ITALIA DEGLI STUPRI - CONDANNATI A 7 ANNI TRE VENTENNI CHE VIOLENTARONO UNA RAGAZZA AMERICANA DUE ANNI FA A CATANIA - LA GIOVANE FU ABBORDATA IN UN PUB, FATTA E BERE E COSTRETTA A SALIRE IN AUTO FINO A UNA ZONA APPARTATA VICINO AL LUNGOMARE, DOVE SI È CONSUMATO LO STUPRO - LEI RACCONTÒ TUTTO AL TELEFONO ALLA MADRE E ALLA SORELLA, CHE ERANO NEGLI STATI UNITI, FU ASCOLTATA DALLA DONNA CATANESE DOVE FACEVA LA BABY SITTER E...

-

Condividi questo articolo


Fabio Albanese per www.lastampa.it

 

le foto dei tre condannati le foto dei tre condannati

Due anni fa, in tre avevano «agganciato» in un pub del centro di Catania una giovane statunitense e, dopo averle offerto da bere, l’avevano costretta a salire sull’auto di uno di loro. La portarono in un luogo appartato tra piazza Europa e il lungomare di Catania, dove la violentarono.

 

Oggi, il gup di Catania Luigi Barone, al termine di un processo con il rito abbreviato, li ha condannati tutti e tre: 7 anni e 2 mesi ciascuno per Roberto Mirabella, oggi 22enne, e Salvatore Castrogiovanni, 21 anni; sette anni e 4 mesi per Agatino Valentino Spampinato, 21 anni.

 

i rilievi dei carabinieri sul luogo della violenza i rilievi dei carabinieri sul luogo della violenza

I tre dovevano rispondere di violenza sessuale di gruppo sulla giovane, all’epoca 19enne, compiuta il 15 marzo del 2019. I tre furono arrestati dopo una settimana, il 21 marzo, dopo che la ragazza all’indomani dell’aggressione ebbe la forza di raccontare cosa le era accaduto, parlando al telefono alla madre e alla sorella, negli Stati Uniti.

 

Conversazione che fu ascoltata dalla donna catanese presso cui da tre mesi faceva la baby sitter e che, come i familiari negli Usa, la convinse a denunciare e la accompagnò lei stessa al comando dei carabinieri; nonostante lo choc subito, il racconto della ragazza fu molto dettagliato al punto che la sezione della Procura di Catania che si occupa dei reati riguardanti la violenza di genere, riuscì in poco tempo, con gli stessi carabinieri, a ricostruire i fatti e ad inchiodare i tre.

 

i tre ragazzi accusati dello stupro i tre ragazzi accusati dello stupro

I quali, peraltro, dopo la violenza erano tornati nel bar a vantarsi di ciò che avevano fatto. Addirittura, quella notte si erano vicendevolmente ripresi con gli smartphone mentre violentavano la ragazza. Filmati finiti agli atti del processo.

 

La vittima, a sua volta, aveva più volte tentato di chiedere aiuto via telefono mentre era chiusa in auto con i tre violentatori ma senza riuscirci, sia perché più volte qualcuno dei tre le chiudeva il telefono sia perché la giovane non conosceva bene la lingua italiana.

 

i ragazzi dello stupro di catania i ragazzi dello stupro di catania

La ragazza era andata in quel pub con un’amica che però poi l’aveva lasciata da sola. Prima di salire in auto, la vittima era comunque riuscita a riprendere brevemente i suoi aguzzini con il suo telefonino. Uno di loro, l’indomani la chiamò pure al telefono invitandola a uscire.

 

Il Gup Barone, nella sentenza emessa oggi, ha anche riconosciuto un risarcimento danni sia per la vittima sia per le altri parti civili: il Comune di Catania e le associazioni antiviolenza Galatea e Penelope. La pm Valentina Botti aveva chiesto condanne più pesanti: 8 anni per Mirabella e Castrogiovanni e 9 anni e 4 mesi per Spampinato.

