Massimo Gaggi per il “Corriere della Sera”
L'Occidente sta perdendo la guerra economica che ha improvvidamente scatenato pretendendo di interferire in un'operazione militare russa limitata e giustificata. So da tempo che questa è la tesi con la quale Mosca cerca di giustificare l'invasione di un Paese sovrano, ma una cosa è leggere di queste tesi propagandistiche, ridicole davanti al massacro di un popolo e della stessa gioventù russa mandata a morire in guerra.
Altra cosa è vedere, mentre sono in viaggio tra Kazakistan e Uzbekistan, l'efficace architettura della campagna di regime dei tg russi, molto seguiti anche nelle repubbliche ex sovietiche dove le reti locali tendono ormai a ignorare il conflitto, condotti da giornalisti-oratori abilissimi nel cucire a ritmo incalzante interviste ad automobilisti arrabbiati alla pompa di benzina, immagini di scaffali mezzi vuoti, cibi coi prezzi impazziti: inquadrature a raffica dettagliatissime, da frutta e verdura al pane di Lariano. Poi si passa al Similac per neonati introvabile negli Usa (crisi che non c'entra con la guerra), e ai rubinetti del gas che si chiudono.
PROPAGANDA FILORUSSA TELEGRAM PUTIN
A dimostrazione della tesi di fondo, viene riproposto di continuo (5 volte nello speciale domenicale di NTV) un articolo del Guardian titolato sull'Occidente che sta perdendo la guerra economica: tesi confermata dai commentatori trumpiani della Fox americana che ridicolizzano le mosse di Biden. Oltre al solito Tucker Carlson, Maria Bartiromo, Greg Gutfeld e altri. C'è spazio anche per un'intervista di Berlusconi al Giornale . La pagina ripresa è titolata sulla sconfitta della Russia, ma lo spettatore non lo sa: sente solo il passaggio, evidenziato in giallo nel testo e tradotto dallo speaker, nel quale il Cavaliere chiede vie d'uscita per Putin.
VLADIMIR PUTIN E SILVIO BERLUSCONI IN SARDEGNA NELL APRILE 2008
Mancano le immagini di distruzione e morte. Gli unici carri armati che si vedono sono quelli turchi: sfilano mentre lo speaker riferisce dell'ostilità di Erdogan all'allargamento della Nato a Svezia e Finlandia. Ed ecco che si apre un altro capitolo: Occidente fin qui rimasto compatto? Macché: europei e americani sono divisi su tutto. Vengono ripresi spezzoni dei distinguo di Orbán e di qualche altro leader europeo. Infine brevi flash di frasi di Biden, Draghi o Macron, liquidate come velleitarie, inframmezzate da lunghi brani dell'intervista-monologo del 3 giugno nella quale un Putin suadente, rammaricato, rassicurante, spiega che la Russia sta facendo le cose in un modo ragionevole a un giornalista che si limita ad annuire.
carri armati con la z PUTIN BERLUSCONI berlusconi putin silvio berlusconi e vladimir putin 4 silvio berlusconi e vladimir putin 9 vladimir putin silvio berlusconi sul moskva spot di propaganda russa con la z