roberto vannacci a quarta repubblica 9
(ANSA) - FIRENZE, 17 NOV - Il generale Roberto Vannacci ha presentato delle querele per diffamazione rispetto ad "alcune aggressioni verbali" a suo danno relative al libro 'Il mondo al contrario'. Una è contro l'on. Pier Luigi Bersani per frasi da questo pronunciate durante la Festa dell'Unità di Ravenna l'1 settembre scorso. Un'altra è per un utente di X da identificare con l'username.
Vannacci, assistito dall'avvocato Massimiliano Manzo di Firenze, ha fatto le querele a tutela del suo onore dal momento che, spiega lo stesso legale, "alcuni commenti di personaggi, anche molto noti, si sono manifestati in aggressioni offensive, in molti casi da parte di persone che neppure avevano letto il libro" e "tali invettive non rientrano nel diritto di critica, ma integrano un tipico caso di diffamazione".
"Sono le prime querele", ha avvisato l'avvocato Manzo facendo capire che ne seguiranno altre. In particolare, in queste querele, Vannacci si sente leso nell'onore da Bersani quando dal palco lo definì "coglione" e quando in un altro passaggio del suo intervento alluse al fatto che Vannacci "possa minimizzare la tragedia della Shoah" nel suo libro. Diffamazione viene ravvisata pure laddove Bersani "per schernire e attaccare Vannacci" lo accusava di voler aprire metaforicamente un bar Italia, come luogo di bassezza, "dove puoi dare dell'invertito a un omosessuale, dove puoi dare del negro a un nero, dove puoi dire a un ebreo 'sì la Shoah, ma non esagerare...".
La diffamazione si sostanzia, afferma la querela, "nell'attribuire una presa di posizione gravissima ragionando per mero 'sentito dire', senza conoscere effettivamente il pensiero del querelante". Bersani è stato querelato da Vannacci a Ravenna. Nel caso dell'utente di X la querela è a Lucca e riguarda una frase diffamatoria in un post.
roberto vannacci foto di Massimo Sestini PER CHI roberto vannacci foto di Massimo Sestini PER CHI