Aldo Grasso per il "Corriere della Sera"
Sarebbe bello incontrare i professori che hanno esaminato Luis Suárez per sapere cosa si prova a incontrare un genio: «Tuo padre sembra Dante e tuo fratello Ariosto».
Il calciatore uruguagio, arrivato con un volo privato, è stato accolto alla palazzina Prosciutti (scelta per via del celebre morso) dalla Rettrice dell'Università per Stranieri di Perugia, prof.ssa Giuliana Grego Bolli, dal direttore, dr. Simone Olivieri, e dalla direttrice del centro, prof.ssa Stefania Spina.
A esaminarlo sono stati i docenti Lorenzo Rocca e Danilo Rini. L'esame ha riguardato la valutazione delle quattro abilità linguistiche: produzione orale e scritta, comprensione orale e scritta. Suárez si è detto molto soddisfatto del corso svolto in preparazione dell'esame e i suoi esaminatori hanno confermato che il candidato si è dimostrato all'altezza, superando l'esame.
In poco più di mezz' ora, l'uruguagio ha dato prova di conoscere la nostra lingua rispetto a un test che di solito dura sulle due ore. Ora l'Università di Perugia può fregiarsi di un testimonial internazionale che si è graziosamente concesso ad alcuni selfie; cos' è in fondo un pezzo di carta che consentirà all'attaccante del Barcellona di accedere al diritto di cittadinanza e al passaporto comunitario? Un esame d'italiano livello B1 è pur sempre un esame, non un esame di coscienza.
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