Dalla pagina Instagram di Carmelo Abbate:
Lui è Sergio. Ha 26 anni. Vive a Vittoria, in provincia di Ragusa. Ha una moglie e 2 figli. Lui è uno che prende tutto come viene, perché ha scoperto che programmare questa vita non conviene. È il suo manifesto. Sergio cerca una prostituta tra gli annunci di Bakeka. È il 2018. Le dà appuntamento a Ragusa. La carica sullo scooter e la porta a Vittoria. Si ferma in una zona isolata. La minaccia, le ruba i soldi e la violenta. Lei riesce a fuggire. Va dalla polizia e lo denuncia. Sergio viene arrestato e processato per sequestro di persona, rapina e violenza sessuale. Ha precedenti per furti in abitazioni e spaccio. È il maggio del 2018. Viene condannato a 2 anni e mezzo di carcere. Fa 4 giorni di galera. Giorni.
Gli concedono gli arresti domiciliari. Ci rimane fino al febbraio del 2019, quando i giudici gli aprono le porte di casa. Sergio è libero di andare in giro a prendere la vita come viene, con il solo obbligo di dimora. È il 2 settembre. Lei è una giovane donna di Vittoria. Sta rientrando a casa dalla sua festa di compleanno. È sola in auto, dietro ha i regali e un pezzo di torta per i genitori. Per strada c’è un uomo. Chiede aiuto. Dice che la moglie ha avuto un malore. Ha bisogno di chiamare i soccorsi. La donna prende il telefono. Lui glielo strappa dalle mani. Infila il braccio nel finestrino e apre lo sportello. La minaccia con una pietra. La ucciderà se non fa quello che vuole.
Lei è terrorizzata. Obbedisce. Lui sale. Guida fino al cimitero di Vittoria. Le ruba 250 euro. Legge la sua carta d’identità. Ora sa tutto su di lei. Minaccia la sua famiglia. La stupra. Una, due volte. Rimette in moto. Guida fino a Marina di Ragusa. La fa scendere in spiaggia. Si lamenta della moglie. Poi la riporta a Vittoria. La violenta di nuovo. La fa guidare fino a una piazzetta. Le dice che la ucciderà se non tiene la bocca chiusa. Se ne va, ripreso da una telecamera. Lei chiama i genitori. La portano in ospedale. Chiamano la polizia. Le mostrano delle foto. Sergio Palumbo viene arrestato. La polizia di Ragusa non esclude che abbia commesso altre violenze, e invita eventuali vittime a denunciare.