Camilla Conti per “il Giornale”
LA CREMA SPALMABILE DELLA BARILLA AI PAN DI STELLE
La sfida di Barilla è ambiziosa, e soprattutto golosa: fare concorrenza alla mitica Nutella della Ferrero con i Pan di Stelle. O meglio, con il lancio sul mercato di una crema spalmabile alle nocciole ottenuta dai famosi biscotti. Il derby del cioccolato, secondo quanto rivela Reuters, si giocherà nel 2019: la crema del gruppo di Parma finirà sugli scaffali in un unico formato da 330 grammi e con un prezzo di circa 10 euro al chilo.
La ricetta conterrebbe olio di girasole, il 10% in meno di zucchero, nocciole al 100% italiane e cacao proveniente da piccoli produttori certificati arricchito dalla granella dell'omonimo biscotto di casa. Non solo.
La crema alle nocciole della Barilla non conterrà olio di palma, il cui uso è stato invece difeso dalla Ferrero che nel 2016 aveva lanciato una campagna pubblicitaria per ribadirne la sua sicurezza, perché raffinato a temperature controllate e perché nel caso dei suoi prodotti arriva da piantagioni di palme sostenibili. Ma la Nutella è difficile da battere considerando che occupa il 54% del mercato globale dei cosiddetti «spread» (dall'inglese to spread, spalmare) con un fatturato annuo di oltre 2 miliardi di euro.
Il lancio della crema Pan di Stelle, in realtà, sarebbe una risposta alle Kinder Cards (già in commercio) e ai Nutella Biscuits, i biscotti farciti di Nutella, testati con successo in Germania e Lussemburgo che stanno per sbarcare in Italia sfidando il colosso di Parma che produce i Baiocchi. Secondo Marco Eccheli di AlixPartners, la «crema Pan di Stelle aumenterà la concorrenza per Nutella in Italia grazie alla notevole consapevolezza del marchio che ha tra i clienti domestici, ma Barilla troverà difficile affrontare la sfida all'estero».
La nuova crema, inoltre, non verrebbe prodotta da Barilla in proprio ma servendosi della collaborazione di un altro competitor della Nutella, la Nutkao di Govone (paese a pochi chilometri da Alba) che nel luglio scorso è stata protagonista di un importantepassaggio di mano, con l'80% della proprietà acquisita dalla White Bridge Investments battendo l'offerta del fondo Investindustrial di Andrea Bonomi.
Sul fronte dei conti, il gruppo Ferrero di Alba - 91 società a livello mondiale con 23 stabilimenti produttivi - ha chiuso l'esercizio al 31 agosto 2017 con un fatturato consolidato di 10,5 miliardi, in crescita dell'1,5% rispetto all'anno precedente. Nutella, Ferrero Rocher, Kinder Surprise, Kinder Joy, Kinder Bueno e Tic Tac sono i prodotti che hanno più contribuito alla crescita.
Tutti i prodotti del gruppo guidato da Giovanni Ferrero sono presenti direttamente, o tramite distributori autorizzati, in oltre 170 Paesi. Quanto alla Barilla, il bilancio 2017 è stato archiviato con un utile netto di 241 milioni, in aumento rispetto ai 201 milioni dell'anno precedente e un fatturato di 3,46 miliardi, in rialzo del 2% in confronto al 2016. Il gruppo che ha al timone Guido Barilla opera direttamente in 26 Paesi, esporta i suoi prodotti in oltre 100 Paesi e possiede 28 siti produttivi in 9 Paesi, Italia compresa.