L'attentatore di Berlino è stato preso a Sesto San Giovanni, vicino alla stazione. Non era una 'normale' sparatoria quella che si è verificata nella notte a Sesto San Giovanni. Il sospetto degli uomini della Digos è che dietro la reazione improvvisa e violenta di un uomo fermato per strada per un controllo documenti ci sia il terrorismo internazionale.
E' successo alle tre di notte in piazza I Maggio, fuori dalla stazione di Sesto. Un uomo è morto - centrato dai proiettili della polizia - dopo aver urlato "Allah Akbar" e aver sparato a due agenti che gli chiedevano di mostrar loro i documenti. Uno è stato ferito a una spalla.
Un latitante 'pesante'. La vicenda è stata presa in carico dagli esperti della Digos che si occupano di controlli antiterrorismo. Le impronte digitali hanno identificato la persona uccisa dai poliziotti come un latitante 'pesante', uno che non voleva e non poteva essere controllato dalla polizia. Nello zaino aveva un biglietto del treno, era appena arrivato dalla Francia.
La ricostruzione. Le tre di notte in piazza I Maggio, zona stazione. Una volante del commissariato viene inviata dopo una chiamata: qualcuno ha udito degli spari. I poliziotti arrivano e trovano un uomo, un maghrebino. E' a piedi, solo. Alla richiesta del capopattuglia di far vedere i documenti, estrae una pistola calibro 22 dallo zaino e spara. Lo centra a una spalla e si nasconde dietro un'auto. Gli agenti rispondono al fuoco, sarebbe un colpo partito dalla pistola dell'autista a ucciderlo. Il poliziotto è stato operato al San Gerardo di Monza.
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