1 - COVID: ISRAELE, 9 GENNAIO PARZIALE RIAPERTURA A STRANIERI
(ANSAmed) - Israele ha annunciato che dal 9 gennaio tornerà a consentire l'ingresso di stranieri provenienti da una lista di circa 200 Paesi 'arancioni' ritenuti a medio-rischio di contagio (e fra questi l'Italia), ma a condizione che si tratti di persone vaccinate o guariti dal Covid.
Dovranno comunque sottoporsi, spiega un comunicato del ministero della sanità, ad un tampone prima della partenza e ad uno molecolare all'arrivo, e quindi attendere in isolamento l'esito negativo.
Il ministero della sanità ha precisato che non sarà comunque consentito l'ingresso di chiunque non sia né guarito da Covid né vaccinato ''secondo le definizioni elaborate dal ministero''. Inoltre non potranno per ora entrare in Israele i cittadini di Paesi ancora qualificati come ''rossi''.
Fra questi sono inclusi: Stati Uniti, Gran Bretagna, Svizzera, Turchia, Etiopia, Messico, Tanzania ed Emirati arabi Uniti. Il comunicato del ministero precisa infine che per il momento non è possibile riammettere i gruppi turistici.
2 - COVID: ISRAELE, ASSALTO A CENTRI TAMPONI DRIVE THROUGH
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(ANSAmed) - Lunghe code sono registrate anche oggi in Israele nei centri 'drive through' per i tamponi di Covid ed il personale - riferiscono i media con toni allarmati - denuncia di essere ormai vicino allo stremo.
Ieri le casse mutue hanno avuto ordine dal ministero della sanità di avviare appena possibile la campagna di somministrazione di una quarta dose di vaccino Pfizer a quanti hanno superato i 60 anni e hanno ricevuto la terza dose oltre quattro mesi fa.
Anche il personale sanitario è sollecitato ad assumere la quarta dose. Intanto la pandemia continua a diffondersi a ritmo accelerato. Ieri i contagi sono stati 6.562, circa il 5 per cento dei tamponi effettuati.
Il tasso R di contagio è salito a 1,88. I malati gravi sono 110. Si tratta delle cifre più elevate registrate in Israele dal periodo settembre-ottobre 2021. Ieri il premier Naftali Bennett ha avvertito che molto presto si arriverà a 20 mila contagi quotidiani e che in seguito quella cifra potrebbe raggiungere quota 50 mila.
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3 - QUARTA DOSE IN ISRAELE "RISCHIAMO IL CONTAGIO DI TUTTA LA POPOLAZIONE"
Estratto dell'articolo di Rossella Tercatin per "la Repubblica"
Quarta dose per proteggere i più vulnerabili, niente quarantena per chi è esposto al virus ma vaccinato, limiti invece per chi continua a non accettare l'iniezione. Israele affronta Omicron mantenendo misure restrittive limitate e puntando ancora una volta sulla protezione offerta dai vaccini, con il premier Naftali Bennett che promette a coloro che sono immunizzati di poter continuare a vivere in modo quasi normale nonostante l'esplosione di casi prevista. […]
Israele sarà così la prima nazione al mondo a offrire questa possibilità alla sua popolazione. Nell'ultima settimana, il Paese ha registrato circa 27mila nuovi casi, quasi il 200 per cento in più dei sette giorni precedenti. Al momento ci sono circa 5mila contagi al giorno, ma potrebbero raggiungere i 50mila, e secondo le previsioni di Eran Segal, biologo del prestigioso Weizmann Institute of Science, gli infetti saranno tra i due e i quattro milioni nel giro di poche settimane, su nove milioni di abitanti. Per il Gertner Institute «nello scenario peggiore il 99% della popolazione potrebbe essere infettato».
Così, fra contagiati e vaccinati, Israele potrebbe addirittura arrivare all'immunità di gregge, come ha riconosciuto lo stesso Nachman Ash in un'intervista a Radio FM103 . «È possibile ma non vogliamo che accada attraverso i contagi, ma grazie al numero di vaccinazioni», ha sottolineato Ash. […]
4 - ISRAELE INGRANA LA QUARTA – L’ANNUNCIO DEL PREMIER NAFTALI BENNET: IL GOVERNO HA DATO IL VIA LIBERA ALLA QUARTA DOSE DI VACCINO ANTI-COVID PER TUTTI GLI OVER 60, DOPO 4 MESI DAL RICHIAMO…
bar e ristoranti affollati in israele