è venuta a conoscenza della storia di Alice Johnsonattraverso Twitter all’inizio di quest’anno e ha deciso di impegnarsi in prima persona.
La donna è in prigione da 21 anni per un reato certamente grave, ma per il quale la pena forse è stata eccessiva, considerata anche la sua buona condotta.
La reality star ha alzato il telefono e parlato con Ivanka Trump, figlia del Presidente e moglie di Jared Kushner, senior advisor di Trump, con cui c’è stata più di una chiacchierata per far sì che l’incontro avesse luogo.
Non ci saranno le telecamere del reality
Secondo quanto riportato dai media statunitensi, Kim è intenzionata a fare sul serio e non vuole che la questione sia sottovalutata, perché «tutti possiamo fare delle scelte nella vita di cui non andiamo fieri».
Per questo non sarà seguita da nessuna telecamera del reality, né da altri membri della famiglia Kardashian, né tantomeno dal marito Kanye West, che più volte ha manifestato il suo apprezzamento per la politica di The Donald.
In cosa consiste la riforma delle carceri in discussione
Kushner, genero e consigliere fidato del Presidente, si è esposto in prima persona per ottenere una riforma che migliori le prigioni statunitensi e che le renda un luogo di reinserimento in società, attraverso programmi di job training e di disintossicazione per quanti fanno uso di droghe.
Un impegno che il giovane marito di Ivanka persegue dal 2005, cioè da quando il padre, un magnate del settore immobiliare, fu arrestato per evasione fiscale e un’altra serie di reati.
La grazia del Presidente degli Stati Uniti
Secondo l’articolo II, sezione 2 della Costituzione degli Stati Uniti d’America, il Presidente ha «il potere di concedere grazie e perdoni per reati contro gli Stati Uniti, eccetto nei casi di impeachment».
Potere che Donald Trump ha da poco utilizzato, concedendo la grazia postuma a Jack Johnson, pugile di colore, primo al mondo a diventare campione dei pesi massimi, reo di aver violato nel 1913 il Mann Act, una legge approvata nel 1910 che vietava di 'trasportare' una donna da uno Stato all'altro del Paese per motivi ‘viziosi'.
Le altre star alla Casa Bianca
Kim Kardashian non è la prima celebrità a entrare nello Studio Ovale per portare all’attenzione del Presidente degli Stati Uniti una causa che le sta a cuore.
Negli anni è già successo più volte, per esempio quando nel 2010 George Clooney è stato accolto da Barack Obama per discutere della situazione in Sudan o quando John Legend ha incontrato lo stesso anno sempre Obama per parlare del movimento per i diritti civili.
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