 

stupro violenza sessuale stupro violenza sessuale

La pena maggiore per Spampinato, che comunque ha avuto rispetto agli altri due, è dovuta al fatto che è stato condannato anche per una seconda violenza sessuale ai danni della giovane statunitense, avvenuta nel sottoscala del palazzo in cui era ospite la ragazza. A raccontarlo era stato lui stesso, per cercare di dimostrare che si era trattato di rapporti consenzienti e non di violenza sessuale.

 

stupro stupro

In aula, alla lettura della sentenza erano presenti anche i parenti dei tre e, sia durante la lettura del verdetto sia dopo, si sono vissuti momenti di tensione. I tre condannati sono al momento agli arresti domiciliari.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - COME MAI TRUMP NON HA FATTO GRAN CASINO SULLA FORNITURA DI ARMI ALL’UCRAINA (MISSILI A LUNGO RAGGIO E MINE ANTI-UOMO) DECISA DAL PRESIDENTE USCENTE JOE BIDEN? SECONDO FONTI AUTOREVOLI DI WASHINGTON, TRA I DUE C’È STATO UN ACCORDO, CHE PERMETTERÀ POI A TRUMP DI NEGOZIARE CON PIÙ FORZA UNA PACE CON PUTIN. COSÌ, IL TYCOON COL CIUFFO A PENZOLONI SI E' LIMITATO A UN MISERO TWEET. DA UNA PARTE, DALL’ALTRA A PUTIN NON CONVIENE DI FARE ORA IL DOTTOR STRANAMORE PER DUE BUONI MOTIVI…

DAGOREPORT - IL GIUBILEO SI AVVICINA E IN VATICANO MONTA UNA INCAZZATURA PROFONDA PER LA NOMINA DI ALESSANDRO GIULI AL MINISTERO DELLA CULTURA – L’80% DEL PATRIMONIO ARTISTICO ITALIANO È RIFERIBILE ALL’ARTE SACRA VOLUTA DALLA CHIESA, E IL GOVERNO DELLA "CRISTIANA" GIORGIA CHE FA? SCEGLIE UN NEO-PAGANO CHE BLATERA DELLA "CENTRALITA' DEL PENSIERO SOLARE", CHE "SIAMO FIGLI DEL FUOCO E DELL'ACQUA" (MAI DI DIO) - SENZA CONTARE CHE ALLA GUIDA DELLA BIENNALE C'E' L'APOSTATA BUTTAFUOCO (DA CRISTIANO E' DIVENTATO MUSULMANO SCIITA) - VIDEO: QUANDO GIULI SU RAI2 SUONAVA IL PIFFERO INVOCANDO LA “GRANDE NUTRICE” 

CHI CRITICA I MASSACRI DI NETANYAHU, DIVENTA IPSO FACTO ANTISEMITA? – IN VATICANO SONO IRRITATI PER LE REAZIONI SCOMPOSTE DELLA COMUNITÀ EBRAICA, DA EDITH BRUCK A RUTH DUREGHELLO, ALLE PAROLE DI BERGOGLIO SULLA GUERRA IN MEDIORIENTE - IL PONTEFICE HA "OSATO" DIRE: “BISOGNA INDAGARE PER DETERMINARE SE CIÒ CHE STA ACCADENDO A GAZA È UN GENOCIDIO” - COME SI FA A SCAMBIARE PER ANTISEMITISMO UNA LEGITTIMA OSSERVAZIONE CRITICA DI FRONTE AL MASSACRO IN CORSO? – PAPA FRANCESCO NON È CHEF RUBIO: HA SEMPRE RICONOSCIUTO IL DIRITTO ALL’AUTODIFESA DI ISRAELE. MA COME PUÒ LA PIÙ ALTA AUTORITÀ MORALE DEL MONDO TACERE DI FRONTE A 45MILA MORTI PER 1200 VITTIME DELLA STRAGE DI HAMAS ?