Estratto dell’articolo di Antonio Di Costanzo per “la Repubblica”
«Credetemi, sono davvero felice. Sono laureata e allora? Dove sta scritto che chi ha studiato non può fare la spazzina?». Federica Castiglia dispensa sorrisi. A 24 anni il suo futuro è in Asìa, l'azienda per la gestione dei rifiuti a Napoli, dove è stata assunta come operatore ecologico dopo aver vinto il concorso bandito dal Comune.
Sarà impegnata a spazzare le strade di Napoli anche se ha una laurea in Ottica e optometria. Laureata come altri 11 dei 200 neo netturbini napoletani.
Perché questa scelta?
«È un lavoro vero e stabile e, poi, diciamocelo: è un posto fisso che dà ampie garanzie. E non trovo nulla di particolare in una laureata che, come lavoro, sceglie liberamente di fare l'operatore ecologico».
Nessun rimpianto per aver rinunciato al percorso di studi che aveva portato a compimento?
«Francamente no. Sono solo molto emozionata. Tra l'altro dopo l'articolo di Repubblica mi stanno chiamando televisioni e giornalisti interessati alla mia storia. Sono diventata famosa».
Una laureata che lavora come netturbina colpisce.
«Per me è un lavoro di grande dignità. E poi l'aver vinto questo concorso e aver conquistato un posto fisso mi dà maggiore tranquillità. A 24 anni soffrivo il fatto di pesare ancora sulle spalle dei miei genitori. È frustrante non riuscire a rendersi indipendente.
Devo dire che anni di studio non sono stati ripagati».
Quando si è laureata?
«Nel 2021. Ero molto indecisa sul percorso di studio. Scelsi l'ottica dopo aver assistito a una lezione che mi rimase impressa, mi iscrissi e sono riuscita a laurearmi in tempo. Ci ho messo davvero tanto impegno, ma poi trovare un lavoro è stato difficile. Anzi impossibile».
Nulla?
«Solo contratti di apprendistato, senza nessuna garanzia e prospettiva. E troppi bocconi amari. Ora sono in un posto sicuro, dove i diritti vengono rispettati e la paga è coerente all'orario di lavoro svolto. L'Asìa rappresenta una certezza».
Dottoressa Castiglia mica vuole dire di essere pentita di aver studiato?
«No, questo no. Anche se qualche dubbio alla fine viene. Ma in fondo a me è andata bene comunque. Ai giovani dico di perseguire i propri sogni. Io ho cambiato strada, ma è stata una scelta personale». […]
Quanto guadagnerà?
«Iniziamo con un contratto di apprendistato da 1.100 euro lordi che al netto non so quanto sarà. Ma la svolta sta nel fatto che adesso avrò una base per programmare il futuro. Per realizzare tanti progetti. E prevedo che trascorrerò la mia vita nell'azienda Asìa. Perché a un posto fisso non si rinuncia soprattutto dove è difficile trovare un lavoro vero».