Fonti della Procura di Pavia definiscono fortemente premature le considerazioni alle quali sarebbe giunta, secondo agenzie di stampa uscite ieri, la nuova inchiesta sul delitto di Garlasco già prossima, sempre secondo le medesime agenzie, all' archiviazione. La mattina del 13 agosto 2007 la 26enne Chiara Poggi fu uccisa nella villetta di via Pascoli.
Per l' omicidio, dopo due assoluzioni è stato condannato l'ex fidanzato della ragazza Alberto Stasi, detenuto in cella nel carcere di Bollate dal dicembre 2015 con sedici anni di pena di scontare. A fine dello scorso dicembre, l'inchiesta difensiva dei legali di Stasi (lo studio Giarda) aveva svelato, grazie al lavoro di una società di investigazioni e a una nuova consulenza genetica, l'associazione tra il profilo di Andrea Sempio, 28enne amico del fratello di Chiara, e i frammenti di Dna isolati sulle unghie della stessa vittima.
Gli avvocati dei Poggi, guidati da Gianluigi Tizzoni, hanno ripetuto che un colpevole già c'è come decretato dalla Cassazione, e che sono inutili ulteriori accertamenti. La Procura generale di Milano ha considerato fondata l'indagine difensiva e ha girato il fascicolo alla Procura di Brescia per esaminare l'eventuale revisione del processo, mentre è stata la Procura di Pavia a indagare Sempio. Il quale aveva frequentato la villetta di Garlasco ed era stato nella camera da letto di Chiara, davanti al suo pc.
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