Carlo Nicolato per “Libero Quotidiano”
Il sindaco poliziotto (e nero) non basta, New York è tornata a essere la città violenta degli anni a cavallo trai '70 e gli '80. Un poliziotto è stato ucciso venerdì scorso ad Harlem e un altro è rimasto gravemente ferito: si tratta rispettivamente della quarta e della quinta vittima tra le forze dell'ordine in appena 20 giorni dall'inizio dell'anno. L'agente ucciso si chiamava Jason Rivera ed aveva appena 22 anni, da neanche due anni in servizio al New York Police Department (NYPD).
Lui e il suo collega Wilbert Mora, 27 anni, erano stati chiamati per una banale questione domestica in un appartamento a due passi dalla sede dell'Harlem YMCA, non una zona particolarmente malfamata. Ma una volta in quella casa, dopo aver parlato con la donna che aveva richiesto l'intervento, hanno aperto la porta della camera del figlio di quest' ultima e sono stati accolti da una raffica di colpi d'arma da fuoco.
L'autore dell'assalto, Lashawn McNeil, nero di 47 anni, ferito a sua volta al braccio da un terzo agente, era già noto alle forze dell'ordine per una serie di reati e si trovava in libertà vigilata, esattamente come l'assassino di Davide Giri, l'italiano ucciso nel dicembre scorso nei pressi della Columbia University, ad appena 11 isolati da dove si è svolta la sparatoria di Harlem. Secondo le statistiche del NYPD nei primi 16 giorni dell'anno le sparatorie sono già aumentate del 16%, mentre lo scorso anno nella Grande Mela si sono registrati 485 omicidi per un totale di 1857 vittime di sparatorie. Per avere un'idea dell'entità di questi numeri basti dire che nel 2021 in tutta Italia sono stati compiuti 295 omicidi.
Il sindaco Adams ha lanciato un appello ai cittadini perché collaborino con le forze di polizia per «salvare la città», dando in particolare la colpa al «continuo flusso di armi». Ma dovrebbe piuttosto prendersela con il suo predecessore e compagno di partito democratico De Blasio che con le sue misure progressiste ha di fatto "disarmato" la polizia della città, privandola di strumenti essenziali per la lotta alla criminalità quali ad esempio lo stop-and-frisk che permetteva agli agenti di fermare per strada i sospetti alla ricerca di armi o droga.
E dovrebbe prendersela anche con i procuratori del suo stesso partito, più interessati alle questioni politiche (vedi le accuse a Trump) che a quelle relative alla delinquenza. L'ultimo appena eletto a Manhattan, l'anarchico creativo Alvin Bragg, ha perfino annunciato al momento del suo insediamento che alcuni reati considerati minori non saranno nemmeno più perseguiti.
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