Marco De Risi e Flaminia Savelli per "Il Messaggero"
Armati di martello hanno tentato il colpo. Un tentativo maldestro per i quattro banditi che lunedì pomeriggio hanno preso di mira l'elegante boutique di gioielli Hausmann & Co a via del Babuino, in pieno centro a Roma. La vetrina con preziosi Rolex e Cartier non è stata neanche scalfita dalla sequenza di martellate: si tratta di un vetro blindato, antisfondamento.
«È accaduto tutto in una manciata di secondi» racconta uno degli addetti alla vendita del negozio a due passi da via del Corso: «Ma la paura è stata tanta. Ci siamo chiusi dentro il negozio, abbiamo solo visto che poco dopo hanno rinunciato e sono scappati via».
L'allarme nella via dello shopping è scattato alle 18.30. Quando, con i bar e i ristoranti chiusi per il rispetto delle norme sanitarie, la strada si stava svuotando. La banda, quattro persone a bordo di due scooter, si è fermata a pochi metri dal negozio. Quindi uno dei delinquenti, armato di mazza, ha tentato di rompere una delle vetrine: all'ennesimo colpo andato a vuoto, ha rinunciato e si è dato alla fuga con i complici.
I TESTIMONI
Un ragazzo che stava parcheggiando proprio in quel momento il monopattino elettrico, ha assistito incredulo all'intera scena. «Quando ho sentito i colpi mi sono affacciata dal negozio per capire cosa stava accadendo» racconta la titolare di un vicino negozio: «Ho visto quei quatto balordi mentre stavano per scappare. Al ragazzo che si trovava proprio sul marciapiede, uno dei ladri gli ha gridato Che cosa guardi, vattene. Eravamo tutti molto spaventati e non sapevamo che fare. Poi per fortuna sono scappati». Le indagini per risalire all'identità dei fuggitivi sono già iniziate. Molti gli elementi nelle mani degli investigatori.
Ci sono infatti le immagini delle telecamere di sorveglianza della gioielleria che hanno ripreso l'intera sequenza. Ma anche iI video girato da un passante, postato via Instagram che sta registrando decine di visualizzazioni. Infine, i racconti dei testimoni che hanno fornito però solo un parziale identikit: il volto infatti era nascosto dalla mascherina e dal casco.
L'ALLARME
«Ho sentito gridare e poi dei violenti colpi - racconta la commessa di un noto negozio d'abbigliamento di via del Babuino - sono rimasta scioccata per quanto accaduto. Era comunque nel pieno del pomeriggio. Il problema - sottolinea - è che con gli orari anticipati della chiusura di bar e locali, la zona si svuota. Restano solo negozianti aperti fino alle 19. Siamo esposti e quello che è accaduto alla gioielleria poteva accadere a chiunque di noi. Da mesi - dice - comunichiamo attraverso una chat di gruppo. Ci scambiamo informazioni e la utilizziamo anche per segnalazioni tra colleghi. Se per esempio notiamo qualcuno con comportamenti anomali nel negozio. Certo questo non può impedire episodi come quello di lunedì».
Eppure i controlli di polizia e carabinieri sono costanti e puntuali. «Ma qui è sufficiente un attimo di distrazione - spiega il titolare di un negozio di scarpe che chiude la strada - vedo le forze dell'ordine passare e controllare ma per un furto come quello di lunedì, basta cogliere il momento giusto. Come hanno fatto quei banditi l'altra sera». Con il colpo però andato in fumo: «La paura c'è sempre - conclude - se avessero preso di mira un altro negozio, uno senza vetro antisfondamento, sarebbe andato a segno».
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