Dagoreport
Con Gergiev “amico personale di Putin” gli orchestrali della Scala suoneranno, oppure, come per la non-trasferta in Egitto faranno obiezione di coscienza (con i soldi degli altri)? Stiamo parlando di un direttore che ha definito Putin “uno degli uomini più intelligenti del mondo”, che ha ricevuto da Putin tutte le onorificenze del Paese e che ha organizzato nel 2014 a Londra un concerto in favore di Putin (con popolazione che protestava ed esponeva i cartelli “Gergiev substain War in Ucraina”), è stato a sostegno dell’occupazione in Crimea, ha definito falso quanto si dice sulla legge che in Russia discrimina i gay…
Gli eroici sindacalizzati sostenitori della non-trasferta in Egitto cosa ne pensano dell’omicidio della Politkovskaja? Conta meno di quella di Regeni la vita di Antonio Russo di Radio Radicale fatto assassinare in Cecenia sempre dai soldati dell’amico di Gergiev? Oppure, anziché orchestrali sono buffoni e quindi dove c’è propaganda a costo zero loro, e il consiglio comunale di Milano (il sindaco Sala è anche presidente della Scala), si buttano a pesce dove, invece, la situazione porterebbe a delle rinunce economiche anche per loro si usa un’altra misura?
Già, perché Gergiev non deve solo dirigerli nella “Dama di Picche” per la Fondazione Teatro alla Scala, ma il 7 marzo è stato invitato proprio dagli orchestrali a dirigere l’orchestra di loro proprietà, la Filarmonica della Scala! Di più: l’amico del regime sotto il quale sono stati uccisi gli oppositore, da Litvinenko a Nemtsov, è stato da loro, dagli eroici orchestrali dei diritti umani, nominato “socio o onorario” della loro orchestra privata, la Filarmonica.
Come si può inventarsi eroi di una non trasferta in Egitto e prendere i soldi che derivano dalla direzione di questo personaggio? E gli spettatori non dovrebbero boicottarlo, fischiarlo, che poi, tanto, manco fa mai le prove e arriva sempre con l’ultimo aereo prima dello spettacolo?
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